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Curto in Fli: chi c'era si sente invaso

BRINDISI - L'ingresso di Euprepio Curto in Futuro e Libertà ha vari aspetti positivi per la formazione politica che fa capo a Gianfranco Fini, ma anche molti, temuti effetti interni valutati con preoccupazione dagli aderenti della prima ora, come quelli del Circolo Fli di Brindisi e lo stesso Laurino Rubino. E siccome l'outing va di moda, ecco un commento pubblico all'operazione-Curto, personaggio dal peso specifico tale da sbilanciare subito a proprio vantaggio gli assetti interni del partito, e prorpio alla vigilia del primo congresso provinciale di Fli, sino al punto che Rubino non esclude affatto che chi c'era già, in casa Fini, dovrà spostarsi nella stanza più piccola dell'appartamento.

BRINDISI - L'ingresso di Euprepio Curto in Futuro e Libertà ha vari aspetti positivi per la  formazione politica che fa capo a Gianfranco Fini, ma anche molti, temuti effetti interni valutati con preoccupazione dagli aderenti della prima ora, come quelli del Circolo Fli di Brindisi e lo stesso Laurino Rubino. E siccome l'outing va di moda, ecco un commento pubblico all'operazione-Curto, personaggio dal peso specifico tale da sbilanciare subito a proprio vantaggio gli assetti interni del partito, e prorpio alla vigilia del primo congresso provinciale di Fli, sino al punto che Rubino non esclude affatto che chi c'era già, in casa Fini, dovrà spostarsi nella stanza più piccola dell'appartamento.

"Siamo in Fli , sin dalla nascita di Generazione Italia , senza se e senza ma , abbiamo creduto nel progetto di Fini , insieme ad altri amici  abbiamo svolto azione politica sul territorio partendo dal nulla, senza avere un solo eletto (parlamentari , consiglieri regionali, comunali e quant'altro) . Oggi salutiamo l'ingresso di nuovi amici  che non condividendo quanto accade nella UdC locale  o nel  PdL ritengono di  aderire a Fli", dice Rubino.

"Con Eupremio Curto (ex senatore per quattro legislature, oggi consigliere regionale, sino a ieri coordinatore provinciale UdC) fanno il loro ingresso in Fli una nutrita pattuglia di consiglieri comunali e esponenti politici.  Noi restiamo convinti che FliI anziché diventare un refugium peccatorum, doveva proseguire nella strada di un vero rinnovamento. Imbarcando i soliti noti, Fli, a nostro avviso, perde la sua credibilità verso quanti hanno creduto  in un soggetto politico nuovo. Realisticamente - ammette però Rubino - nessun partito avrebbe rifiutato una simile ricca new entry, né tanto meno ci si può arrogare il diritto  di decidere chi ha titolo o meno per aderire a Fli".

"Il partito deve crescere ed è naturale che chiunque esponente politico  si avvicini a Fli, gioco forza proviene da altri lidi, il punto non è questo, il timore è che talune adesioni siano puramente strumentali a fini personalistici e mirate solo alla salvaguardia del proprio ruolo politico, in buona sostanza si corre il rischio di snaturare Fli, di perdere la fiducia dei potenziali elettori per assicurarsi quello certo  delle clientele (cioè chiuderci in un recinto).  La presenza in lista (prossime elezioni comunali)   di personaggi politici di lungo corso, allontanerà i giovani - profetizza Laurino Rubino - e quanti non si sono mai misurati elettoralmente , tutti saranno spaventanti dal non riuscire a batterli sulle preferenze e né tanto meno pur condividendo il progetto politico di Fli vorranno contribuire a portare in consiglio personaggi già ben noti per i loro trascorsi politici".

"Continueremo a lavorare in Fli per l'affermazione dei principi fondativi che sono alla base della nascita di Futuro e Libertà . A quanti, sin qui, ci hanno sostenuto diciamo che, la nostra posizione non cambia, non rinneghiamo nulla delle posizioni sin qui assunte e che hanno portato Fli ad essere protagonista e vera unica novità dello scenario politico cittadino. Al di là di ciò che avviene sul nostro territorio, queste operazioni localistiche,  di vecchia politica,  non devono farci perdere la fiducia nel presidente Fini e nella sua proposta  politica".

Ed ecco i timori per il congresso: "Abbiamo alle porte la celebrazione del nostro 1° congresso provinciale, sarà quella la sede in cui ci confronteremo, noi insisteremo affinché alle prossime elezioni amministrative si presenti il Terzo Polo o se ciò non sarà possibile (data la particolare situazione dell'UdC locale che è protesa a sinistra) bisognerà in ogni caso lavorare per un aggregazione di centro o in ultima analisi essere pronti ad andare da soli con un nostro candidato sindaco. La nostra convinzione è che  la lista Fli deve essere vissuta  da uomini e donne che rappresentino una netta discontinuità con il passato".

"E' ovvio che,  una simile infornata di professionisti della politica - conclude Laurino Rubino -  sarà in grado di fare velocemente un pacchetto di tessere già preconfezionate con le quali puntare a vincere il prossimo congresso provinciale . Sono le regole della democrazia :  chi ha più voti vince; quindi il nostro impegno sarà quello di restare fedeli a noi stessi e se il caso accetteremo serenamente il ruolo di minoranza interna. Vi è la massima disponibilità per una gestione unitaria del partito, ma i segnali che ci sono giunti dal sen. Curto denotano una sua legittima volontà di costruire il partito intorno a chi lo ha seguito in questa migrazione".

Insomma, Curto si prenderà Fli a Brindisi: "Il  futuro organigramma sarà quindi espressione del peso delle tessere e su questo terreno, per i motivi prima citati, oggettivamente  ci è difficile competere, ma noi non faremo nessun Aventino  non ci sottrarremo al confronto. A chi auspica un nostro volontario allontanamento da Fli rispondiamo semplicemente, con gli stessi termini usati dall’on. Patarino : se mai decidessimo di abbandonare Fli, lo faremmo solo se la lasciasse prima di noi il presidente Fini" .

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