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Da Rollo a Caroli, la lunga lista degli esclusi

BRINDISI – Il termine non piacerà ai protagonisti, ma anche il gergo politico, ed è naturale che a fronte di nove consiglieri regionali che sono riusciti a guadagnarsi un posto al sole, ve ne siano tantissimi altri da inserire alla voce “trombati”.

BRINDISI – Il termine non piacerà ai protagonisti, ma anche il gergo politico, ed è naturale che a fronte di nove consiglieri regionali che sono riusciti a guadagnarsi un posto al sole, ve ne siano tantissimi altri da inserire alla voce “trombati”.

Anche questa consultazione elettorale presenta infatti una lista di esclusi illustri, alcuni dei quali non senza sorpresa. Candidati ai quali è mancata davvero una manciata di voti per ottenere un seggio nella “stanza dei bottoni” barese, altri che invece hanno racimolato forse più di quanto atteso, e infine altri ancora che sono usciti travolti da questo turno elettorale che ha visto la riconferma di Vendola.

Proprio dai candidati presidenti si comincia per inquadrare bene il loro futuro. Il rivale, numeri alla mano, del vincitore, Rocco Palese torna a sedersi tra i banchi dell’opposizione, così come aveva fatto finora, rivestendo l’incarico di capogruppo consiliare per il Pdl. Così come la legge regionale prevede, pur avendo partecipato all’appassionante sfida per il ruolo di governatore, né Adriana Poli Bortone né Michele Rizzi potranno godere di un posto in Consiglio.

E veniamo a chi non ce l’ha fatta, e di chi dovrà accontentarsi di stabilire la propria posizione tra i non eletti, sperando di essere "ripescato" con incarichi assessorili.

Non potrà sperare nemmeno in questa soluzione – considerata la sconfitta della sua coalizione, che dovrà rassegnarsi ad un altro quinquennio di opposizione – è l’escluso più clamoroso: Marcello Rollo. I suoi 6.104 gli valgono il podio all’interno del Pdl, ma ad accaparrarsi gli unici due posti a disposizione del centrodestra sono stati Maurizio Friolo e Pietro Iurlaro. Un’esclusione che brucia, quella di Rollo, soprattutto in considerazione del fatto che nella precedente amministrazione Vendola, rappresentava la città di Brindisi nel suo ruolo di consigliere d’opposizione. Ebbene, proprio dal capoluogo, evidentemente, Rollo si aspettava di sicuro di più, ma è impossibile in questo caso non tenere conto della totale disaffezione dell’elettorato brindisino, presentatosi alle urne solo per il 55% (l’affluenza più bassa di tutta la provincia).

Euprepio Curto ha portato a casa una considerevole quantità di voti (5.189), ma il risultato negativo incassato dalla Poli Bortone fa sì che per l’Udc non ci sia nemmeno un seggio. Non c’è solo Rollo tra le vittime illustri del centrodestra: un altro consigliere uscente, Giuseppe Marinotti, che per fare parte della precedente consiliatura aveva anche rinunciato alla fascia di sindaco di Francavilla, non va oltre i 4.373 voti, superato anche dal fasanese Antonio Scianaro (5.625).

Anche nel centrosinistra, comunque, ci sono nomi eccellenti che per ora non siederanno in Consiglio. Per ora, comunque: in attesa cioè delle decisioni di Vendola. Nessuna riconferma né per Vincenzo Montanaro né per Vincenzo Cappellini, arresisi praticamente al fotofinish alla new-entry Giovanni Epifani. Non ci sarà nemmeno Pietro Mita, mentre si interrompe prima ancora di cominciare l’avventura politica dell’ex segretario della Cgil Leo Caroli, che comunque porta a casa un più che dignitoso numero di preferenze (3.579), con la “Sinistra Ecologia Libertà”. E per un nuovo ingresso sfumato, un ritorno che non avviene: bocciatura alle urne anche per Mimmo Mele.

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