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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sfiducia alla sindaca, salvagente da Flores: nuovo gruppo in Consiglio

Il vice presidente delle Assise costituisce i Democratici e socialisti con Loiacono, Colella, Sergi e Ribezzi: "No al caos amministrativo e all'ingovernabilità, sostegno alla prima cittadina". Sfuma la caduta del Comune, Rossi: "Atto di irresponsabilità". Il gruppo riconosce Renzi leader nazionale

BRINDISI – Avevano ragione i bene informati nel sostenere che sarebbe arrivato un salvagente per la sindaca (non) dimissionaria e che la sfiducia sarebbe stata impossibile dopo i tre tentativi andati a vuoto: il consigliere Damiano Flores, firmatario di quel documento, ha fondato il movimento Democratici e socialisti per Brindisi con Luciano Loiacono, Maurizio Colella, Luigi Sergi e Umberto Ribezzi, riconoscendo continuità al governo dei moderati con in testa Angela Carluccio che i Coerenti di Pasquale Luperti e Marika Rollo vorrebbero far cadere nella seduta del 16 febbraio.

Il nuovo gruppo è stato tenuto a battesimo oggi in Consiglio comunale, in apertura della seduta delle Assise convocate per l’atto di indirizzo per la ricognizione e la revisione delle partecipate, in altre parole la fusione per incorporazione della Multiservizi alla Energeko. Cosa succede adesso? Risposta: Che i numeri in favore della sindaca sono cambiati per effetto dello spostamento a “sinistra” reso possibile dal “tradimento” di Flores, nell’aria già da qualche settimana, sebbene lo stesso consigliere più volte abbia smentito (anche a BrindisiReport). Sebbene, inoltre, Flores abbia preso parte alla riunione delle opposizioni prima nella sede di Impegno sociale, attorno al tavolo con l'ormai nota tovaglia di Natale, abbia -come già detto firmato la mozione di sfiducia - e abbia preso parte all'incontro successivo organizzato da Nando Marino. Ma i fatti sono questi.

I banchi della giunta Carluccio-2

Esiste da oggi un gruppo costituito da cinque consiglieri nel quale ci sono: espulsi dal Pd, Luciano Loiacono e Umberto Ribezzi transitati nella lista Democratici per Brindisi e di nuovo colleghi dopo la lite di inizio Amministrazione per la scelta dell’assessore, un ex della lista di Consales Progettiamo Brindisi ossia Maurizio Colella passato con i Democratici e Luigi Sergi, ex Consales, anche lui nei Democratici. Insieme saranno accanto alla sindaca. Il motivo? “Diciamo no alla ingovernabilità di Brindisi, al caos amministrativo e alla macchina del fango”, ha detto Flores in apertura della seduta.

“Siamo una voce progressista nel centrosinistra a sostegno del sindaco per un rilancio della maggioranza di governo cittadino, le cui parole d’ordine sono partecipazione e governabilità per sconfiggere la disaffezione  e dimostrare responsabilità”, ha aggiunto leggendo il suo intervento. Ma attenzione, Flores sostiene di essere ancora nel Pd. O meglio: “Riconosciamo Matteo Renzi come leader nazionale”. Fatto sta che non è lo stesso Pd che a Brindisi intende sfiduciare la sindaca e che con Antonio Elefante, ex segretario cittadino, avrebbe voluto staccare la spina subito con dimissioni. Ma c’è stato il tira&molla che ha dato vantaggiato agli avversari.

Dai banchi delle opposizioni si è fatto sentire Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune: "Questo è un atto di irresponsabilità per la città, ora si dimetta da vice presidente del Consiglio, ruolo che spetta alla minoranza". Loiacono dal banco: “Ma dove sta scritto?”. Ed è bagarre in Aula con i consiglieri che parlano senza microfono. Alparone: “Ecco la Brindisi migliore”. Loiacono: “Vergognatevi”, grida in Aula e lascia il Consiglio. Tutto sotto gli occhi dei dipendenti della Multiservizi che continuano a chiedere chiarezza sul destino della società.

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