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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Oria

Oria: Pomarico deve sciogliere la riserva. E la sfida sarà a cinque

L’ex sindaco Pomarico medita il ritorno: “Bisogna evitare il rischio di fermo pericoloso”. Già in campagna elettorale Ferretti, Zanzarelli, Carone e Pesce

ORIA – C’era una volta il Laboratorio politico ad Oria, finito in archivio quando Pd e centristi hanno scelto strade diverse lasciandosi alle spalle i fuochi d’artificio in consiglio e in giunta. Ma il protagonista di quel periodo, Cosimo Pomarico, lui stesso vittima della formula, essendo stato costretto alle  dimissioni per poi essere sfiduciato dai suoi, è a un passo dal ritornare sulla scena per Ncd: potrebbe scompaginare le carte già sul tavolo delle candidature dove ci sono Cosimo Ferretti, candidato per il centrodestra, alias il “rivale”, visti tutti gli attacchi sferrati in passato al suo governo; Claudio Zanzarelli, segretario cittadino del Pd, vice sindaco ai tempi di Pomarico, Maria Lucia Carone, dirigente dell’Ufficio Ragioneria del ministero dell’Interno,  espressione di liste civiche e Raffaele Pesce per i “grillini”.

Lo scenario. Sembrava aver messo la parola fine Pomarico dopo l’esperienza in municipio e invece – a sorpresa – è arrivato il corteggiamento pubblico e mediatico del coordinatore provinciale di Ncd, Ciro Argese, a sua volta in corsa per il Consiglio regionale, cui hanno fatto seguito le lodi di Massimo Ferrarese che ai tempi della presidenza della Provincia, espressione del Laboratorio poi clonato a Oria, volle proprio Pomarico nella squadra di governo con la responsabilità della delega alle Attività produttive.

Ncd lo rivuole in campo, ora più che mai: “Persona onesta, ha amministrato come un buon padre di famiglia, evidentemente dando fastidio a qualcuno. Oria ha bisogno di lui”, ripete Ferrarese. “Aspettiamo risposte”. Dal corteggiato, ovviamente. Che ammette di essere un po’ in crisi. Perché il ritorno lo tenta eccome, ma bisogna fare i conti con tutta l’amarezza del passato e con il fattore tempo.

Cosimo PomaricoCosimo Pomarico. “Confesso di essere in piena riflessione”, fa sapere Pomarico. “Avevo maturato l’idea di restare a casa e godermi la famiglia in tutta la tranquillità e invece è arrivata la chiamata con invito al ritorno. Purtroppo i tempi che corrono non sono semplici, ma a Oria credo siano ancor più complicati tenuto conto del fatto che non c’è assolutamente niente di positivo. A voler essere onesti, si corre il concreto rischio di restare fermi, pericolosamente fermi”, spiega l’ex sindaco.

“Ho visto il quadro che sta emergendo e proprio questo mi spinge a non dire no, sebbene i miei tre anni di governo cittadino siano stati difficilissimi poiché sono stato costretto a lavorare in una tempesta perfetta: ne ho passate tante, con i consiglieri di maggioranza contro, la giunta che ascoltava ordini dall’esterno, senza contare poi l’altra disgrazia che mi è capitata, quella di avere un segretario generale anche lui contro”. Un Comune in guerra. Roba da perdere la pazienza e magari chiedere una grazia andando a piedi al Santuario di San Cosimo e Damiano.

“Diciamo pure un incubo. Il motivo?  Più di qualcuno non voleva che io rispettassi il programma elettorale e sono iniziati i ricatti con comportamenti molto gravi, situazione che si è conclusa con la sceneggiata delle firme che poi hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale”. Invidie, giochi di potere oppure colpa del fallimento del Laboratorio? “Il punto era che si stava lavorando per la prima volta in maniera spedita, per cui c’era chi aveva interesse a farmi fuori. E io che non sono uomo che scende a compromessi, non ho ceduto. Anche questo pesa sul piatto della bilancia. Quanto al Laboratorio, non è fallito, è solo che i tempi sono cambiati nel senso che ora il momento storico è differente per cui quel tipo di formula è superata”.

Lunedì, in ogni caso, o dentro oppure fuori: Pomarico dovrà far sapere se sarà il candidato sindaco per Ncd. Comprensibilmente curioso Cosimo Ferretti, già primo cittadino di Oria, che in consiglio comunale più volte ha attaccato Pomarico dai banchi dell’opposizione: sul suo nome si sono trovati d’accordo Forza Italia, Fratelli d’Italia, Unione di Centro, Movimento Regione Salento-Schittulli, in aggiunta ci sono due civiche, “Uniti con Ferretti sindaco” e “Identità e coesione sociale”.

Cosimo FerrettiCosimo Ferretti. “Su Pomarico candidato dico solo che siamo alle solite nel senso che prima dice una cosa e poi fa l’esatto contrario. In ogni caso, fatti suoi. Io la mia decisione l’ho presa coerentemente con la mia storia e il mio impegno politico”, dice subito Ferretti che tra l’altro è stato anche consigliere provinciale. Ed è chiaro quanto sia alta la temperatura che si respira a Oria. “Ho detto subito no a quelli di Ncd che avevano chiesto la mia disponibilità, ma non era questione su cui discutere, dal momento che io sono stato contro quella formula di governo”.

“Con il centrodestra Oria può fare: è nelle condizioni di proseguire lungo la strada del cambiamento, come è stato fatto negli anni in cui è stata realizzata la zona artigianale, attesa da 36 anni, è stato spostato il mercato ortofrutticolo ed aperto l’asilo nido, solo per ricordare alcuni dei risultati ottenuti. Il mio impegno continua ad esserci come c’è sempre stato, quando dico una cosa la faccio. Credo di aver preso da mia madre”.

Il Partito democratico  punta  sul segretario cittadino Claudio Zanzarelli, reduce dall’esperienza di sindaco in seconda, dopo essere rimasto a corto di partner e – si dice – anche del sostegno ufficiale del segretario provinciale del Pd, quel Maurizio Bruno, che prima ancora che essere presidente della Provincia e primo cittadino di Francavilla Fontana, era commissario della sezione di Oria. Ha mollato l’incarico non condividendo la gestione su alcune tematiche, in primis i Lavori pubblici. E non sarebbe stato il solo a raffreddare i rapporti con il Pd di Oria, se è vero che non sarà in lista il consigliere comunale uscente Emilio Pinto. Pare che ci sia simpatia con l’unica candidata donna, Maria Lucia Carone, la quale ha dalla sue tre liste civiche: “Cambiamo storia”, “Oria è” e “Insieme per Oria”.

Claudio Zanzarelli-2Claudio Zanzarelli. “Bruno è e resta il mio segretario”, afferma il candidato del Pd. “Se poi dovesse effettivamente sostenere  altri, come Maria Lucia Carone, mi permetta di dire che mi cadono le braccia. E gli direi: scusa, ma ti sei bevuto il cervello? Per ora sono solo chiacchiere”. Può essere. Il pour parler di solito rende piccante il confronto, specie in campagna elettorale. Di certo c’è che Zanzarelli intende dare il massimo: “Accettare l’offerta di candidatura è stato un onore per me, penso sia dovere morale di ognuno dare la propria disponibilità. Purtroppo spiace non essere riusciti ad aggregare le forze di sinistra”.

maria lucia carone-2Raffaele Pesce-2Sel, infatti, ha declinato l’invito a sedere attorno al tavolo del Pd, così come ha fatto Ncd. La motivazione? “Ci siamo sentiti dire che non c’erano elementi per stare insieme. Chiedevano un rinnovamento totale delle liste, ma ci siamo accorti che non era così. Del resto basta dare un’occhiata ai candidati per rendersi conto che si è davanti a un autentico controsenso, senza contare l’esistenza di personalismi, gli stessi che hanno fatto cadere la passata amministrazione. Per certi versi ha fatto bene, ma è stata costretta a fare i conti con questioni che niente hanno a che vedere con la politica. E alla fine il laboratorio si è sciolto”. In pista, direzione Comune, anche ad Oria ci sono i grillini: candidano un giovane avvocato, Raffaele Pesce. Cinque corsie per la competizione.

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