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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

"Ecco perchè Etna non deve rinunciare"

BRINDISI - La lettera aperta di Andrea Etna, candidato deluso che ha scelto di non tornare più all'impegno diretto in una lista elettorale, il suo giudizio sulla politica locale, stanno destando molta attenzione su Internet. Questo è un periodo di forti tensioni in città, bene o male la politica torna al centro della vita pubblica. Tra coloro che pensano che Andrea Etna non dovrebbe rinunciare all'impegno civile c'è anche il candidato sindaco Giovanni Brigante. Che gli risponde con un'altra lettera aperta. Eccola.

BRINDISI - La lettera aperta di Andrea Etna, candidato deluso che ha scelto di non tornare più all'impegno diretto in una lista elettorale, il suo giudizio sulla politica locale, stanno destando  molta attenzione su Internet. Questo è un periodo di forti tensioni in città, bene o male la politica torna al centro della vita pubblica. Tra coloro che pensano che Andrea Etna non dovrebbe rinunciare all'impegno civile c'è anche il candidato sindaco Giovanni Brigante. Che gli risponde con un'altra lettera aperta. Eccola.

"Caro direttore, ho letto con grande interesse l’intervento di Andrea Etna, il giovane vigile del fuoco che ha deciso di non ricandidarsi a causa delle delusioni vissute durante la sua ultima esperienza da candidato in una lista civica. Mi piacerebbe poter esprimere il mio pensiero su alcune sue dichiarazioni che ritengo molto interessanti, e dunque approfitto della vostra ospitalità.

Etna ha accusato quei 'personaggi che il giorno dopo il voto si dimenticano dei candidati” nelle loro liste. Ha invitato i cittadini “a dire basta a chi per anni ci ha governato e solo in occasione delle elezioni si ricorda dei cittadini e dei loro voti'. Ed ha aggiunto che sarebbe meglio 'chiedere loro cosa abbiano fatto concretamente per la città in tutti questi anni…'.

Il giovane lettore di Brindisi Report si dichiara 'vittima di veti incrociati, interessi privati di pochi e di un immobilismo amministrativo che dura da ann'; sostiene di essersi scontrato'con un sistema fatto di ricatti, poteri forti, lobby, scambi di favori', concludendo che per tutti questi motivi non si ricandiderà. Etna, infine, invita tutti 'a dare il giusto spazio a chi ha nuove idee o a chi si impegna quotidianamente pur non avendo incarichi istituzionali'.

Non cito la lista in cui il lettore era candidato, né la coalizione di cui faceva parte. Lo ritengo inutile: perché l’esperienza insegna che le lobby, i ricatti e certi modi di fare sono all’ordine del giorno ovunque, tanto a destra quanto a sinistra. E non sono intervenuto per dire che Giovanni Brigante è l’uomo ideale per questa città e nelle nostre liste certe cose non accadranno: sarebbe stupito e quanto mai scontato. Ho deciso di scrivervi solo perché ritengo che persone del genere non devono gettare la spugna!

Se davvero si vuole cambiare qualcosa bisogna lottare, continuare a credere nei propri sogni, coltivare la speranza di un cambiamento. Lasciare la politica e rinunciare alla candidatura vuol dire lasciare spazio libero a quanti hanno depredato questa città, usando la politica per quegli interessi personali che Etna denuncia. Il cambiamento, caro Andrea, non è cosa che avviene in un anno, forse neanche in 10 anni. Per come è stata ridotta questa città, probabilmente non basterà una generazione, ma non per questo bisogna arrendersi, perché altrimenti qui non ci sarà futuro. Ne per lei, né per i suoi figli.

Io sono uscito sconfitto due anni fa da una battaglia politica, ma ho continuato a credere in un progetto. Lo faccio ancora oggi, con molti amici al mio fianco. E conduco una lotta impari, che qualcuno definisce anche folle. Sono rimasto solo (con tanti cittadini), ma non mi arrendo. Perché credo in un cambiamento. Continui a farlo anche lei, anche se magari starà su sponde a me avverse. La politica locale ha bisogno di giovani che non si arrendono. La città ha bisogno di voi. Non lasciatela in mano a chi non la merita oppure l’ha distrutta. Giovanni Brigante".

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