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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Mesagne

“Basta con l’istrionismo politico di Emiliano: denigra le persone”

Da Orsini, già presidente del consiglio comunale, solidarietà alla candidata sindaco del Pd, Saracino: “Si pronunci la segreteria nazionale”. L'avvocato: "Il governatore, ex pm, si pone fuori dalla Costituzione". Matarrelli sceglie la canzone dei Boomdabash, “Ti aspetterò”

MESAGNE – “L’istrionismo politico di Michele Emiliano va fermato: denigra le persone che fanno politica in maniera disinteressata”. Quando è troppo, è troppo. Ha perso l’aplomb Fernando Orsini, già presidente del Consiglio comunale di Mesagne, uomo del Pd, convinto sostenitore della candidatura a sindaco della città della penalista scelta dal partito, Rosanna Saracino che ben conosce, tanto come politica, quanto come professionista essendo colleghi.

Il caso Mesagne

Quel che è diventato indigesto, è il comportamento di Emiliano, a leggere l’ultimo post pubblicato da Orsini su Facebook, dopo le recenti indiscrezioni sulle ragioni per le quali il governatore di Puglia, rimasto (pare) uomo del Pd nonostante non sia più iscritto al partito, avrebbe espresso gradimento per il candidato “rivale” di Saracino. Al secolo Antonio Matarrelli, già parlamentare, ex Sel di Nichi Vendola, ora a capo di una coalizione espressione del civismo che – sotto la voce Insintonia – racchiude una serie di professionalità. Qualcuna anche proveniente dalla destra.

Matarrelli e la colonna sonora dei Boomdabash

Motivazioni personali, secondo Matarrelli il cui staff ha confezionato un video scegliendo come colonna sonora l’ultimo successo della band mesagnese Boomdabash, Ti aspetterò. E’ il brano che il gruppo ha presentato al Festival di San Remo, in vetta alle classifiche degli ascolti in radio. Motivazioni che, invece, sarebbero di natura professionale a sentire le voci baresi di chi è vicino a Emiliano e che sarebbero legate al fatto che Saracino, in quanto avvocato penalista, avrebbe difeso anche uomini e donne accusati di aver fatto parte dell’associazione di stampo mafioso. La Sacra Corona Unita, frangia cosiddetta mesagnese, che Emiliano ben conosce essendo stato pubblico ministero della Procura di Brindisi.

Ma Saracino ha dato anche voce al grido di dolore e di giustizia delle studentesse di Mesagne, rimaste ferite nel fisico e nell’animo dall’attentato davanti all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, quel maledetto 19 maggio 2011, quando la mano di Giovanni Vantaggiato, imprenditore di Copertino, schiacciò per due volte il telecomando per azionare la bomba che lui stesso confezionò e nascose in un bidone dell’immondizia che ebbe l’accortezza di posizionare accanto al cancello.

Rosanna Saracino: "Emiliano fuori dalla Costituzione

L'avvocato Rosanna Saracino"Ho accettato di candidarmi per il bene della mia città e quando l’ho fatto ero ben consapevole che non sarebbe stata una campagna elettorale come tante altre", dice la penalista candidata sindaco. "Spiace, però, moltissimo dover stigmatizzare l’accostamento della sottoscritta al mondo della criminalità organizzata, in qualità di professionista, da parte del governatore della Puglia al solo fine di giustificare la sua scelta opportunistica di stare accanto ad altri piuttosto che all’unico candidato del centro-sinistra. Ma ciò che maggiormente spiac,e è che per dare una veste di credibilità a scelte politiche ingiustificabili, si attacchi non me in quanto candidato sindaco e professionista ma il diritto alla difesa di ogni cittadino", continua.
"Un ex magistrato che arriva a tanto per giustificare le sue scelte politiche, in cambio di qualche futuro sostegno, pone se stesso fuori dalla Costituzione. Piero Calamandrei, raffinato giurista, durante il suo discorso sulla Costituzione, tenuto davanti agli studenti della Cattolica di Milano il 26 gennaio 1955, ebbe ad affermare: “Finché ci saranno ostacoli alla dignità dell’uomo, la Carta sarà incompiuta”.

"Oggi, con le affermazioni riportate dalla stampa, è stata profondamente offesa la mia dignità di donna e professionista impegnata politicamente e sono state vilipese le coscienze di tutti quei professionisti che quotidianamente ed in maniera indefessa si affannano a difendere e garantire il rispetto di tutti i diritti costituzionalmente riconosciti", dice Saracino. "Riparto quindi da qui, da questa bruttissima pagina di stampa e di pseudo-politica, per continuare il mio viaggio elettorale sempre più forte, sempre più determinata e con l’appoggio e l’affetto dei tantissimi amici e conoscenti che da questa mattina mi hanno manifestato grande solidarietà ed incondizionata stima.

L'ex presidente del Consiglio comunale

IMG-20190330-WA0001-2Emiliano continua a tacere. Non c’è alcuna sua dichiarazione ufficiale su quello che è diventato un caso a tutti gli effetti. Il caso Mesagne, in grado di scatenare una serie di commenti sull’agorà moderna di Facebook. L’ultimo, in ordine di tempo è quello che porta la firma di Orsini: “Pensavo che l’istrionismo politico - peraltro di scadentissimo livello - di Michele Emiliano avesse già toccato il suolo. Ed invece, dopo quanto letto stamattina su “Il Corriere del Mezzogiorno”, ho compreso che continua ancora a scavare”, si legge nel post nel quale si fa riferimento alle voci baresi. 

“Il puparo politico barese che siede su una comodissima poltrona, che (anche) tutti, dico tutti (compresa evidentemente anche l’avvocatessa Saracino), i militanti del Pd di Mesagne gli hanno sistemato nel 2015 per poggiare e ben sistemare le proprie terga, può rivolgere i suoi consensi ed apprezzamenti nei confronti di chiunque, di qualsiasi politico esistente sul globo terrestre”, è scritto nel post. “Quel che, però, non gli è consentito fare, è - mascherando e speculando sul suo appoggio verso altri candidati alle prossime elezioni amministrative - offendere e denigrare la dignità umana, professionale e politica di persone che sono ben al di sopra del suo squallido agire politico”. 

fernando orsini-2Orsini continua: “Il mio fortissimo abbraccio e la mia affettuosa e fraterna solidarietà a Rosanna Saracino, donna, professionista ed integerrima espressione di una politica disinteressata al servizio - non certo dell’ultima ora - della propria comunità”. E rivolge un appello alla segreteria nazionale, visto che quelle provinciali e regionali sino ad ora hanno scelto di restare in silenzio: “È ormai del tutto evidente che “il caso Mesagne” travalica ormai le mura cittadine ed investe come una valanga le stanze romane della segreteria del Pd, il cui pronunciamento, chiaro ed inequivocabile, sulla vicenda, non è più differibile”.

Il segretario cittadino del Pd: decadenza politica

Non risparmia critiche a Emiliano il segretario cittadino del Pd di Mesagne, Francesco Rogoli: "Non è la prima volta che il Pd di Mesagne  affronta una delicata competizione elettorale ostacolato apertamente dal già segretario regionale del partito ed oggi governatore della Regione Puglia Michele Emiliano", dice. "Questa volta però pensiamo si sia davvero oltrepassato il segno della decenza politica. Dal giorno della presentazione del candidato sindaco Toni Matarrelli gli uomini e le donne del partito democratico, che non poche volte in passato hanno sostenuto Emiliano, sono stati svillaneggiati sulle pagine social del presidente della Regione oppure attraverso notizie di stampa che riferiscono delle ragioni del suo sostegno a Matarrelli anziché al candidato sindaco del centro-sinistra Rosanna Saracino", prosegue Rogoli (nella foto accanto).
Francesco Rogoli"Le notizie apparse oggi, dalle quali nessuno ha ancora preso le distanze, sono addirittura offensive tanto verso la donna e la professionista Rosanna Saracino quanto verso una storia collettiva, quella del Partito Democratico di Mesagne, fatta di lotta alla criminalità organizzata che ha liberato la città da una cappa asfissiante e l’ha proiettata verso un futuro di progresso economico, culturale e sociale", va avanti Rogoli.

"Tutto è concesso al Presidente Emiliano, a maggior ragione oggi che, dopo aver fatto due volte il segretario regionale del Pd ed essersi candidato alla segreteria nazionale dello stesso partito, si è accorto, essendo un magistrato in aspettativa, di non poter essere più un iscritto del Pd. Una cosa però non gliela concediamo: di giocare con le persone per fare apparire credibili scelte che non sono altrimenti giustificabili sul piano politico. Egli è libero di costruire la sua rete di consenso con operazioni ciniche e spregiudicate se pensa che questo possa bastargli per essere rieletto Governatore della Puglia, ma lasci lavorare chi, a differenza sua, si impegna a costruire percorsi politici virtuosi, che guardano al futuro della città e rifuggono da una logica meramente elettoralistica".

"Proprio per questo, qualche tempo fa, abbiamo considerato tardivo e fuori luogo l’invito che ci è stato rivolto da ambienti vicini ad Emiliano a tenere, a Bari, un confronto con gli attuali rappresentanti della coalizione “Insintonia”. Invito arrivato mentre a Mesagne si scioglieva il consiglio comunale davanti ad un notaio ed in accordo con una parte del gruppo consiliare del Pd senza aver mai chiesto agli organismi ufficiali del partito un confronto alla luce del sole. Atto, quest’ultimo, che metteva una pietra tombale su ogni ipotesi di dialogo tra noi e il fronte guidato da Matarrelli e Vizzino", dice sempre Rogoli.

"Riteniamo che il Pd, a Mesagne come in tutto il Mezzogiorno, abbia bisogno di molto altro per tornare ad essere riferimento di tanti cittadini. Non saranno le logiche di potere a fare di questo partito qualcosa di utile alla società e ai territori in cui si opera. Come scriveva ieri Isaia Sales in un’analisi illuminante sullo stato del Pd nel Mezzogiorno, “le regioni meridionali, ancora più che nel passato, si sono trasformate in questi anni in sistemi ben organizzati di potere di alcune famiglie politiche, in feudi elettorali e correntizi che hanno inciso nella lotta politica interna al partito democratico più che in quella dei cittadini amministrati”. A questo modo di intendere l’impegno politico ci siamo sempre opposti e sempre ci opporremo, convinti che ad ogni latitudine nel Pd ci siano uomini e donne in grado di invertire questa tendenza. Con buona pace di tutti, Emiliano compreso". 

Sul piede di guerra anche il Pd di San Pietro Vernotico

Il governatore, e il suo alleato locale Pino Romano, presidente della Commissione sanità del consiglio regionale pugliese, finiscono invece nel mirino del Pd di San Pietro Vernotico. "Non è intenzione di questo circolo avviare polemiche pretestuose né scontri politici sul tema della sanità. Tema che, per la sua delicatezza, merita di essere sottratto ai battibecchi ed alle campagne elettorali perenni. 
Ed infatti è proprio per questo che abbiamo proposto la speciale e allargata Commissione consiliare sul Melli in seno all'assise comunale", ha fatto sapere questa sera il Partito democratico locale.
Ci dispiace che il Presidente Emiliano se la sia presa per il nostro manifesto. Ma riteniamo che sia compito di un partito denunciare ritardi, disservizi, storture nel funzionamento di un sistema, quale quello sanitario, cui ogni cittadino italiano ha diritto di accedere ricevendo cure appropriate e di qualità".

"Questo oggi, nella nostra provincia, ed a San Pietro, ancora non avviene ed un partito che vuole stare dalla parte dei cittadini ha il compito di dirlo, di denunciarlo, non certo di accorrere a fare la clàque al politico di turno. Sarebbe troppo semplice fare un elenco di ciò che non va nella sanità brindisina. Certamente merita una menzione lo stato del servizio di emergenza - urgenza in questa nostra provincia e la congestione drammatica del Pronto soccorso del Perrino di Brindisiche mette a rischio operatori e pazienti, oppure lo scarso funzionamento delle sale operatorie, che costringe chi ha bisogno di essere sottoposto a intervento chirurgico a lunghe e rischiose attese e a ricoveri prolungati, così come è insostenibile la situazione di alcuni reparti delicati, come la rianimazione, ancora costretti a sistemazioni logistiche provvisorie a causa di una folle lentezza negli interventi di ammodernamento e adeguamento strutturale del Perrino, oppure ancora la difficoltà a prenotare una visita a causa delle lunghe liste d'attesa. E si potrebbe continuare", scrive il Pd di San Pietro Vernotico in un comunicato..

"A cosa serve, dunque, prendersela con il circolo del Pd? Emiliano e Romano avrebbero fatto bene, nel loro incontro con la cittadinanza, a dare conto puntualmente del tanto che non funziona e che ricade interamente sulla responsabilità della Regione, senza ricercare alibi in norme nazionali che non hanno alcun impatto specifico su questo stato di cose", accusa il Pd, ormai in rotta con Emiliano. "Sono ormai più di dieci anni che, come cittadini di San Pietro, assistiamo a convegni in cui Romano e gli assessori di turno vengono a raccontarci quanto sia utile e necessario attivare la medicina territoriale, la riabilitazione, il day service, gli ambulatori, e tutte le belle cose che l'altra sera sono state annunciate come fosse la prima volta. Peccato che in più di dieci anni non se ne sia realizzata mezza!",

L'incontro con l'eurodeputata Gentile

Saracino, intanto, tornando a Mesagne, prosegue nel percorso elettorale e ha incassato la presenza di Elena Gentile, eurodeputata del Partito democratico per lunedì primo aprile alle 18,30 nella sede del comitato elettorale, in via Tenente Ugo Granafei per discutere di “Mesagne città d’Europa, tutta un’altra storia”. Gentile, originaria di Cerignola, medico pediatra, già assessore regionale,  è considerata da più parti come l’argine ad Emiliano.

Matarrelli alla Camera-2Per Matarrelli,  prende forma il programma amministrativo sul quale hanno lavorato 140 delegati che, per più di un mese, hanno esaminato le sei aree tematiche individuate, predisponendo le bozze  che la prossima settimana saranno esaminate in un’assemblea plenaria in cui tutti i componenti discuteranno la stesura del documento finale. "Si tratta però solo di un primo passo perché, come ha espressamente richiesto Matarrelli, il programma dovrà essere necessariamente integrato con le indicazioni che emergeranno nel corso degli incontri con la città: sarà fondamentale in questo senso il contributo di enti, i sindacati, le associazioni di categoria e quelle culturali i cui suggerimenti arricchiranno il documento rendendolo ancora più efficace e aderente alla realtà mesagnese", si legge nella nota stampa.

"Non sarà solo il programma di Matarrelli, ma quello di un’intera città che con lui potrà intraprendere un percorso mirato di rilancio e di crescita che parte dalle esigenze primarie espresse in primapersona dagli stessi cittadini".

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