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Sabato, 20 Aprile 2024
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Emiliano twitta con D'Attis: "Il Comune doveva costituirsi parte civile"

Altro che atto "pleonastico", per il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, la costituzione di parte civile del comune di Brindisi nell'ambito del procedimento giudiziario in cui il sindaco Consales è stato rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stesso ente da lui amministrato, era un atto dovuto. L'ex magistrato lo scrive in risposta a un tweet inviato da Mauro D'Attis

BRINDISI – Altro che atto “pleonastico”, per il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, la costituzione di parte civile del comune di Brindisi nell’ambito del procedimento giudiziario in cui il sindaco Consales è stato rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stesso ente da lui amministrato, era un atto dovuto. Il sindaco di Bari, nonché ex magistrato in servizio negli anni novanta nella Procura di Brindisi, lo dice chiaramente in risposta a un tweet inviatogli stamani dal leader dell’opposizione di centrodestra al consiglio comunale di Brindisi, Mauro D’Attis, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nell’aula Mario Marino Guadalupi.

D’Attis ha scritto: “Chiediamo al consiglio comunale la costituzione di parte civile, che ne pensa il Pd?”. Emiliano ha risposto: “Se è stato commesso un reato in danno del comune di Brindisi, l’amministrazione deve costituirsi parte civile contro chiunque”. La posizione della segreteria regionale del Pd, dunque, non sembra in linea con quella cittadina, che nel corso di una recente riunione aveva confermato piena fiducia nell’azione Il Tweet di D'Attis-3amministrativa del sindaco Consales (che ha rinunciato alla tessera del partito democratico dopo la richiesta di rinvio a giudizio), anche nel caso in cui il primo cittadino fosse finito sotto processo.

Per questo, il centrodestra ha presentato per la prossima seduta del consiglio comunale un ordine del giorno che impegna la giunta a revocare la delibera di non costituzione di parte civile (emanata fra l’altro mentre era in corso l’udienza preliminare che vedeva interessati il sindaco e dei dirigenti comunali, a riguardo delle vicende Culturamiamo, per la quale è stato disposto il non luogo a procedere, News ed Equitalia) con un’altra delibera di segno opposto. I dettagli di questa iniziativa (sottoscritta da Forza Italia, Futuro e libertà, Brindisi avanti veloce, La Puglia prima di tutto, Movimento regiona salelento) sono stati illustrati da D’Attis.

“La non costituzione – dichiara il leader dello schieramento – è una grave mancanza nei confronti degli interessi del comune di Brindisi. Non si tratta di un atto pleonastico che può diventare oggetto (così come scritto nella delibera di giunta, ndr) di strumentalizzazione politica”.  Per la giunta, “l'istituto della costituzione di parte civile da parte di enti Locali contro i propri amministratori e/o dirigenti e funzionari che siano sottoposti a procedimento penale, è sostanzialmente un atto ininfluente ai fini della formazione del giudizio in sede penale che legittimamente rimane in capo agli organi della magistratura giudicante”.

Ma il documento dell’opposizione smonta tale argomento. “In ogni caso – si legge nell’ordine del giorno – anche nella ipotesi in cui non si dovesse ritenere opportuna la costituzione di parte civile, il comune di Brindisi ha il dovere/potere, in ossequio alle indicazioni fornite dalla magistratura con l’individuazione di parte offesa, di partecipare comunque al processo, quale persona offesa del reato”. Per il centrodestra, quindi, appare “imprescindibile un provvedimento di senso opposto rispetto a quello definito dalla giunta comunale”.

Emiliano e ConsalesLa costituzione di parte civile, del resto, sempre sulla base di quanto argomentato dall’opposizione, sarebbe “tutt’altro che pleonastica ed ininfluente perché darebbe al Comune gli stessi poteri delle altre parti di partecipare attivamente al procedimento penale per tutelare gli interessi e l’immagine della città di Brindisi”. E le motivazioni alla base della delibera sono ritenute “deboli e contraddittore rispetto alla necessità di tutelare la parte del comune di Brindisi nella sede in procedimento penale in corso”.

Ma di certo il colpo a sorpresa di D’Attis è stato quel tweet inviato a Emiliano mentre era in corso la conferenza stampa. Proprio l’11 giugno, il giorno dopo il rinvio a giudizio, Consales aveva definito Emiliano un suo vecchio “amico personale”, aggiungendo che non avrebbe avuto problemi ad incontrarlo. Ma adesso, grazie alla scaltra iniziativa di D’Attis, la posizione dell’ex magistrato non è più un mistero. E chissà il sindaco come avrà preso quel tweet di risposta al suo principale avversario politico. 

Questione rifiuti. Nel corso della conferenza dell’opposizione è stata affrontata un’altra questione calda: quella sui rapporti con l’azienda, la Nubile srl, che gestisce per conto del Comune la discarica di Autigno e gli impianti di trattamento dei rifiuti. A tal proposito, i capigruppo di centrodestra hanno presentato un’interrogazione al sindaco su una serie di punti illustrati da Massimiliano Oggiano (La Puglia prima di tutto).Massimiliano Oggiano-3-2

“Il rapporto fra il cdr prodotto da Nubile, che va smaltito a spese dello stesso gestore, e i rifiuti smaltiti (a spese del Comune) in discarica - afferma Oggiano - dovrebbe essere di 1 a 1. Ma da quanto ci risulta, adesso i rifiuti che finiscono in discarica sono il 70% di quelli trattati complessivamente da Nubile, con conseguente aumento dell’ecotassa”. A detta di Oggiano, vi sono dei dati oggettivi che attestano “la drastica diminuzione del Cdr”.

Oggiano chiede dunque al sindaco se abbia mai “ordinato ispezioni nell’impianto di Cdr (a dire dello stesso Oggiano chiuso da due mesi) per verificare se il privato stia mantenendo gli impegni presi” e apre anche un capitolo sull’impianto di compostaggio in via Pandi. Il capogruppo di Puglia prima di tutto, infatti, sostiene che Nubile non ha ancora firmato il contratto per l’avvio dell’impianto. “Il compost (risultato del processo di trattamento della frazione umida, ndr) – afferma Oggiano – viene quindi smaltito in altri centri, con aumento dei costi per la collettività”. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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