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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Porto: “Sì di Minervini al tavolo di crisi”

BRINDISI - “La situazione di paralisi venutasi a creare nel Porto di Brindisi, in parte figlia della crisi che sta attanagliando la Grecia e gli altri paesi d’oltre Adriatico,sarà presto al centro di un tavolo tecnico”. Raccogliendo le sollecitazioni rivoltegli in mattinata dai consiglieri regionali Giovanni Epifani (Pd) e Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola), l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Claudio Minervini, ha annunciato la convocazione a breve delle Istituzioni competenti (Autorità portuale, Comune di Brindisi, Provincia, Regione, armatori ed operatori del settore) per analizzare quanto sta accadendo nelle acque, sempre più desolate, del porto brindisino. Queste, almeno, le garanzie che i due rappresentanti consiliari affermano di aver ricevuto dall’assessore, che inseguito telefonicamente per tutta la giornata, non ha trovato un minuto di tempo per spiegare, anche ai lettori di BrindisiReport, il suo punto di vista.

BRINDISI - “La situazione di paralisi venutasi a creare nel Porto di Brindisi, in parte figlia della crisi che sta attanagliando la Grecia e gli altri paesi d’oltre Adriatico,sarà presto al centro di un tavolo tecnico”.  Raccogliendo le sollecitazioni rivoltegli in mattinata dai consiglieri regionali Giovanni Epifani (Pd) e Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola),  l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Claudio Minervini, ha annunciato la convocazione a breve delle Istituzioni competenti (Autorità portuale, Comune di Brindisi, Provincia, Regione, armatori ed operatori del settore) per analizzare quanto sta accadendo nelle acque, sempre più desolate, del porto brindisino. Queste, almeno, le garanzie che i due rappresentanti consiliari affermano di aver ricevuto dall’assessore, che inseguito telefonicamente per tutta la giornata, non ha trovato un minuto di tempo per spiegare, anche ai lettori di BrindisiReport, il suo punto di vista.

La protesta degli armatori, sfociata nel fermo anche delle navi per Valona, ha lasciato da ieri sera il golfo di Brindisi privo totalmente di collegamenti, per quanto attiene il traffico passeggeri e Tir, con Grecia e Albania.

Preliminarmente all’avvio del tavolo di crisi, Minervini – sempre stando a quanto riferiscono i consiglieri regionali brindisini - ha sottolineato che in riferimento alla situazione venutasi a creare, intende contattare  il presidente dell’Autorità Portuale, Iraklis Haralambidis, per comprendere ragioni e cause di un blocco che rischia di avere ripercussioni nefaste per l’economia brindisina.

La sfida di sistema dei porti pugliesi - tanto sventolata in occasione del convegno “I porti del Levante, tre porti un network”, sembra persa anzitempo. Doveva giocarsi sull’implementazione dei traffici di merci e persone, sul miglioramento della qualità dei servizi e sulla valorizzazione delle singole specificità. Rischia di affondare nelle acque deserte di un porto, quello di Brindisi, in piena crisi. Questa la preoccupazione, che giustifica il pressing immediato sulla Regione e la prefettura per ottenere una soluzione immediata.

Intanto anche la federazione del Pd annuncia iniziative: "La gravissima situazione in cui versa il porto di Brindisi richiede interventi immediati e decisioni condivise per evitare che il crollo dei traffici diventi irreversibile. Allo scopo di individuare le soluzioni ai numerosi problemi in cui versa la struttura, il Partito Democratico ha organizzato un incontro tecnico con gli operatori portuali che avrà luogo venerdì 17 febbraio alle ore 10,00 presso la Federazione Provinciale di via Osanna 61".

All'incontro saranno presenti i segretari provinciale e cittadino, il senatore Salvatore Tomaselli, i consiglieri regionali, l’assessore provinciale Enzo Baldassarre (componente del Comitato Portuale), il candidato sindaco Mimmo Consales. Il quale in serata ha diramato la seguente dichiarazione: "C’è voluto il sequestro dell’unica nave impiegata sulla rotta per la Grecia e l’annuncio del blocco immediato dei collegamenti per l’Albania a far capire che la situazione del porto di Brindisi è gravissima”.

“Ci si è illusi che le sorti del porto di Brindisi si potessero risollevare con qualche convegno e con la solita sfilata di assessori regionali pronti a dispensare parole incoraggianti basate sul nulla. Qui occorrono fatti concreti che dovranno essere realizzati in tempi strettissimi e per far questo non si può non partire dalla situazione attuale: oggi non esistono strutture di accoglienza visto che sinanche il Terminal di Levante viene utilizzato per tutt’altro scopo", dice polemicamente Consales.

"A Costa Morena, invece, nella zona destinata all’ormeggio delle navi provenienti dall’Albania, non esiste nulla e i passeggeri sono costretti ad aspettare ore ed ore sulle banchine in una condizione da terzo mondo. Gli armatori, pertanto, vanno via ed altri non ne arrivano perché le strutture sono insufficienti ed inefficienti, per la ingiustificata lunghezza delle operazioni portuali e per i costi dei servizi che risultano improponibili a fronte di una qualità pressoché inesistente. Insomma, si pagano pedaggi a fronte di nulla".

Per Mimmo Consales "una inversione di rotta si può realizzare con effetto immediato. Basta volerlo. L’Autorità Portuale annulli i costi a carico del traffico passeggeri e recuperi tali somme aumentando le tariffe sulla movimentazione di carbone. In questo modo si potrà conservare il traffico esistente e si potrà sperare di intensificarlo con l’arrivo di altri vettori. Per far questo occorre un provvedimento del presidente Haralambides", propone Consales.

"Dopo di che si dovrà immediatamente cominciare a promuovere questo scalo, rendendo noto che si potrà usufruire di vantaggi (pur con la carenze strutturali denunciate) con la sola condizione di contribuire a far aumentare il traffico passeggeri. Di pari passo, chiederemo con forza alla Regione di farsi carico di questa situazione, prevedendo forme di incentivazione – così come avvenuto per gli aeroporti di Bari e di Brindisi - per le compagnie armatoriali pronte a scalare il porto brindisino - aggiunge Mimmo Consales accogliendo le richieste che arrivano dagli operatori -. Siamo arrivati al capolinea di questa crisi e non sono ammessi ulteriori ritardi. Ognuno è chiamato a fare la sua parte, una volta per tutte”.

Vale la pena ricordare che il 16 febbraio scorso si è tenuta presso la Camera di Commercio di Brindisi una riunione della Commissione raccomandatari marittimi (gli agenti) alla quale il presideinte della stessa commissione, il giudice Gianmarco Galiano, aveva invitato anche il presidente dell'Authority, poichè i temi in discussione erano proprio quelli che hanno provocato l'attuale congiuntura. Ma Haralambides non si è presentato.

Ma pur preoccupati dalla situazione, i dirigenti del Pdl si dicono certi che Haralambides (scelto dall'ex ministro Altero Matteoli su proposta di Luigi Vitali e Michele Saccomanno) saprà risolvere il caso. Ecco cosa fa sapere Livia Antonucci, vice-coordinatrice provinciale del partito: "Raccogliendo il disagio e le preoccupazioni degli operatori del settore, a proposito della dismissione dei traghetti passeggeri, chiederemo a breve un incontro con il presidente dell’Autorità portuale Hercules Haralambides, cui parteciperà una delegazione del PdL, per rappresentare dette preoccupazioni, fiduciosi che la sua competenza e il suo impegno possano nell’occasione rappresentarci concrete prospettive".

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