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Esponente Pd: “Pronta a testimoniare”

BRINDISI – Si dichiara a disposizione del magistrato, se le sarà chiesto di testimoniare. La vicenda delle parlamentarie del centrosinistra stasera si fa più calda con le dichiarazioni di Antonella Vincenti, portavoce regionale delle donne del Pd, che si dice truffata dal partito.

BRINDISI - “Non trovo sorprendente l’indagine della magistratura sulle parlamentarie del 30 dicembre. E' auspicabile che la magistratura vada a fondo, facendo chiarezza sui meccanismi di scelta dei candidati alle primarie di entrambi i partiti Pd e Sel. E se i magistrati me lo chiederanno, non mancherò di portare la mia testimonianza”. Lo dice  Antonella Vincenti, portavoce regionale delle donne democratiche, “candidata alle parlamentarie del 30 dicembre scorso e sconfitta per una manciata di voti dalla neodeputata Elisa Mariano”, riguardo l’inchiesta della magistratura brindisina sulle parlamentarie del 30 dicembre scorso, “sulle quali si sospetta si siano verificati dei brogli”.

“Immediatamente dopo l’esito dello scrutinio ho presentato un ricorso alla Commissione Nazionale di Garanzia del Pd per denunciare alcune anomalie nell’ affluenza ai seggi in alcuni Comuni, tra cui quelli di Oria, Torre Santa Susanna e di Francavilla Fontana, gli stessi – guarda caso – che sono presenti nella denuncia del dott. Colizzi. Ma a Roma – afferma Antonella Vincenti - la faccenda ha trovato scarso interesse, forse perché considerata una accettabile anomalia”.

Antonella Vincenti non usa mezzi termini: “In realtà tutto il processo organizzativo delle primarie, per quanto concerne la consultazione dei democratici, fu organizzata per favorire la candidata Elisa Mariano, a partire dal numero straordinariamente alto di candidate ammesse alla consultazione, ben cinque (tra le quali la moglie dell’organizzatore della consultazione); inoltre la Mariano godeva dell’appoggio dell’apparato del Partito, dunque dell’organizzazione delle primarie”.

Aggiunge l’esponente del Pd di San Donaci: “Ricordo ancora con grande amarezza una conferenza stampa dopo le primarie, alla quale fui costretta a partecipare, nella quale il Pd brindisino esaltava l’eccezionale risultato di partecipazione nella provincia, addirittura – si disse -  il quinto in Italia”, continua la dirigente democratica. “Quello che più mi amareggia non è tanto la sensazione di essere stata truffata dal mio stesso Partito, al quale da più di venti anni dedico impegno, fatica, tempo e denaro, ma la convinzione - che cresce ogni giorno di più - che si stia cadendo in una spirale nella quale capacità, consenso, etica politica, lealtà, onestà  perdono qualsiasi significato. Non ci si può sorprendere, dopo, se da quinti in Italia nelle primarie si passa ad essere ultimi nel consenso elettorale”.

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