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L'europarlamentare Paolucci e Massimo D'Alema lunedì a Brindisi

Incontro con la stampa, l'associazione Ops e il sindaco Rossi per il candidato alle europee di Articolo 1, nelle liste del Pd

BRINDISI – Lunedì prossimo (29 aprile) sarà a Brindisi l’europarlamentare Massimo Paolucci, candidato di Articolo 1 nelle liste del Partito Democratico alle prossime elezioni europee del 26 maggio assieme al presidente della Fondazione Italiani Europei, Massimo D’Alema. I due esponenti politici incontreranno la stampa presso l’Hotel Orientale alle ore 13:00; alle ore 15:00 incontreranno l’associazione Ops che riunisce gli operatori portuali del Salento per parlare di portualità e della opportunità per il porto di Brindisi di essere inserito nei corridoi Ten-T (Trans European Network - Transport). Alle 16:00, presso il Palazzo di Città, saranno ospiti del sindaco, Riccardo Rossi, e della giunta per parlare di “economia circolare”, innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente per un nuovo sviluppo. Infine, alle ore 17:00, Paolucci e D’Alema incontreranno, presso l’Hotel Orientale, militanti e simpatizzanti di sinistra per parlare del futuro dell’Europa e del ruolo dell’Italia in una nuova Europa.

Al Comune polemiche sul piano alienazioni

A Palazzo di città, dove pure l'aria elettorale delle europee si respira, si fa sentire la voce della consigliera di opposizione Carmela Lo Martire, sul piano delle alienazioni: "Nella fretta di fare cassa mettendo in vendita tutti gli immobili di proprietà, da quelli commerciali a quelli abitativi, il Comune non ha preso in considerazione la possibilità che il diritto di prelazione, riconosciuto gli assegnatari, non venga esercitato. E allora mi chiedo: che fine faranno tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di acquistare l’immobile comunale?", dice l'esponente di Brindisi Popolare.

"Nella proposta della delibera che attiene al piano delle alienazioni, si legge che “trascorso il termine di 60 giorni per l’esercizio del diritto di prelazione, senza che sia stata manifestata formale e univoca volontà di acquisto al prezzo comunicato, l’Amministrazione riterrà di poter disporre liberamente dell’alloggio mediate bandi ad asta pubblica”. Il che vuol dire, in altre parole, che gli assegnatari e le loro famiglie saranno – di fatto -messi alla porta", prosegue. 

"Possibile mai che l’assessore al Patrimonio, gli altri componenti della Giunta e il sindaco non abbiano preso in considerazione l’ipotesi, a mio avviso tutt’altro che remota, di assegnatari che non possono esercitare la prelazione per l’acquisto? Deve, evidentemente, essere sfuggito il fatto che in diversi casi, soprattutto con riferimento al compendio del Villaggio Pescatori, gli assegnatari sono pensionati.  Cosa succederà, quindi, a tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di procedere all’acquisto delle case in cui vivono da anni? Anche in questo caso, quindi, sono costretta a sostenere che il primo bilancio di previsione varato dall’Amministrazione di sinistra, sia poco attento alle famiglie e al sociale. E che la manovra delle alienazioni degli immobili sia stata decisa in maniera troppo frettolosa. Mi auguro che la Giunta intervenga quanto prima per evitare che quel rischio diventi realtà.

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