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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ferrarese a Andreucci: “Vai in Procura”

BRINDISI – Ad esortare il ricorso agli organi di Legge nelle ultime ore sono stati in tanti, dai banchi della maggioranza e da quelli dell’opposizione. Per fare chiarezza sui bilanci della Cittadella, qualora si ritengono concrete e plausibili le accuse rispetto a presunti buchi o voragini, non resta che un passo da compiere: informare la Procura, mettendo la stessa, documenti alla mano, nelle condizioni di effettuare tutte le opportune attività di inchiesta. Lo ha sollecitato Damiano Franco (Pd), invitando chi da settimane sta lanciando ombre e fango su quei bilanci, ad agire di conseguenza. Lo ha puntualizzato anche Nicola Ciracì (Pdl), dicendosi stupito per il fatto che sino ad oggi non si sia ancora coinvolta l’Autorità giudiziaria. E così Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, quasi a raccogliere l’invito, scrive al presidente della Cittadella della Ricerca, Antonio Andreucci, invitandolo in tal senso.

BRINDISI – Ad esortare il ricorso agli organi di Legge nelle ultime ore sono stati in tanti, dai banchi della maggioranza e da quelli dell’opposizione. Per fare chiarezza sui bilanci della Cittadella, qualora si ritengono concrete e plausibili le accuse rispetto a presunti buchi o voragini, non resta che un passo da compiere: informare la Procura, mettendo la stessa, documenti alla mano, nelle condizioni di effettuare tutte le opportune attività di inchiesta. Lo ha sollecitato Damiano Franco (Pd), invitando chi da settimane sta lanciando ombre e fango su quei bilanci, ad agire di conseguenza. Lo ha puntualizzato anche Nicola Ciracì (Pdl), dicendosi stupito per il fatto che sino ad oggi non si sia ancora coinvolta l’Autorità giudiziaria. E così Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, quasi a raccogliere l’invito, scrive al presidente della Cittadella della Ricerca, Antonio Andreucci, invitandolo in tal senso.

"Facendo seguito – scrive Ferrarese – alla presa visione della nota del 13 gennaio 2012, la invito a promuovere tutte le azioni necessarie finalizzate ad appurare le responsabilità del grave squilibrio finanziario accertato, in cui versa la società Cittadella della Ricerca Spa”. “Nello specifico – rimarca Ferrarese – si è al cospetto di macroscopiche false comunicazioni sociali, rilevanti, a mio avviso, non solo amministrativamente poiché formulate con l’intento di ingannare soci e pubblico, oltre l’interesse della collettività. Pertanto – conclude la missiva – la invito ad adottare tutte le più opportune iniziative previste dalle vigenti disposizioni di legge”. Ergo: recarsi in Procura.  Da più parti, dunque, si ritiene insufficiente l’istituzione della commissione d’inchiesta interna, per fare luce sui registri contabili.

Durante i lavori del Consiglio provinciale, in sede di approvazione dell’ordine del giorno relativo alla commissione di indagine sulla situazione economica dei bilanci della Cittadella della Ricerca, il  vice presidente Francesco Mingolla illustrando l’argomento aveva sottolineato come l'accertamento degli attuali revisori dei conti sulla situazione economica e finanziaria  della Società sia relativo agli anni 2008, 2009 e 2010 e abbia portato ad accertare un’ulteriore perdita (oltre a quella già pubblicizzata) di circa 95.000 euro.

Alla Procura, dunque, appena fosse investita, toccherà non soltanto appurare l’esistenza reale del buco finanziario, attraverso una consulenza d'ufficio, ma anche  vagliare e pesare l’analisi già oggetto di relazione del Collegio sindacale, andando eventualmente a individuare ogni responsabilità, compresa quella, a rigor di logica, di  chi quei bilanci li ha avallati ed approvati (quelli del 2009 e del 2010 portano la firma di Andreucci e di questo CdA).

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