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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giovani Pd Ostuni, Sel condivide

OSTUNI - Il documento dei giovani del Partito democratico di Ostuni ha trovato già un primo riscontro, dove Mario Liso di Sinistra Ecologia e Libertà coglie questo segnale e rilancia, partendo dalla necessità di rinnovamento della politica locale anche in rapporto ai nuovi orientamenti dell'economia della Città Bianca, che non è più incanalata solo nel settore edilizio ma spazia dalle nuove forme di accoglienza turistica all'agricoltura di qualità, al recupero abitativo nel centro storico e nelle campagne. Quindi i Giovani del Pd hanno un primo interlocutore esterno. Resta da vedere quanti ne troveranno all'interno del partito in cui - come dice Liso nell'intervento che qui di seguito pubblichiamo - sono nati, senza giungere come i più anziani da esperiemze politiche diverse. Quindi sarennero, secondo il rappresentante di Sel, anche quelli maggiormente titolati a rappresentare le nuove istanze dello stesso Partito democratico.

OSTUNI - Il documento dei giovani del Partito democratico di Ostuni ha trovato già un primo riscontro, dove Mario Liso di Sinistra Ecologia e Libertà coglie questo segnale e rilancia, partendo dalla necessità di rinnovamento della politica locale anche in rapporto ai nuovi orientamenti dell'economia della Città Bianca, che non è più incanalata solo nel settore edilizio ma spazia dalle nuove forme di accoglienza turistica all'agricoltura di qualità, al recupero abitativo nel centro storico e nelle campagne. Quindi i Giovani del Pd hanno un primo interlocutore esterno. Resta da vedere quanti ne troveranno all'interno del partito in cui - come dice Liso nell'intervento che qui di seguito pubblichiamo - sono nati, senza giungere come i più anziani da esperienze politiche diverse. Quindi sarebbero, secondo il rappresentante di Sel, anche quelli maggiormente titolati a rappresentare le nuove istanze dello stesso Partito democratico.

"Il documento dei Giovani democratici è una vera ventata di novità nel panorama politico. Da troppo tempo Ostuni è imbrigliata nelle manovre di una classe dirigente sempre uguale a se stessa, chiusa dentro meccanismi autoreferenziali, con scelte tutte fatte all’interno del proprio recinto di rappresentanza che racchiude tutti i personaggi politici, seppure di partiti diversi. I giovani democratici dicono con forza che bisogna cambiare, bisogna chiudere una stagione ormai troppo lunga.

Serve rinnovamento. E questi giovani sono il nuovo, direi il vero partito democratico, perché non appartenenti alle vecchie nomenclature dei partiti che hanno costituito il Partito democratico, ma perché nati già nel partito democratico, senza essere di questa o quella parte politica. È un grande spunto per pensare al cambiamento per Ostuni, una città che negli ultimi venti anni è cambiata tantissimo e si candida ad essere punto di riferimento non solo per la nostra provincia, ma per l’intera regione Puglia.

Bisogna pensare a quale spirito economico sviluppare, ricercando le vere vocazioni, valorizzando le potenzialità, guardando al futuro. L’economia diffusa ad Ostuni è indubbiamente legata al turismo ed all’agricoltura. Molti lavorano in questo settore. Basta pensare al numero di esercizi attivi al servizio del turismo, alla nascita esponenziale di Bed and Breakfast, alla progettazione di nuovi alberghi, al recupero del patrimonio abitativo messo a disposizione per l’accoglienza turistica. L’economia turistica coinvolge in modo trasversale moltissime famiglie e permette a molti di essere attivi in questo settore.

Ostuni, d’altro canto, si sta facendo capofila per lo sviluppo dell’agricoltura di qualità nel nostro territorio provinciale e regionale. Sono molti gli esempi a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. Dalle masserie divenute delle vere e proprie aziende di eccellenza per i prodotti agricoli, al mutamento dei sistemi di produzione di molti dei nostri prodotti, al recupero di alcune eccellenze andate perse e rimesse in produzione, allo sviluppo dell’attenzione dell’alimentazione di qualità, al potenziamento dell’interesse per le produzioni biologiche.

La fondazione Dieta mediterranea da poco istituita nel nostro territorio è quell’anello che può congiungere l’economia agricola all’economia turistica facendo del nostro territorio un polo di attrazione nazionale ed internazionale. Questi cambiamenti in atto richiedono, come dicono i giovani democratici un altrettanto cambiamento dei luoghi decisionali, della classe politica, ormai troppo legata a processi ormai superati, legati ad un’economia antistorica per il nostro territorio, con un’attenzione rivolta all’edilizia ed ad una realtà che è profondamente cambiata.

È condivisibile il richiamo ad un coinvolgimento attivo della cittadinanza nel determinare il cambiamento. Ed il richiamo alle primarie è l’atto democratico per eccellenza per costruire quel rapporto, ormai deteriorato, fra la classe politica ed i cittadini, promuovendo un coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi di indirizzo e di scelta delle politiche che si vorranno mettere in atto in futuro, per sviluppare i nuovi indirizzi che a livello economico e culturale sono già in nuce nelle varie iniziative che si susseguono nel nostro territorio.

Sarebbe bello se alle primarie si assistesse non al confronto fra i vari personaggi politici esistenti, ma fra alcune eccellenze cittadine, espressione della società civile. Permetterebbe di poter scegliere non un governo fatto di somme algebriche di partiti e sigle, ma di visioni, contenuti, indirizzi e di desideri di un futuro legato alle potenzialità e patrimoni della nostra città. I giovani possono essere la leva di questo cambiamento. Ed è per questo che io, con tutta Sel Ostuni, salutiamo  con soddisfazione e speranza il documento dei giovani democratici di Ostuni e li invitiamo a proseguire con fermezza nella discussione che hanno avviato".

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