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Renzi in gran forma tra una botta a Salvini e il calo del debito

Evento politico, o evento letterario la tappa a Ostuni di Matteo Renzi, questa sera in un affollatissimo Chiostro San Francesco? Fate voi

OSTUNI – Evento politico, o evento letterario la tappa a Ostuni di Matteo Renzi, questa sera in un affollatissimo Chiostro San Francesco? Fate voi. Il segretario del Pd questo tour per la presentazione del suo libro "Avanti. Perché l'Italia non si ferma" se lo sta giocando come il famoso giro in camper ai tempi delle primarie per la segreteria del partito (sembra trascorso un secolo, ormai). Ma è un fatto anche che il libro stia andando molto bene, a sentire la casa editrice Feltrinelli che a fine agosto annunciò che erano già state vendute in un soffio 40mila copie, con sei ristampe ed altre in progetto per l’autunno.

Matteo Renzi a Ostuni (2)-2-2Martina Franca, Ostuni, Lecce, e poi domani sabato Trani e Bari dove lo attendono il governatore Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro. Qui a Ostuni c’era lo stato maggiore del Pd della provincia di Brindisi: dal presidente della Commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre, al consigliere regionale Fabiano Amati, dalla deputata Elisa Mariano al senatore Salvatore Tomaselli, al segretario provinciale del Pd (ma anche presidente della Provincia e sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, all’ex consigliere regionale Giovanni Epifani (“amico mio”, lo ha chiamato Renzi abbracciandolo). E la folla delle grandi occasioni assiepata anche fuori dal chiostro, in piazza della Libertà.

Ma c’era anche il sindaco di centrodestra della città, Gianfranco Coppola, appena scaricato proprio dal Pd ed ora alla testa di una giunta dai numeri risicatissimi. Coppola ha regalato a Renzi una ceramica di Grottaglie raffigurante una pigna (quasi un’accoglienza da premier), e il segretario del Pd si è intrattenuto qualche minuto con il sindaco fuori da palazzo di città, in un colloquio gioviale sul bilancio della stagione turistica a Ostuni. Poi Renzi si è preso il suo palco, per un riepilogo delle “puntate precedenti”.

Il video del discorso

Matteo Salvini, aspirante leader della coalizione di centrodestra, è stato liquidato così: “Se Salvini dice di essersi sentito a casa in Corea del Nord, lancerei un appello: aiutiamolo a casa sua”. Una battuta che ritorce contro il capo della Lega la parola d’ordine del fronte anti-accoglienza dei migranti. C’è un percepibile cambio di rotta anche sull’esito del famoso referendum costituzionale, esorcizzato a suo tempo in tutti i modi dallo sconfitto Renzi, ma non stasera: “La sconfitta al referendum è stata una bella botta, la prova evidente che abbiamo mancato. Avrei dovuto essere più bravo.  L’obiettivo era cambiare davvero le istituzioni, non dare più potere al presidente del consiglio”.

Matteo Renzi a Ostuni (3)-2-2

Un passaggio sull’assedio sui social: “Bisogna liberarsi dalle falsità, dalle fake news. Se cerco su internet il nome di Matteo Renzi scopro si essere il proprietario di un aereo di Stato. Io non ho mai utilizzato un areo di Stato per ragioni private”. C’è anche la faccia positiva della medaglia da esibire: “Oggi sono stati resi pubblici i dati economici. Si è scoperto che il debito pubblico in Italia ha cominciato la parabola discendente dal 2015. Il tempo è galantuomo, e i risultati alla fine arrivano”. Ovviamente, l’ex premier ha parlato anche del suo libro, ma l’aria era quella di una partita verso il 2018 già cominciata nelle piazze anche dal Pd. A ciascuno il suo, stavolta: Renzi in giro a tenere botta e a contrattaccare, Gentiloni in Parlamento a fare i conti con la legge elettorale e tutto il resto.

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