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Ciullo: "In lista no condannati o indagati. E niente conflitti d'interesse"

Lo annuncia il candidato sindaco dell'area leghista del centrodestra, in corsa per le elezioni di Brindisi

BRINDISI - "Nei mesi passati lanciai l'idea di un codice etico da valere sia per i candidati sia per gli eletti al Comune di Brindisi. Nei giorni scorsi il prefetto di Brindisi e la Procura della Repubblica hanno comunicato che monitoreranno lo svolgimento delle elezioni per evitare il rischio di inquinamento del voto. Io mi impegno a non accettare nelle liste della coalizione che mi sostiene candidati che abbiano subito condanne o che siano anche semplicemente indagati per reati contro la pubblica amministrazione".

Massimo CiulloLo giura il candidato sindaco della metà leghista del pianeta centrodestra, Massimo Ciullo, alla luce del comunicato istituzionale giunto nei giorni scorsi da piazza Santa Teresa. "Di conseguenza mi impegno a non accettare alleanze con personaggi che versino in tale stato giudiziario o che seppure non candidati siano gli animatori di liste o di partiti politici", aggiunge Ciullo. Ma non basta, perchè c'è anche un impegno sul versante del conflitto di interessi latente o solo anche ipotizzabile.

"Altrettanto mi impegno ad adottare tutti quegli strumenti ed atti affinché  gli eletti, sindaco e consiglieri comunali, nonché gli assessori, non abbiano o comunque cessino tutti i rapporti economici, professionali, di fornitura, di appalti, di concessione intrattenuti direttamente o indirettamente (congiunti, parenti, società delle quali siano amministratori o soci anche tramite parenti) con il Comune. E' ora di finirla di considerare il Comune di Brindisi come una mucca da mungere per le bramosie e gli interessi di quei pochi che hanno trasformato la politica in una occasione per perseguire interessi personali che non hanno a che vedere con il bene della città", dichiara Massimo Ciullo.

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