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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il centrodestra a Consales: "Faccia i nomi”

BRINDISI – I partiti del centrodestra rispondono al sindaco Mimmo Consales, lo invitano «a non fare il comico» e a rendere pubblici i nomi dei consiglieri che gli chiedono favori e incarichi.

BRINDISI – I partiti del centrodestra rispondono al sindaco Mimmo Consales, lo invitano «a non fare il comico» e a rendere pubblici i nomi dei consiglieri che gli chiedono favori e incarichi, «anche di quelli di opposizione, se davvero ci sono».

Nella conferenza stampa convocata presso la sede del Pdl, il gioco lo conduce il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Mauro D’Attis, che attacca a muso duro il  primo cittadino per le dichiarazioni rilasciate ieri dopo che in Consiglio era venuto a mancare il numero legale. E chiede di smetterla di attaccare il centrodestra senza mai fare il nome di Domenico Mennitti.

«Vi spiego perché non cita mai il nome del nostro sindaco: perché Consales in quella amministrazione era dentro fino al collo, ecco perché non nomina mai Domenico Mennitti. Ogni volta le responsabilità sono di altri: della macchina amministrativa, dei consiglieri, del centrodestra, mai sue o della sua maggioranza».

D’Attis ricorda che tutte le opere che oggi Consales inaugura «sono state avviate dal centrodestra» (oggi il sindaco inaugurerà il parco del Cillarese con accanto Mennitti, ma questo nessuno lo sa ancora) e affonda il colpo: «È stato lui a mettere in imbarazzo noi e la città perché le cronache giudiziarie degli ultimi sette-otto mesi non le ha scritte né D'Attis né Pennetta, ma le hanno scritte Consales e la sua giunta. Erano sette anni che un sindaco o un suo assessore non venivano raggiunti da un avviso di garanzia. Allora, prima di dare lezioni, guardi in casa propria».

Quanto ai consiglieri che bussano alla porta del primo cittadino: «Ieri Consales ha detto cose che sono minacciose e quasi da tentata estorsione, poi ha fatto dietrofront. Si decida: o ci sono consiglieri che gli chiedono qualcosa, oppure non è vero nulla e allora non minacci».

D’Attis chiede conto del bilancio di previsione 2013, «di cui non v'è traccia, malgrado manchino 30 giorni alla scadenza», e annuncia che le opposizioni di centrodestra si rivolgeranno al prefetto per chiedere che sindaco e assessori rispondano alle innumerevoli interrogazioni che sono state loro rivolte.

Massimiliano Oggiano chiede di riflette «su quanti sono stati i consigli comunali iniziati e proseguiti solo grazie alla presenza dell'opposizione», e definisce “vergognose” le accuse del sindaco.

Il centrodestra risponde sull’accusa di non aver versato i soldi all'università: «La rendicontazione dell'ateneo è arrivata in ritardo e presentava qualche problema, così fu fatta la scelta politica di ritardare il pagamento».

Antonio Pisanelli chiede al sindaco di «fare i nomi del presunto consigliere d'opposizione che gli chiede favori o incarichi». E Pietro Santoro dà una sua personale visione del fenomeno: «Il consigliere comunale va dietro la porta del sindaco se dentro c'è qualcuno che lo illude. Se dal primo momento avesse detto che di no, nessuno più lo avrebbe cercato».

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