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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il Pd di Brindisi: "Basta con Elefante"

BRINDISI - Esplode il malessere nel Pd del capoluogo, legato soprattutto alla gestione attuale del partito e del comitato cittadino da parte del segretario Antonio Elefante. E nelle redazioni, oltre che sul tavolo del segretario provinciale Corrado Tarantino e dello stesso Elefante, arriva una lettera aperta che chiede misure immediate, denunciando pericoli di riesumazione e riabilitazione di una classe politica vecchie e inadeguata, di assenza assoluta di democrazia interna e di iniziative assunte senza il mandato degli organismi dirigenti, oltre che l'inosservanza anche delle decisioni degli organismi dirigenti provinciali.

BRINDISI - Esplode il malessere nel Pd del capoluogo, legato soprattutto alla gestione attuale del partito e del comitato cittadino da parte del segretario Antonio Elefante. E nelle redazioni, oltre che sul tavolo del segretario provinciale Corrado Tarantino e dello stesso Elefante, arriva una lettera aperta che chiede misure immediate, denunciando pericoli di riesumazione e riabilitazione di una classe politica vecchie e inadeguata, di assenza assoluta di democrazia interna e di iniziative assunte senza il mandato degli organismi dirigenti, oltre che l'inosservanza anche delle decisioni degli organismi dirigenti provinciali.

La denuncia è netta: si parla di una "oligarchia sprezzante" che si è impadronita del partito in città, ne danneggia gravemente l'immagine (si citano peraltro le vicende personali del segretario cittadino Antonio Elefante), ed impedisce al Pd di aprire il dibattito sul futuro di Brindisi anche nell'imminenza della campagna elettorale. Il documento è volutamente lacerante, perchè chi lo ha sottoscritto è allarmato dal calo di iscritti (-350), e dal fatto che si rischia di arrivare al vuoto seguendo percorsi imposti da una minoranza che ora viene nettamente rifiutata.

La lettera è stata firmata da 24 tra dirigenti dei circoli cittadini e componenti degli organismi dirigenti provinciali, consiglieri comunali uscenti, iscritti con una lunghissima militanza cominciata negli anni Settanta nel Pci (copia originale della lettera e firme nel link in fondo all'articolo). Un atto dirompente che ora impegnerà la federazione provinciale, chiamata direttamente e nuovamente in causa per risolvere questa crisi. Ecco la trascrizione della lettera aperta.

Pd Brindisi, la lettera dei 24 - La chiusura anticipata della consiliatura guidata dal sindaco Domenico Mennitti costituisce, per il Partito Democratico di Brindisi, un forte richiamo al proprio senso di responsabilità, rendendo non più rinviabile l'obbligo di fornire alla Città una proposta di governo seria e credibile. Ove ciò non fosse, il Partito cittadino, non estraneo all'accusa di impotenza che circonda oggi la politica nelle civiltà democratiche avanzate, rischierebbe di non essere all'altezza della situazione in cui versa la Città.

I sottoscritti dirigenti, iscritti e rappresentanti istituzionali del Partito Democratico di Brindisi ritengono che la segreteria cittadina, a questa e ad altre responsabilità, si stia sottraendo, disinteressandosi sia dell'iniziativa politica per la Città che della gestione e della crescita del Partito. I dati sono sotto gli occhi di tutti, e sono inconfutabili.

Il segretario non ha mai sottoposto all'attenzione del coordinamento cittadino un programma politico; non si è mai discusso di un piano delle alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative; dal suo insediamento, questa segreteria non ha organizzato nessun incontro pubblico per discutere dei temi dell'attualità politica locale e nazionale ne', tanto meno, ha organizzato alcuna assemblea degli iscritti; non si sono mai attivati i dipartimenti tematici ne', tanto meno, è stato avviato alcun tavolo interno che possa occuparsi della stesura di un programma da offrire come base di elaborazione ai potenziali alleati; non è stata presa alcuna iniziativa per recuperare – o, quanto meno, per ascoltarne le ragioni di quanti (350 iscritti) non hanno rinnovato la tessera.

Il Partito della Città di Brindisi è, di fatto, in mano ad una oligarchia sprezzante di ogni principio di democrazia interna (partecipazione, condivisione, comunicazione), che sta guidando il Partito non si sa bene in quale direzione nell'osservanza di un mai concordato mandato politico. La distanza siderale dai temi nazionali e la gestione approssimata del Partito cittadino e dei suoi organismi non sono degni del Partito Democratico di una grande ed importante città, capoluogo di Provincia, come Brindisi.

La delicatezza del momento politico, il rispetto del ruolo di dirigenti che ricopriamo e l'attaccamento al Partito ci spingono a denunciare questa situazione, estremamente dannosa per il Partito e gravemente lesiva della sua immagine. Immagine peraltro già profondamente lesa dalle vicende che hanno interessato il segretario Elefante ed ancor più gravemente lesa, a nostro avviso, dalle dichiarazioni e dalla condotta del segretario in seguito a tali vicende. I sottoscritti giudicano di inconsueta gravità la presa di posizione del segretario cittadino contro un deliberato approvato all'unanimità dalla direzione provinciale del Partito.

Quel deliberato, cui il segretario Elefante non ha ritenuto di opporsi nelle sedi ufficiali, rappresenta la linea politica ufficiale del Partito Democratico in provincia di Brindisi che ogni iscritto ha il dovere di sostenere. Riteniamo che la condotta della segreteria cittadina stia minando la credibilità, l'autorevolezza e l'autonomia di tutto il gruppo dirigente cittadino, confinando il Partito in un pericoloso stato di isolamento politico e culturale.

La conduzione, in maniera privata e poco trasparente, della trattativa politica da parte della segreteria cittadina sta inoltre accreditando in città l'idea che il Partito Democratico stia lavorando per riabilitare una classe dirigente ormai superata dal tempo e dagli eventi. Ricordando che l'unico organismo abilitato a prendere decisioni in città è il Coordinamento Cittadino e che ad oggi: nessuna “delegazione trattante” è stata incaricata dal coordinamento cittadino; nessun mandato politico, in vista delle prossime elezioni amministrative, è stato accordato al segretario Elefante; nessun principio è stato concordato per l'individuazione di potenziali candidati nelle prossime elezioni amministrative; riteniamo frutto di una libera iniziativa personale e, dunque, non rappresentativa della linea politica del Partito, ogni iniziativa fin qui intrapresa del segretario e dalla sua segreteria.

Riteniamo pertanto urgente e non più rinviabile: la convocazione permanente del coordinamento cittadino del Partito Democratico, che possa riportare sulla linea del confronto e della gestione democratica l'iniziativa politica in città; una fase di confronto aperto tra partiti, mondo associativo e i movimenti sui temi che caratterizzeranno lo sviluppo della città nel prossimo futuro.

Lettera aperta dirigenti PD Brindisi

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