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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Pdl all'assalto di "Filia Solis"

BRINDISI – Dure accuse dall’opposizione alle iniziative di marketing territoriale dell’amministrazione provinciale brindisina. In questa circostanza, è il consigliere provinciale Vincenzo Attore. Del Pdl, a muovere le critiche. “Ancora una volta l’amministrazione Ferrarese dimostra di utilizzare i soldini per il marketing territoriale in maniera personale e senza scrupoli”, sostiene Attorre, eletto a S.Vito dei Normanni.

BRINDISI – Dure accuse dall’opposizione alle iniziative di marketing territoriale dell’amministrazione provinciale brindisina. In questa circostanza, è il consigliere provinciale Vincenzo Attore. Del Pdl, a muovere le critiche. “Ancora una volta l’amministrazione Ferrarese dimostra di utilizzare i soldini per il marketing territoriale in maniera personale e senza scrupoli”, sostiene Attorre, eletto a S.Vito dei Normanni.

“Mi riferisco in particolar modo a tre delibere di giunta, la  128 del 13 luglio 2011, la 163 del 3 agosto 2011 e la 170 del 5 agosto 2011. Il marketing territoriale deve essere un’attività strategica e operativa di sviluppo economico e sociale per la nostra provincia con l’obiettivo di analizzare, comprendere, valorizzare e definire quali devono essere le strategie opportune per soddisfare ed ‘attrarre mercato’ al fine di creare valore aggiunto al territorio”, precisa il consigliere di centrodestra.

Secondo Attorre, “il marketing territoriale deve essere quindi l'insieme degli strumenti per le promozioni del prodotto della nostra terra che utilizzi una comunicazione che sia capace di valorizzarne le potenzialità di sviluppo e le caratteristiche culturali ed ambientali. La giunta Ferrarese – dice il consigliere di opposizione - invece pensa di poter utilizzare il danaro pubblico in modo sconsiderato per sponsorizzazioni particolari che forse tranquillizzano qualcuno mortificando altri e soprattutto sprecano opportunità per la nostra provincia”.

Vincenzo Attorre passa agli esempi: “Nello specifico con la delibera di giunta 128 del 13 luglio 2011 con oggetto ‘Coproduzione dello spettacolo Battiti Live 2011’ per pubblicizzare il marchio Filia Solis in appuntamenti che non si caratterizzano affatto con il nostro territorio e con il messaggio che è giusto diffondere. La spesa è stata di ben 20mila euro, ‘barattata’ con l’esposizione di un semplice striscione sul palcoscenico e di qualche brochure sull’evento”.

Il consigliere provinciale sanvitese poi prende in considerazione “la delibera 163 del 03-08-2011 con oggetto ‘Comune di Cellino San Marco Mea Puglia Festival. Compartecipazione spese della Provincia di Brindisi’. Qui si raggiunge l’apoteosi – dice Attorre riferendosi alla circostanza che riguarda l’evento organizzato da Al Bano Carrisi - visto che il provvedimento è stato giustificato semplicemente a fronte di una semplice nota per la compartecipazione all’evento da parte del sindaco di Cellino San Marco del 29 luglio 2011”.

“Quando si dice – ironizza Attorre -  l’efficienza e la rapidità della Provincia, tanto che in meno di una settimana si è risposto positivamente all’istanza. E’ opportuno capire se non sono giunte altre richieste di compartecipazione ad eventi da parte degli altri sindaci della Provincia”.

“L’ultima ciliegina sulla torta dell’amministrazione Ferrarese è rappresentata – aggiunge l’esponente dell’opposizione consiliare - dalla delibera  di giunta 170 del 5 agosto 2011 con oggetto: ”Compartecipazione della Provincia di Brindisi ad iniziative varie per la promozione del brand Filia Solis - Variazione di Peg” con la quale si sono sponsorizzate diverse iniziative ‘scelte’ con grossa cura. Non riusciamo a comprendere  quale sia stato il criterio di scelta delle iniziative da finanziare, forse il colore politico? – azzarda Attorre - Fatto sta che è stata finanziata ‘Sabbia, suoni e sapori’ tenuto nella Marina di Lendinuso (Torchiarolo); non meglio precisate iniziative nel Comune di Oria; ed è stata finanziata la “Festa Te Lu Uddhratieddhru” (Festa della lumaca) promossa da un’associazione nel Comune di San Pietro Vernotico”.

Attorre conclude sostenendo che “affinché il marketing territoriale sia davvero un volano per il nostro sviluppo è indispensabile che non si adoperino più metodi spartitori/clientelari da manuale Cencelli, ma piuttosto sarebbe necessario utilizzare criteri oggettivi per la definizione chiara e trasparente degli interventi sul territorio magari utilizzando un’agenzia per il coordinamento di tutte le politiche di marketing territoriale”.

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