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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica San Vito dei Normanni

La campagna elettorale del poliziotto: chilometri a piedi tra la gente

Non mancano i “mi piace” sulla sua pagina Facebook attiva da domenica scorsa, ma il contatto personale è tutta un’altra cosa per Domenico Conte, vice dirigente della Mobile che da quando è candidato sindaco a San Vito dei Normanni è in aspettativa. Ma di chilometri ne sta macinando – forse – più “oggi” di quando andava in questura

SAN VITO DEI NORMANNI – Non mancano i “mi piace” sulla sua pagina Facebook attiva da domenica scorsa, ma il contatto personale è tutta un’altra cosa per Domenico Conte, vice dirigente della Mobile che da quando è candidato sindaco a San Vito dei Normanni è in aspettativa. Ma di chilometri ne sta macinando – forse – più “oggi” di quando andava in questura. Perché ogni giorno, da un mese a questa parte, batte il suo paese in lungo e in largo e non dice mai di no neppure a chi vuole incontrarlo nel salotto di casa propria, davanti a un caffè.

“Esco al mattino per accompagnare le bambine a scuola e incontro la gente, me ne vado negozio per negozio, casa per casa e appunto tutto quello che mi dicono su un block notes, dalle strade colabrodo ai lampioni che fanno luce a  singhiozzo”, racconta di ritorno dall’ultima passeggiata Domenico, detto Mimmo, Conte. Politica vecchia maniera, quella del poliziotto che delle elezioni comunali a San Vito è il volto nuovo visto che a differenza degli altri concorrenti alla fascia tricolore è al debutto.

Nome inedito alle amministrative, novità al cento per cento, sul quale scommette il Partito democratico, con l’aspirante governatore della Puglia Michele Emiliano in primis.  Tanto è vero che proprio ieri l’ex sindaco di Bari, nonché pm, ha chiamato Conte per comunicare che lui ci sarà per il primo comizio del candidato primo cittadino, da intendere come presentazione ufficiale anche di tutti coloro i quali sono nelle liste della coalizione, quattro stando a quanto emerge all’indomani del deposito ufficiale.

“Voglio esserci”, ha fatto sapere Emiliano. “San Vito dei Normanni la ricordo bene”. Si rivedranno tra la fine questa settimana e la prossima. Un incontro proiettato sì al futuro, essendoci l’obiettivo comune di tagliare per primi la linea del traguardo, ma che racconterà allo stesso tempo, tanto del passato, di quel che è stato il lavoro di Emiliano e Conte, quando correvano gli anni delle bombe, quelli del racket delle estorsioni, che facevano balzare il cuore in gola e rigavano gli occhi dei titolari degli esercizi commerciali a San Vito. Emiliano era sostituto procuratore a Brindisi, Conte poliziotto di punta della Mobile.

Da allora ne è passato di tempo. Il periodo buio ha segnato entrambi, eppure lo spirito sembra rimasto lo stesso: così come allora incontravano i sanvitesi per raccogliere il loro grido di dolore, adesso si ascoltano le esigenze che passano dalle piccole grandi difficoltà della vita quotidiana in un paese che ha conservato tradizioni e che al tempo stesso ha voglia di modernità, da intendere non solo come tecnologia, ma come nuove soluzioni a vecchie questioni.

“Ascoltare è di fondamentale importanza, per questo prediligo il contatto umano ai social network che di recente hanno stravolto la comunicazione con ripercussioni sulla campagna elettorale”, dice Conte. Del resto, quando lavorava nella Mobile, le indagini erano sempre imbastite con metodo tradizionale.

“Stamattina mi hanno fermato mentre ero dal fruttivendolo e mi hanno detto: guarda qua, ti pare possibile che un pino possa sollevare il marciapiede rischiando di far crollare la recinzione?’ Sembrerà una sciocchezza per molti, invece no. E’ dalle piccole cose che bisogna partire per cambiare il verso di questa realtà”. Citazione niente affatto casuale, dal momento che in aggiunta al Pd c’è la lista “San Vito cambia verso”, c’è anche quella tenuta a battesimo prendendo spunto dal cognome del candidato, “Con te” e c’è la lista “Noi a sinistra” costruita da Sel e altre anime della sinistra locale.

“Davanti alle scuole che frequentano le mie figlie, per esempio, i genitori chiedono maggiore sicurezza così come impegno per l’istruzione e i trasporti”, racconta. “Ogni giorno ci sono spunti di riflessione e confronto nuovi”, continua. In effetti la sua giornata tipo è esattamente così: dalla scuola, al supermercato, al giornalaio per spostarsi dal macellaio o ancora in un altro negozio. Sulla strada, quella che ha imparato a conoscere per lavoro. E nelle case.

“Succede spesso che mi fermino per strada e che poi mi invitino a casa: vieni a prendere un caffè così parliamo, mi sento dire. L’altro giorno sono stato a casa di una signora che forse aveva ottanta anni e che si lamentava – giustamente – del fatto che la periferia è letteralmente dimenticata. Anche questo è importante per chi si candida ad amministrare la città. Non si può chiedere la fiducia agli elettori se prima non la si dà. E questo è possibile solo guardandosi negli occhi, faccia a faccia”. Ecco perché il candidato sindaco Conte predilige macinare chilometri ogni giorno, piuttosto che accorciare le distanze stando dietro al computer o al telefono, sfruttando la potenzialità di Facebook, lì dove è approdato 24 ore fa, per raccogliere le istanze dei più giovani.

Accanto quindi al blocco di carta, c’è quello “virtuale” ma altrettanto reale che ogni sera, più o meno prima di cena, finisce sul tavolo del comitato elettorale di Mimmo Conte e viene inserito nel programma che a breve sarà presentato ufficialmente con l’in bocca al lupo di Emiliano. Stretta di mano, come ai vecchi tempi, dalla stessa parte.

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