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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il sindaco: “Noi partigiani a Brindisi, Giunta fra meno di una settimana. Solo professionisti, via il manuale Cencelli”

Riccardo Rossi dopo la notte di festeggiamenti ha già contattato i possibili assessori: “Scelti per competenza, non per appartenenza politica”. Le deleghe ai rifiuti e ambiente potrebbero essere trattenute dal primo cittadino. “Nessun accordo con nessuno, a Cavalera dico che ha un compito importante alla testa dell’opposizione”

BRINDISI – “Non sono riuscito a chiudere occhio. Quando mi sento chiamare sindaco, ancora non ci credo visto il risultato del primo turno e il capovolgimento al ballottaggio. E per questo continuo a dire grazie Brindisi: siamo stati partigiani in grado di liberare la città e siamo consapevoli dell’enorme responsabilità conseguente all’aspettativa del cambiamento. Ci riusciremo con una squadra competente, svincolata da lottizzazioni politiche: il manuale Cencelli non ci appartiene, l’unico criterio è la competenza”.

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Riflessione: "Da ogni quartiere può nascere il germoglio del miglioramento"

Il primo giorno da sindaco

Due ore di sonno appena, per il nuovo sindaco di Brindisi. Il telefono di Riccardo Rossi  non ha smesso di squillare, Whatsapp impazzito. Gli auguri, le strette di mano, gli abbracci e le lacrime delle “formiche” continuano. Mica facile riprendersi dopo l’ondata emozionale esplosa a mezzanotte, quando è stato chiaro che al traguardo a Palazzo di città sarebbe arrivato il centrosinistra unito nel quale, accanto agli storici attivisti di Brindisi bene comune (le formiche di colore arancione) sono arrivati il Partito democratico rinnovato con Francesco Cannalire segretario cittadino (autore del risultato a Brindisi, contro la sconfitta a Francavilla Fontana, dove l’uscente Maurizio Bruno è stato sorpassato da Antonello Denuzzo), Liberi e Uguali e Ora a tocca a noi, la voce dei più giovani. Ma Rossi non si aspettava di 56,61 per cento delle preferenze. Gli hanno dedicato Bella Ciao. "E' il canto dei partigiani che hanno fatto la storia, è l'inno della liberazione e della gioia. A Brindisi anche noi abbiamo fatto la liberazione". Ma per gli avversari sconfitti proprio non si doveva. Fuori luogo e fuori tempo.

Video: sulla scalinata Virgilio risuona "Bella Ciao"

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La festa per l'elezione di Riccardo Rossi

Il cambiamento e la responsabilità

“E’ un risultato incredibile che ci riempie di felicità”, dice. Parla al plurale il nuovo primo cittadino, mai al singolare. C’è sempre un noi, mai l’io. C’è una squadra. Prima di tutto la sua famiglia: la moglie Paola Forina, laureata in Giurisprudenza, avvocato, per scelta di vita ha deciso di non intraprendere la professione. Sono insieme da 25 anni: hanno due figlie, Francesca, 24 anni, laureata in Ingegneria energetica al Politecnico di Torino, e Laura, 16 anni, studentessa del liceo europeo. Poi c'è la “comunità”, è il gruppo che l’ha sostenuto, che ci ha creduto sino alla fine, che non si è risparmiato. Ora dovrà dimostrare di aver meritato la fiducia. “La cambiamo sta storia, abbiamo già iniziato a farlo. L’hanno fatto i brindisini scegliendo il cambiamento”. Adesso tocca a lui, alla “sua” Giunta. Ha le idee chiare, il sindaco, tanto che intende varare l’esecutivo subito dopo la proclamazione. Questa mattina incontrerà, in veste informale, il commissario prefettizio Santi Giuffrè che ha guidato il Comune di Brindisi per undici mesi, dopo la caduta dell’Amminmistrazione centrista di Angela Carluccio. “Spero al più presto, magari anche nel giro di meno di una settimana”.

Tutti i consiglieri comunali eletti

Gli assessori

E allora la domanda, non può che essere: chi entrerà in Giunta? Risposta: “Solo persone competenti, esperti, professionisti in grado di dare risposte e soluzioni alla città che vive in stato emergenziale in diversi settori”. Alcuni dei papabili sono stati già contattati. “Aspetto risposta, del resto anche per loro è necessario metabolizzare la vittoria che, ripeto, è una grande responsabilità per il carico di aspettative di rottura autentica con il passato”, ammette ben consapevole che da oggi a qualche mese sarà oggetto di critiche dagli avversari. “Ringrazio Roberto Cavalera per la sua stretta di mano: quando la campagna elettorale finisce, bisogna prendere atto del responso delle urne, lui l’ha fatto e ora gli auguro di svolgere il ruolo di opposizione in maniera costruttiva. Sarà impegnativo, lo dice uno che all’opposizione c’è stato per due Amministrazioni”.

Sala giunta vuota, Brindisi-2

Mimmo Consales prima, Angela Carluccio poi. Via tutti. Anche Giovanni Antonino. Asfaltato pure lui, dopo  il record del figlio Gabriele, capace di raccogliere 1863 preferenze, numeri che hanno il sapore di elezioni regionali e non comunali. “Auguro al neo consigliere comunale Gabriele Antonino di lavorare per la città”, dice. “Noi adesso pensiamo al presente e guardiamo al futuro”. Virtualmente, via mail, anche il consigliere Antonino gli ha stretto la mano: “Per quanto ci riguarda abbiamo già messo da parte il ricordo dei veleni che hanno caratterizzato buona parte della campagna elettorale e siamo pronti a svolgere il nostro ruolo di opposizione con grande responsabilità”.

Cestinato il manuale Cencelli

Quanto agli assessori, una cosa è certa: “Con noi non ci saranno spartizioni, è finito il tempo della divisione degli incarichi in base all’appartenenza politica. In altre parole, l’essere di questo o quel gruppo, è superata dalla condivisione del programma”, spiega. Sul piano concreto significa innanzitutto che il Cencelli è decisamente fuori moda. “Non ci appartiene”, dice. Cestinato. In secondo luogo, che in Giunta entreranno professionisti da intendere come persone che in determinate materie e settori hanno competenza.

Riccardo Rossi con i suoi sostenitori sulla scalinata Virgilio 2-3-2

Le deleghe

Considerazione valida soprattutto per deleghe delicate: “Bilancio, Urbanistica e lavori pubblici e politiche sociali hanno necessità di ripresa a stretto giro”. In ultimo, quindi, non è detto che nell’esecutivo entreranno i più suffragati. Inutile, quindi, aspettarsi da Rossi la nomina degli assessori rispettando la divisione partitica o “in quota a”. Non è escluso che lo stesso sindaco riservi per sé materie delicate: “Mi piacerebbe seguire personalmente i rifiuti e l’ambiente”, ammette. “Adesso vedremo”. Le prime risposte, arriveranno fra sette giorni. Anche meno. Comprese quelle che si riferiscono agli interrogativi sulla guida delle partecipate Multiservizi, Energeko e Servizi farmaceutici. “Gli amministratori hanno lavorato bene”. Non erano politici, ma tecnici. Così sono stati presentati, anche se qualcuno ieri sera è apparso durante i festeggiamenti per Rossi. Resteranno? Certo è che il sindaco sarà a Palazzo di città: “Vogliamo avere contatto con la struttura comunale e con il Consiglio, per questo non torneremo a Palazzo Nervegna, immobile che sarà valorizzato”.

Il ringraziamento

In serata, il messaggio di ringraziamento di Rossi: "In queste ore di grande gioia ritengo doveroso esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito e lavorato in questa campagna elettorale e, soprattutto, ai tanti cittadini che, con il loro voto, hanno espresso un forte consenso nei confronti della mia persona. Senza di loro sarebbe tutta un'altra storia. E' un consenso che mi responsabilizza e mi incoraggia ad essere incisivo e rapido nell'azione di governo. Ringrazio anche chi non mi ha votato perché, esercitando il diritto di voto, ha dimostrato di credere nei valori della democrazia. La nostra città ha bisogno del contributo di tutti. Sarò il sindaco di tutti i brindisini in nome della partecipazione. Questa maggioranza non avrà alcuna preclusione verso il contributo di idee che l'opposizione vorrà fornire per il bene della Comunità e darà ascolto alle esigenze e alle proposte di ogni singolo cittadino.

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