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"Io, invece, stavolta non mi candido"

BRINDISI - Tra tanti che scendono in campo, e che appena scesi salgono sui tabelloni 6x3, qualcuno ha deciso invece di non candidarsi più, stufo - racconta in una lettera aperta - di ciò che ha visto nella precedente esperienza. E' il vigile del fuoco Andrea Etna, che nella precedente campagna elettorale era nella lista "Brindisi c'è" che appoggiava Domenico Mennitti. Questa volta resterà a casa, ed ecco perchè.

BRINDISI - Tra tanti che scendono in campo, e che appena scesi salgono sui tabelloni 6x3, qualcuno ha deciso invece di non candidarsi più, stufo - racconta in una lettera aperta - di ciò che ha visto nella precedente esperienza. E' il vigile del fuoco Andrea Etna, che nella precedente campagna elettorale era nella lista "Brindisi c'è" che appoggiava Domenico Mennitti. Questa volta resterà a casa, ed ecco perchè.

Ho deciso da tempo di non candidarmi alle prossime elezioni amministrative del Comune di Brindisi. Ricevendo alcune proposte di candidature, forse per i discreti risultati ottenuti nella precedente tornata elettorale, vorrei spendere queste poche righe per esprimere il mio personale pensiero considerato che quello che interessa a tutti sia solo il mio potenziale bagaglio di voti da portate a questa o quella lista (il giorno dopo per gli stessi personaggi torni ad essere il signor nessuno di sempre, come se per essere eletti siano stati sufficienti i loro voti personali e non quelli meticolosamente messi insieme dalle liste).

L’invito che voglio rivolgere a tutti è uno solo: se volete davvero una città che non sia un grande paese dite basta a chi per anni ci ha governato e solo in queste occasioni si ricorda di voi e dei vostri voti, chiedetegli piuttosto cosa abbia concretamente fatto per questa città in tutti questi anni (… oltre a sistemare interessi personali, carriere, figli e parenti…). Se vi state chiedendo a che titolo io possa chieder conto dell’operato di un amministratore locale vi posso rispondere in due modi: come elettore, non vedendo sfruttate minimamente le innumerevoli potenzialità della nostra città, vittima di veti incrociati, di interessi privati di pochi e di un immobilismo amministrativo che perdura da anni; come ex candidato che si è scontrato, nelle precedenti elezioni amministrative, con un sistema fatto di ricatti, poteri forti, lobby, scambi di favori.

Gente che ha debiti di riconoscenza con il proprio medico che può tornare sempre utile (provate a contare i medici in consiglio comunale e provate a contare quanti di essi hanno sfruttato la loro posizione all’interno di enti pubblici per farsi la campagna elettorale in maniera non proprio ortodossa!), peggio ancora c’è il datore di lavoro o la cooperativa che ricatta e, nel caso in cui non dovessero arrivare i voti richiesti, è pronta a mettere in gioco il posto di lavoro. A tutto questo si aggiungano le minacce ricevute per aver attaccato manifesti elettorali “negli spazi previsti dalla legge” a fronte di una miriade di affissioni abusive e illegali di tanti altri risultati eletti.

A distanza di quasi 3 anni, ringraziando tutti quelli che nonostante tutto il sistema malato hanno creduto in me, scusandomi con loro e rimasto schifato da tutto questo, non commetterò lo stesso errore. Quello che posso fare è invitare tutti a dare il giusto spazio a chi ha nuove idee per una città che merita sicuramente di più o a chi si impegna quotidianamente pur non avendo incarichi istituzionali, dando dimostrazioni concrete e disinteressate, diffidando dai costosi slogan elettorali e dalle false promesse che, come al solito, puntano solo a fare leva su un territorio bistrattato come il nostro. Credo che questa meravigliosa città meriti qualcosa di più delle parole. Andrea Etna.

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