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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Alti e bassi della maggioranza. Resta la mina vagante Multiservizi

I ragguardevoli sforzi compiuti dal mediatore politico Ferrarese, per il raggiungimento della univoca linea  politica da tenere da parte dei gruppuscoli nella seduta consiliare del 23 di settembre, hanno  avuto successo

I ragguardevoli sforzi compiuti dal mediatore politico Ferrarese, per il raggiungimento della univoca linea  politica da tenere da parte dei gruppuscoli nella seduta consiliare del 23 di settembre, hanno  avuto successo ed infatti,  liquidati gli argomenti posti all’ordine del giorno nell’arco  di poche ore ed incartata la delibera di variazione di bilancio, relativa al pagamento degli onorari allo staff della sindaca, con l’assenso di detti gruppi che formano la maggioranza assembleare, è rimasta nelle mani di chi per la sindaca dovrà trattare il definitivo assetto della Giunta.

E’ molto verosimile ritenere che per questo argomento sia difficile trovare un mediatore politico capace di trovare la quadra e, come ho avuto occasione di affermare più volte,  allo stato non si può che prendere atto dell’amara registrazione della vittoria di Pirro pur in disparte delle numerose e gravissime irregolarità rilevate da altri Organi di Controllo (Corte dei Conti e Ministero Economia e Finanze)nei confronti del Comune e di cui l’intero consiglio con a capo il presidente del consesso e l’apparato burocratico con in testa il vertici apicale non possono ulteriormente ignorare.

Vero è che al difficile “accomodamento” alle richieste dei minuscoli gruppi consiliari di ottenere posti di comando gestionali nell’Ente tornerà a contrapporsi molto presto la rabbiosa azione per i mancati punti di intesa raggiunti il giorno prima della suddetta seduta consiliare con coloro che obbligano le scelte politiche degli attuali amministratori , sicché non appare lontano il giorno in cui la situazione  politico-amministrativa, con particolare rifermento a quella  già ipotizzata di dissesto  sul piano finanziario, trascinerà inesorabilmente il Comune nelle cosiddette sabbie mobili nelle quali sarà costretto a rimanere per impraticabilità di movimenti.

Ed è proprio nella suindicata data del 23 settembre, che i consiglieri di maggioranza festeggiavano la scampato pericolo dell’avvio di nuove elezioni, è entrato in vigore il  decreto legislativo 19 agosto 2016, numero 175 recante il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica con la disciplina dello scadenziario degli adempimenti a carico dell’Ente Locale e quello a carico delle società partecipate.

Si è avuta occasione, più volte, di trattare l’argomento delle società partecipate dal Comune, specie quella della “Brindisi Multiservzi” , argomentando sulle problematiche relative all’incredibile situazione di riconoscimento di partite di dare/avere con il socio di riferimento, del ripiano finanziario della partecipata, della ricostituzione del capitale sociale,delle anticipazioni di cassa non restituite al socio unico, del conferimento dell’immobile per uso sede e tra l’altro sul mancato deposito dei bilanci relativi agli ultimi due esercizi che costituiscono, come sancito dalla normativa civilistica,  motivi di messa in liquidazione della società  con la conseguenza di peso sul piano occupazionale.

Ovviamente, è assolutamente inopportuno se non disdicevole l’intervento di un  assessore che pensando di salvarsi l’anima ritiene intervenire in maniera non appropriata ed insufficiente,  prendendo lo  spunto generico da una  disattenta  lettura di un articolo di stampa sull’argomento che, invece merita particolare apprezzamento  per i concetti espressi e le ipotesi suggerite riconducibili squisitamente agli studi bocconiani del redattore della nota giornalistica, come pure fuor di luogo appaiono le dichiarazioni in  Consiglio (per la verità solo due) di  componenti della minoranza sulla partecipata in parola  pensando di avventurarsi su specifiche tematiche, come il potenziale ripiano finanziario della società.

E’ da tempo che viene ravvisata la necessità urgente di procedere al radicale ripristino della legalità amministrativo-contabile nelle società partecipate dal Comune e con particolare riferimento alla “Brindisi Multiservizi”, peraltro amministrata in questi ultimi tempi dal dirigente comunale responsabile del settore Affari Legali, appare doveroso richiamare la possibile percorribilità di non poco conto che riviene dal decreto più sopra richiamato oltre alle responsabilità politiche ed ancor più personali per l’obbligo del controllo analogo che non risulterebbe esercitato nei confronti dell’anzidetta società .

In conclusione e ritenendo la brevità di questa consiliatura , è quanto meno auspicabile che personalmente con uno scatto di orgoglio e senza imposizioni di altri, sia la sindaca ad imporre la rapida soluzione di alcuni noti problemi negli esclusivi interessi della comunità amministrata. 

 

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