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La procura pronta ad aprire un’inchiesta sui presunti brogli a Ceglie

CEGLIE MESSAPICA – Domani si svolgerà il primo consiglio comunale a Ceglie tra sospetti e presunti brogli che si sarebbero svolti durante la campagna elettorale. La lettera anonima, arrivata a politici e procuratori venerdì scorso, getta ambre sull’elezione del neo sindaco Luigi Caroli e su alcuni esponenti della sua giunta. Un clima molto avvelenato a cui però non corrisponde alcuna inchiesta da parte della procura di Brindisi.

CEGLIE MESSAPICA – Domani si svolgerà il primo consiglio comunale a Ceglie tra sospetti e presunti brogli che si sarebbero svolti durante la campagna elettorale. La lettera anonima, arrivata a politici e procuratori venerdì scorso, getta ambre sull’elezione del neo sindaco Luigi Caroli e su alcuni esponenti della sua giunta. Un clima molto avvelenato a cui però non corrisponde alcuna inchiesta da parte della procura di Brindisi.

La lettera. Sono cinque pagine, tre di soli indirizzi, in cui l’anonimo autore descrive la propria esperienza e specificando quanti ne avrebbero vissuto una simile. Avvicinati da emissari di esponenti politici, avrebbero infatti ricevuto offerte per “vendere” il proprio voto: da 50 euro a 5.000, fino a favori e prestazioni sessuali pagati da qualche politico desideroso di essere eletto. Un investimento di almeno 200 mila euro, secondo l’anonimo, che avrebbe garantito un bacino di voti necessario all’elezione. Chiede aiuto alle istituzioni, l’anonimo autore e chiede un intervento immediato della magistratura. Tra gli indirizzi infatti, figura anche quello della procura antimafia di Lecce. Ma tra i destinatari ci sono anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il governatore della regione Puglia Nichi (o Nichy come lo chiama l’autore) Vendola e il sindaco di Bari Michele Emiliano in qualità di coordinatore del Pd.

L’esposto. “Non c’è alcuna indagine in questo momento – racconta il procuratore capo di Brindisi Marco Dinapoli – né i carabinieri né la procura di Lecce ci hanno informato ufficialmente di questo esposto. E’ chiaro che, in quanto anonimo, sarà iscritto nel registro previsto per gli esposti non firmati e, solo qualora si ravvisassero elementi di particolare interesse, potremmo disporre ulteriori accertamenti”. Neppure la denuncia di due candidati alla poltrona di primo cittadino, Pietro Federico e Pietro Magno, potranno avviare un’inchiesta se non saranno supportati da elementi ulteriori rispetto a quelli esposti nella lettera anonima. A livello giudiziario dunque, nessuna si muoverà sulla base del testo anonimo.

Le reazioni. Eppure un primo effetto, prevedibile quanto giustificato, questa lettera anonima l’ha già sortito: il paese non parla d’altro e, soprattutto alla luce dell’appuntamento di domani, in molti aspettano la reazione del primo cittadino. Al momento Caroli difende la sua squadra e si dice pure disposto ad essere “vivisezionato” perché certo della sua assoluta estraneità ai fatti descritti nella lettera. “Un attacco strumentale” lo infatti definito il neo sindaco che non vuole più parlare dell’accaduto a meno di ulteriori avvenimenti.

Domani il consiglio. In serata si riunirà l’assise cittadina per la prima volta dopo le elezioni di marzo e il turno di ballottaggio di aprile. Sarà il giorno dell’insediamento e dell’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale Mario Annese.

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