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Invito alle Province: frenare assunzioni

BARI - Nell’ottica dell’abolizione dell’ Ente Provincia, voluta dalla manovra Monti col decreto “salva Italia” per ridurre i costi e gli sprechi degli apparati (mediante lo svuotamento di funzioni e le riduzione dei politici), il neo assessore alle Risorse umane della Regione Puglia, Marida Dentamaro, scrive un appello alle Provincie pugliesi che si potrebbe riassumere nella raccomandazione “no alle assunzioni facili”.

BARI - Nell’ottica dell’abolizione dell’ Ente Provincia, voluta dalla manovra Monti col decreto “salva Italia” per ridurre i costi e gli sprechi degli apparati (mediante lo svuotamento di funzioni e le riduzione dei politici), il neo assessore alle Risorse umane della Regione Puglia, Marida Dentamaro, scrive un appello alle Provincie pugliesi che si potrebbe riassumere nella raccomandazione “no alle assunzioni facili”.

La Regione Puglia prosegue nella sua linea di taglio delle spese, eliminazione degli sprechi e razionalizzazione dei servizi degli enti locali, valorizzandone risorse e personale. La Dentamaro, fresca del nuovo incarico conferitole dal presidente Vendola nella riorganizzazione delle deleghe, afferma che “questo impegno gravoso e delicato aumenta l’efficacia del lavoro finora svolto come assessore agli Enti locali; e l’unificazione delle due competenze assume grande valenza strategica nell’importante processo già avviato per la riforma dell’architettura istituzionale delle Autonomie, dal quale è lecito attendersi risultati concreti di efficienza e risparmio di spesa”.

Altresì aggiunge: “Proprio in quest’ottica, in vista della redistribuzione del personale delle Province tra Comuni e Regione, ho ritenuto opportuno scrivere ai presidenti delle sei Province pugliesi per raccomandare estrema cautela e prudenza in tema di organizzazione istituzionale e di gestione del personale. E’ necessario che eventuali nuove assunzioni siano limitate allo stretto necessario per espletare le funzioni fino alla fine dell’anno in corso”.

Conclude sostenendo che bisogna evitare di creare false aspettative, illusioni o ancor peggio precariato che non ci si può permettere, per mezzo di una corretta gestione delle risorse pubbliche e di una sensibilità istituzionale ; per far si che il pesante impatto organizzativo della soppressione delle Provincie non divenga insostenibile per i Comuni e la Regione, che dovranno assorbirne i dipendenti.

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