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"Patto per la Puglia" fermo: inaccettabile se fosse una rivalsa politica

Scrive "l'Unita", in un occhiello di prima pagina che precede una foto di Renzi e De Luca: "Direzione Sud: dopo la Campania 'patti' con Calabria, Sicilia, Sardegna". Domanda: e la Puglia? Non so se mi sono perso un passaggio o se lo ha perso il titolista del giornale di Renzi

Scrive "l'Unita", in un occhiello di prima pagina che precede una foto di Renzi e De Luca: "Direzione Sud: dopo la Campania 'patti' con Calabria, Sicilia, Sardegna". Domanda: e la Puglia? Non so se mi sono perso un passaggio o se lo ha perso il titolista del giornale di Renzi, ma non c'è traccia di "Patti" con la Puglia. Se così fosse saremmo di fronte a un problema serio. Mettiamola così: se il "patto" con la Puglia non si fa perché Michele Emiliano recalcitra, il presidente della Regione sta commettendo un grave errore. Non credo sia questa la situazione.

Se è invece il presidente del Consiglio a tenere sulla corda la Regione da dove è partito il referendum anti-trivelle, saremmo di fronte a un gesto di meschineria istituzionale non sorprendente ma non per questo meno grave. Il tema non è banale. Quel referendum che Renzi ha vinto accreditandosi il consenso dell'elettore riottoso per tante diverse ragioni, poneva il problema ambientale assieme a quello delle relazioni fra governo e Regioni. Il prossimo referendum, che abolisce a metà il Senato, si incentra in gran parte sulla relazione governo-Regioni. È prevedibile il conflitto fra le parti. È prevedibile sul merito di questioni divisive. Non è accettabile se si alimenta di rivalità politiche.

Michele Emiliano-9In questo Paese c'è bisogno di un recupero forte di serietà istituzionale, una delle barriere principali contro la corruzione. Se chi va al potere, eletto direttamente o no, immagina di essere entrato in possesso di una casa che è diventata sua, la democrazia va a farsi benedire. Chi guida governi o assemblee, e le guida sulla base di un programma e anche della propria personalità, lo fa per conto di tutti perché è in una casa di tutti. L'idea che una rivalità politica di tipo personale favorisca o danneggi il rapporto fra Stato e Regioni è inaccettabile.

Mi colpisce fino ad ora il silenzio di Emiliano e dei sindaci pugliesi. Hanno perso la parola? Gli si è incurvata la schiena? Hanno paura di Renzi? Non è così che si diventa leader nazionali. La correttezza istituzionale, che si nutre anche di alcune formalità necessarie e di un linguaggio non da bar,  sono la prima e ultima trincea democratica. Se salta, siamo già in un Paese a-democratico.

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