rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Nuovo nome e due capoluoghi"

BRINDISI - Dopo gli attacchi subiti da parte degli alleati centristi (Udc e Noi Centro per Ferrarese) sulla questione della eliminazione della provincia di Brindisi e l'accorpamento a quella di Taranto, interviene il segretario provinciale del Partito democratico, che definisce stucchevoli certe prese di posizione, e anticipa quella che è l'idea dello stesso Pd sul problema: dare un nuovo nome alla nuova identità territoriale e mantenere per le due città lo status di capoluoghi come per Pesaro-Urbino. Ecco l'intervento di Corrado Tarantino.

BRINDISI - Dopo gli attacchi subiti da parte degli alleati centristi (Udc e Noi Centro per Ferrarese) sulla questione della eliminazione della provincia di Brindisi e l'accorpamento a quella di Taranto, interviene il segretario provinciale del Partito democratico, che definisce stucchevoli certe prese di posizione, e anticipa quella che è l'idea dello stesso Pd sul problema: dare un nuovo nome alla nuova identità territoriale e mantenere per le due città lo status di capoluoghi come per Pesaro-Urbino. Ecco l'intervento di Corrado Tarantino.

Ho letto con molta attenzione il dibattito che si e' aperto in questi giorni sul tema della riorganizzazione delle Province, e in tutta sincerità non posso negare il disappunto per i toni usati in taluni interventi e, mi sarà consentito, per la pochezza degli argomenti utilizzati. Viviamo in un Paese davvero strano, si e' passati, come se nulla fosse, da campagne di demonizzazione e di caccia alla streghe di chi a vari livelli declamava l'inutilità e quindi la soppressione delle Province, a chi oggi (spesso gli stessi), provano a fare i difensori delle stesse, e tutto naturalmente in nome della ricerca piu' spasmodica dell'applauso del pubblico.

Non se ne può più. Si sperava che l' esperienza mediatico-politica del Cavaliere avesse insegnato qualcosa oggi alla politica, e a chi rappresenta le istituzioni si chiede sobrietà e risposte concrete, non proclami e polemiche inutili. Il Pd e' stato l'unico partito che ad ogni livello ha messo in campo una proposta organica di riassetto dell'architrave istituzionale e di funzionamento delle stesse, anche a rischio di essere impopolare, ma affrontando il tema con la serietà che la vicenda impone.

Non abbiamo avuto problemi a dire che così come proposta dal governo la vicenda delle province non ci convinceva, a partire dalla strumento di legge utilizzato, il decreto, per arrivare ai criteri che hanno definito il nuovo riassetto delle province, passando alla definizione di enti di secondo grado delle stesse. Tuttavia e' evidente che il tema di fondo posto dal decreto e' la riduzione del costo dello Stato e delle sue articolazioni (prefetture, uffici provinciali per il lavoro, questure).

Come Pd della Provincia di Brindisi, fin dalla sua approvazione abbiamo aperto una discussione intorno al tema, coinvolgendo amministratori locali e provando a lanciare la sfida a trasformare questa vicenda in una opportunità per il territorio, perchè è questo che una classe dirigente degna di tal nome deve fare, e non buttandola in polemica. Abbiamo incontrato piu' volte l'assessore Dentamaro ed elaborato una proposta. Abbiamo verificato che e' oggettivamente complicato immaginare una nuova Provincia che tenesse insieme le tre province di Lecce, Brindisi e Taranto, vuoi per difese corporative, vuoi per la difficoltà oggettive a gestire un passaggio delicato di funzioni, uffici e competenze.

Allora noi diciamo, accorpamento di Brindisi e Taranto deve essere? Allora che si pensi ad una nuova provincia che abbia un nome nuovo e che abbia il doppio capoluogo (sullo schema della Pesaro-Urbino), che consenta alle due città di Brindisi e Taranto di mantenere lo status di città capoluogo e che si discuta di come gestire la delicata fase di transizione nell'attribuzione e nella divisione tra le due città degli uffici, salvaguardando le lavoratrici e i lavoratori che oggi vi operano, e limitando gli oggettivi problemi nella usuri frizione dei servizi che i cittadini avranno dalla nuova riorganizzazione.

Ecco, penso che se anzicche' essere impegnati a capire come ricollocarsi e alle proprie fortune personale, il problema lo si osserva con gli occhi dei cittadini, forse si evitano inutili e stucchevoli polemiche e si prova a svolgere veramente il ruolo ricoperto, allora ognuno farebbe il proprio dovere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Nuovo nome e due capoluoghi"

BrindisiReport è in caricamento