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Ora Brigante rischia l'espulsione dal PD

BRINDISI - La decisione di candidarsi nella lista del presidente Nichi Vendola potrebbe costare all'ex presidente della Camera di Commercio, Giovanni Brigante, l'espulsione dal partito Democratico. Lo ha detto questa sera il segretario provinciale del Partito Democratico, Corrado Tarantini.

BRINDISI - La decisione di candidarsi nella lista del presidente Nichi Vendola potrebbe costare all'ex presidente della Camera di Commercio, Giovanni Brigante, l'espulsione dal partito Democratico. Lo ha detto questa sera il segretario provinciale del Partito Democratico, Corrado Tarantini.

Brigante, con un comunicato stampa in mattinata, aveva annunciato le dimissioni dalla direzione e dal consiglio provinciale del PD e l'ingresso nella compagine elettorale del governatore uscente motivando ciò con l’esigenza di ricucire gli strappi pre-elettorali tra il Partito Democratico ed il resto del centrosinistra proprio attorno alla vicenda della ricandidatura di Vendola.

Questa sera la risposta di Tarantini, certamente dopo una consultazione con  il gruppo dirigente del partito: " In merito alla candidatura di Giovanni Brigante nella lista La Puglia per Vendola tengo a precisare che così come previsto dallo statuto del partito chiunque si candidi o sostenga durante le elezioni politiche o amministrative liste concorrenti a quelle del PD è automaticamente fuori dal Partito Democratico non solo come dirigente ma anche come iscritto".

Tarantini ricorda che il rispetto delle regole è fondamentale, e ricorda che "i partiti non sono autobus dai quali si può scendere o salire a seconda delle convenienze. Pertanto chi decide di scendere deve sapere che non ci saranno altre fermate per poter risalire".

Secondo molte fonti, Brigante ha deciso di entrare nella lista del presidente dopo aver tentato inutilmente di ottenere nelle liste del PD un posto per un rappresentante dell'associazione Sviluppo e Lavoro, la lista di supporto alla candidatura del cugino Salvatore, ora capogruppo del PD  in consiglio comunale, a sindaco nella campagna elettorale del 2009.

Giovanni Brigante, consigliere comunale di Sviluppo e Lavoro, ha una lunga militanza politica alle spalle. Operaio della Belleli nei cantieri del Petrolchimico di Brindisi negli anni '70, iscritto da quell'epoca al Pci, fu uno dei fondatori della sezione del partito nel quartiere Paradiso, e poi presidente di circoscrizione al Perrino, due delle realtà urbane maggiormente dense di tensioni sociali, quartieri operai in parte occupati dal contrabbando.

Attualmente è titolare di una piccola impresa metalmeccanica, ed è stato presidente della Camera di Commercio di Brindisi sino allo scorso anno. Ora il rischio che giunga all'epilogo una difficoltà di rapporti interni che ha radici lontane, almeno nella precedente campagna elettorale del 2005.

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