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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ormai si lavora per Brindisi-Lecce

BRINDISI - E' ormai la confluenza in un unico ente provincia assieme a Lecce la strada maestra che sta seguendo il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, mentre da Taranto giunge il gran rifiuto - sia pur non ancora ufficiale - alla formazione di una provincia del Garnde Salento che includa gli attuali, tre capoluoghi. E' questa la sostanza di un comunicato dell'amministrazione comunale di Brindisi sul vertice tenutosi questa mattina proprio a Lecce tra Consales, il sindaco Paolo Perrone e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone.

BRINDISI - E' ormai la confluenza in un unico ente provincia assieme a Lecce la strada maestra che sta seguendo il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, mentre da Taranto giunge il gran rifiuto - sia pur non ancora ufficiale - alla formazione di una provincia del Grande Salento che includa gli attuali, tre capoluoghi. E' questa la sostanza di un comunicato dell'amministrazione comunale di Brindisi sul vertice tenutosi questa mattina proprio a Lecce tra Consales, il sindaco Paolo Perrone e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone.

"L’obiettivo era quello di individuare ogni possibile sinergia tra i due territori in vista della seduta del Consiglio Comunale di Brindisi programmata per il prossimo 20 novembre. Si è registrata convergenza su alcune importanti pre-condizioni dell’assetto definitivo della nuova provincia", annuncia la nota di Palazzo Nervegna, informando dei punti accordo già raggiunti che consegnano a Brindisi il ruolo di città pilota per industria, ricerca, e logistica dei trasporti, con la garanzia della conservazione del polo universitario, della Cittadella della Ricerca e dei poli museali.

"In particolare, Gabellone, Perrone e Consales hanno condiviso l’esigenza della denominazione del nuovo Ente in 'Provincia Salento', in quanto espressione unitaria di un territorio che ha grande valenza storico-culturale ed un ruolo-leader in campo turistico-ricettivo. Si è convenuto, inoltre, - dice la nota a proposito del decentramento dei servizi essenziali del nuovo territorio - sulla necessità di assicurare piena funzionalità dei servizi pubblici statali e parastatali sia a Brindisi che a Lecce, a prescindere dalla localizzazione della sede provinciale, grazie a scelte condivise a livello locale e ad un impegno che le forze politiche dovranno sostenere anche in sede parlamentare e di governo".

Quindi il passaggio sui ruoli delle due città. "E’ stato unanime il rispetto per le vocazioni territoriali con le naturali ricadute in termini organizzativi. Per Brindisi, ad esempio, maggiormente denotata dal punto di vista industriale, è stato ipotizzato un ruolo-guida anche in termini di strutture di governo sul territorio, così come per il complesso sistema trasportistico pubblico e per quello collegato ai porti ed all’aeroporto. Inoltre, è incontestabile, attraverso il Comune di Brindisi, un ruolo di fondamentale importanza nel settore della ricerca grazie alla valorizzazione della Cittadella della Ricerca".

Ampie garanzie sull'impegno per assicurare a Brindisi la permanenza di università, fondazione teatrale, biblioteche e musei gestiti al momento dalla Provincia. "All’indomani del pronunciamento del Consiglio Comunale di Brindisi, ove conforme, sarà insediato un tavolo tecnico tra i tre Enti per la definizione puntuale delle idee-guida organizzative su cui c’è già condivisione", fa sapere la nota dell'amministrazione provinciale. Dunque si procede secondo le aspettative della stragrande maggioranza dei cittadini che (anche nel sondaggio di BrindisiReport.it) hanno manifestato una netta preferenza per la fusione con la provincia di Lecce.

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