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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Pienone pure per Nichi, il tandem va

BRINDISI – Il centrosinistra a Brindisi non è andato a fare il comizio in piazza Mercato come Beppe Grillo, ma nel giro di 48 ore ha riempito per due volte due grandi sale cinematografiche: Bersani sabato all’Impero, questa sera il governatore della Puglia, Nichi Vendola, all’Andromeda. I conti si faranno la sera del 25 febbraio, ma se si dovesse giudicare dalle manifestazioni, la coppia Pierluigi - Nichi sembra tutt’altro che sfiatata e intimorita dalla rimonta – si vedrà anche questo a urne aperte – del Cavaliere Nero.

BRINDISI – Il centrosinistra a Brindisi non è andato a fare il comizio in piazza Mercato come Beppe Grillo, ma nel giro di 48 ore ha riempito per due volte due grandi sale cinematografiche: Bersani sabato all’Impero, questa sera il governatore della Puglia, Nichi Vendola, all’Andromeda. I conti si faranno la sera del 25 febbraio, ma se si dovesse giudicare dalle manifestazioni, la coppia Pierluigi - Nichi sembra tutt’altro che sfiatata e intimorita dalla rimonta – si vedrà anche questo a urne aperte – del Cavaliere Nero.

Vendola sceglie la Puglia come punto di paragone di esperienze di governo e nuove pratiche politiche. Certo, le criticità non sono mancate neppure a queste latitudini, e sono i casi controversi legati ai nomi di Alberto Tedesco e a Sandro Frisullo, gli scandali che hanno attraversato il mondo della sanità regionale, le polemiche sul riassetto di questo settore strategico.  Ma facendo i conti della serva c’è un abisso con la crisi morale e politica che si è abbattuta su altre amministrazioni regionali, come quella lombarda per citarne una.

Vendola arriva con il suo assessore all’agricoltura Dario Stefàno e con il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna, che impersonano alcune della diverse esperienze politiche su cui si fondano Sel e la lista La Puglia per Vendola, dal mondo imprenditoriale e accademico in cui Stefàno è cresciuto, al movimento socialista pugliese di Introna. Poi ci sono i candidati locali, tra i quali Toni Matarrelli, e Claudia Zezza, e il consigliere regionale e comunale brindisino, Giovanni Brigante, gli iscritti di Sel, molti volti dell’area di sinistra del Pd, ambientalisti attenti alle proposte del centrosinistra.

Vendola ricostruisce il filo conduttore del suo governo in Puglia con i principi fondamentali che Sel vuole portare nel governo se il centrosinistra vincerà. Il governatore traccia un parallelo tra i criteri delle nomine adottati in Puglia nelle società pubbliche, il caso Finmeccanica e la nomina fiduciaria e personalistica di Orsi da parte della Lega Nord e di Maroni. Parla della nuova crisi morale che scuote il paese e dell’urgenza di risanamento della politica, che non deve essere coinvolta nella gestione della società ma tracciare gli indirizzi dell’economia.

Brindisi è una città strategica per la Puglia, e qui, ricorda Vendola, la Regione ha combattuto con i movimenti civili e le amministrazioni locali la battaglia contro scelte contrarie alle aspirazioni di un nuovo tipo di sviluppo, come quella contro il progetto di un terminale di rigassificazione di cui il territorio non aveva affatto bisogno. Subendo anche pressioni e il congelamento parziale di finanziamenti esterni: solo dopo il ritiro di British Gas, racconta Nichi Vendola, un’azienda inglese ha sbloccato un investimento industriale a Bari. La gente del centrosinistra applaude, anche perché il tandem Bersani - Vendola appaga quella voglia di riunificazione mai sopita nei più anziani e molto forte nei giovani. Chissà, forse non ci sarà bisogno neppure di trattare con Monti.

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