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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumenti in vista di Tasi e Tarsu per i contribuenti brindisini

Il futuro prossimo non sembra riservare buone notizie per i contribuenti brindisini: il Comune intende ritoccare la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, per il 2015 aumentando di mezzo punto l’aliquota che dovrebbe passare dall’1,5 per mille al 2, per le abitazioni principali. Non esclude di tagliare l’annessa detrazione, da 200 a 100 euro. E di rivedere la Tarsu, tenuto conto del sequestro della discarica di Autigno

BRINDISI – Il futuro prossimo non sembra riservare buone notizie per i contribuenti brindisini: il Comune intende ritoccare la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, per il 2015 aumentando di mezzo punto l’aliquota che dovrebbe passare dall’1,5 per mille al 2, per le abitazioni principali. Non esclude di tagliare l’annessa detrazione, da 200 a 100 euro. E di rivedere la Tarsu, tenuto conto del sequestro della discarica di Autigno.

Lo scenario. Le novità per l’anno in corso sono state presentate ieri dal sindaco Mimmo Consales ai consiglieri della maggioranza di centrosinistra, chiamati a raccolta in vista del ritorno in aula entro la fine di luglio per l’approvazione del bilancio di previsione 2015 e (soprattutto) alla conta, visto che sono necessari 16 voti favorevoli e, come si sa, ci sono almeno tre defezioni.

Si tratta dell’ormai ex Luigi Sergi di Scelta Civica e i due di Impegno sociale, al secolo Carmelo Palazzo e Antonio Manfreda, messi alla porta con il ritiro della delega ad Alfredo Sterpini, sino a pochi giorni addietro titolare dei Servizi sociali, ora nelle mani dello stesso primo cittadino. Senza contare il punto interrogativo legato alla posizione di nuovi gruppi in seno al consiglio, come quello che vede assieme Ferruccio Di Noi, con richiesta – pare – di ricoprire il ruolo di vice sindaco allo stato mancante e Massimiliano Cursi.

A cui si aggiunge la posizione critica della coppia Francesco Cannalire e Francesco Renna sul bilancio. Senza contare le perplessità di alcuni centristi, come Lucio Licchello, eletto nella lista Noi Centro, ma vicino a Emiliano sindaco di Puglia, avendo sostenuto con successo Mauro Vizzino alle regionali.

L’incontro. Nel turbinio tutto brindisino, si apprende che Carmelo Palazzo avrebbe incontrato il neo riconfermato consigliere regionale Pino Romano Pino Romanodi San Pietro Vernotico. Perché mai Romano, già proiettato a Bari, dovrebbe preoccuparsi e occuparsi di Brindisi? La risposta arriva se si considera che ha potuto contare sull’apporto elettorale di Consales e dell’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti e che il primo cittadino non naviga in acque serene.

Il mare è agitato all’interno del suo stesso partito, il Pd, dove è di tutta evidenza lo strappo tra il sindaco e  il segretario cittadino, Antonio Elefante, e tra quest’ultimo e il gruppo consiliare. E pure all’interno, dal momento  che ognuno procede per sé.

Lo strappo. Ieri quelli del Pd erano tutti dal sindaco per apprendere new sul bilancio di previsione e soprattutto sulle entrate derivanti da imposte e tasse, poiché voci di corridoio negli ultimi giorni raccontavano di possibili aumenti, rispetto ai quali ci sarebbe un certo raffreddamento nei rapporti tra il sindaco e il suo assessore al Bilancio, Carmela Lo Martire, impegnata negli accertamenti per stanare i contribuenti morosi. Vedasi la storia delle suore del Casale a cui è stata notificata la richiesta di pagamento per la Tarsu per 466mila euro.  

Ovviamente avere conferme sul rapporto non proprio idilliaco tra Consales e Lo Martire è impossibile. Si sa, invece, che l’ipotesi di aumento della Tasi è reale e che è stata ventilata da Consales assieme alla possibilità di ridurre nella misura della metà l’abbattimento della detrazione ora pari a 200 euro. Ed è su questo che dovranno riflettere i consiglieri: martedì prossimo dovranno far sapere se sono d’accordo oppure no.

Salvatore BriganteIl Pd e la mensa sociale. “Laddove è necessario non possiamo non dire di sì. A condizione che la Tasi diventi effettivamente una tassa di scopo, ossia che gli introiti servano a realizzare un obiettivo che per noi è costituito dalla realizzazione di una mensa sociale, come quella realizzata a Milano dal sindaco Pisapia”, dice Salvatore Brigante, in qualità di capogruppo del Pd.

“In passato avevo già suggerito questo progetto indicando la disponibilità di una vecchia scuola che si trova in via Sardegna, nel rione Commenda. Si potrebbe prevedere un prezzo simbolico pari a un euro per gli utenti e aggiungere i servizi del doposcuola e della ludoteca”. Quanto alla spesa per ristrutturare l’immobile, non c’è uno studio ma secondo il capogruppo si potrebbe prevedere una spesa compresa fra 600-700mila euro.

“Rispetto all’ipotesi di riduzione della detrazione abbiamo chiesto tempo per valutarne la necessità”, tiene a precisare Brigante. Stando a indiscrezioni, il Comune potrebbe in tal modo incassare due milioni di euro l’anno. “Come Pd abbiamo chiesto di rivedere i ticket per i servizi individuali, come la mensa scolastica o il soggiorno climatico in modo tale da chiedere il pagamento in base all’effettivo reddito percepito. Né si può continuare a riconoscere denaro alle famiglie indigenti, visto che non si sa come viene impiegato: meglio sarebbe istituire dei voucher, ossia buoni spesa, da usare in punti convenzionati come supermercati, farmacie e librerie”.

I dubbi dei consiglieri di maggioranza dovranno essere necessariamente fugati prima del ritorno in aula, previsto tra il 27 e il 29 luglio. In giunta il bilancio di previsione dovrebbe arrivare entro la prima settimana del mese prossimo. Poi la parola passa ai revisori dei conti.

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