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Premier assente, dialogo Fitto-Vendola

BARI – Silvio Berlusconi non c’è neppure all’inaugurazione della 75ma Fiera del Levante a Bari, e invia in sua vece il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Il quale pronuncia un discorso calibrato sul percorso di nuovo dialogo avviato da qualche tempo con Nichi Vendola. Il quale apprezza. «In questo contesto vorrei esprimere gratitudine al ministro Fitto, per essere qui e per aver saputo ascoltare ed accogliere il grido di dolore che da anni abbiamo lanciato a Roma e fatto rimbalzare a Bruxelles sull'insensatezza di quei vincoli rigidi che con il patto di stabilità, strangolano le pubbliche amministrazioni: vincoli che, pesando sulle risorse destinate agli investimenti, producono un effetto paradossale di paralisi della spesa», ha detto infatti stamani Vendola a proposito di quanto previsto nella manovra finanziaria circa l'allentamento dei vincoli previsti nel patto di stabilità sulla spesa dei fondi comunitari.

BARI – Silvio Berlusconi non c’è neppure all’inaugurazione della 75ma Fiera del Levante a Bari, e invia in sua vece il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Il quale pronuncia un discorso calibrato sul percorso di nuovo dialogo avviato da qualche tempo con Nichi Vendola. Il quale apprezza. «In questo contesto vorrei esprimere gratitudine al ministro Fitto, per essere qui e per aver saputo ascoltare ed accogliere il grido di dolore che da anni abbiamo lanciato a Roma e fatto rimbalzare a Bruxelles sull'insensatezza di quei vincoli rigidi che con il patto di stabilità, strangolano le pubbliche amministrazioni: vincoli che, pesando sulle risorse destinate agli investimenti, producono un effetto paradossale di paralisi della spesa», ha detto infatti stamani Vendola a proposito di quanto previsto nella manovra finanziaria circa l'allentamento dei vincoli previsti nel patto di stabilità sulla spesa dei fondi comunitari.

«E lo ringrazio -ha aggiunto il governatore della Puglia riferendosi al ministro- perchè questo dialogo e questa collaborazione si è determinata nel contesto peggiore possibile, quando il conflitto tra governo e Regioni, tra governo ed enti locali, ha raggiunto le dimensioni di un autentico e inedito collasso istituzionale. E lo ringrazio perchè insieme abbiamo tessuto la tela dello sblocco dei fondi Fas, attraverso la sottoscrizione di una organica intesa politico-istituzionale che ha dato vita ad una prima delibera approvata dal Cipe per oltre un miliardo e 200 milioni di euro e che nelle prossime settimane ci porterà a completare l'opera di definizione dei programmi e dei trasferimenti finanziari».

«Certo, non siamo fuori dal mondo, la crisi morde e ci spacca le ossa. Ci sono apparati industriali – ha sottolineato Nichi Vendola - che si squagliano o che delocalizzano: a noi è mancato un riferimento nazionale di politica industriale in questi anni di burrasca, abbiamo dovuto arrangiarci e faticare non poco per convincere i grandi gruppi internazionali a non abbandonare i loro insediamenti pugliesi. Ancora aspettiamo da qualche angolo del ministero dello Sviluppo economico, un cenno di vita per aggredire la crisi del mobile imbottito. Non ci piace invece l'attenzione eccessiva che c'è sui nostri fondali marini, sempre a rischio di trivellazione per procacciatori di petrolio e d'affari».

«Quello è proprio lo sviluppo di cui non ha bisogno una regione che può vantare la più cospicua produzione di energia da fonti rinnovabili d'Italia», ha continuato Vendola riferendosi poi a Brindisi e Taranto. «Aspettiamo con fiducia lo sblocco dei fondi necessari a mettere in campo il ciclo delle bonifiche ambientali a Brindisi e a Taranto, due città che non meritano di essere cartoline del veleno industriale e che possono guadagnare un futuro migliore puntando sul mare, sulla ricchezza archeologica e culturale, oltre che su quei poli industriali che vanno ristrutturati nel segno della sostenibilità. Aspettiamo le risorse - ha concluso Vendola - per interventi urgenti di difesa del suolo e messa in sicurezza del territorio».

La delibera del Cipe che ha sbloccato circa 7.5 miliardi di euro di fondi Fas per le Regioni meridionali, secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, «ha costituito un buon esempio di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo: voglio dare atto a Vendola e a tutti i presidenti delle otto regioni meridionali del loro impegno e della loro disponibilità dopo una iniziale fase di diffidenza». L'impegno delle Regioni, per Fitto ha consentito di «aggiornare e adeguare al tempo della crisi una programmazione che si era sviluppata in anni che ormai sembrano lontanissimi». «Si tratta di un equilibrio - ha aggiunto - nel quale ciascuno ha conservato le proprie prerogative al fine di una sintesi generale e senza distinzioni di posizioni politiche». «Poichè ciò non accade spesso - ha concluso - credo che sia doveroso per me rilevarlo anche per il futuro».

E’ riaffiorato il tema dell’assenza di Silvio Berlusconi. «Ci sono stati altri impegni e il Governo ha delegato me. Nella Fiera del levante si parla di temi del Sud, io seguo per il governo queste questioni e il consiglio dei ministri ha ritenuto di delegare me». Ha risposto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ai giornalisti che gli chiedevano notizie sulla assenza del premier. Ma ciò che conta è altro. «È motivo di particolare soddisfazione per me osservare che proprio qui in Puglia le indicazioni programmatiche del piano per il Sud relative ai poli integrati di ricerca - alta formazione - innovazione sembrano aver trovato il terreno di sviluppo più fertile foriero di sviluppi di grande interesse e di rapida realizzazione». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto parlando all'inaugurazione della Fiera del levante di Bari. «A questi sviluppi non faremo mancare - ha concluso Fitto - ogni opportuno sostegno».

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