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“Processo Consales, il Comune chiederà danni anche di immagine”

Sul caso della maggioranza che ha lasciato l'Aula: "Sono rimasta spiazzata, chiedo scusa all'opposizione ma basta con il chi per lei". E sulla coalizione: "No a ricatti, ho bisogno di sapere chi c'è"

BRINDISI – “Il Comune di Brindisi e la città sono usciti con le ossa rotte dall’inchiesta della Procura sui rifiuti e per questo l’Amministrazione si costituirà parte civile già in occasione dell’udienza preliminare a carico dell’ex sindaco Mimmo Consales”.

Il Comune di Brindisi-2Per la prima cittadina Angela Carluccio, ora che è stata notificata la richiesta di rinvio al giudizio del Tribunale, ci sono tutte le condizioni per chiedere il risarcimento dei danni in qualità di ente “offeso” dalla condotta contestata a chi l’ha preceduta al timone dell’Amministrazione, fermo restando la necessità di attendere la conclusione dei tre gradi di giudizio. Ma danni patrimoniali e non solo, possono essere chiesti perché la vicenda che la Procura ha rubricato come “corruzione” dietro l’affidamento in gestione dell’impianto per rifiuti, ha avuto conseguenze sul piano dell’immagine, provocando una ferita profonda. Non la prima in verità, tenuto conto della storia raccontata dalle cronache del passato.

“Abbiamo raccolto un’eredità difficile e pesante, anche sotto questo aspetto”, dice la sindaca, espressione dei moderati che non riescono a trovare pace. “Una eredità che ha contribuito ad alimentare il clima di sfiducia tra i brindisini”.

L’allontanamento della “gente” (degli elettori) dai candidati e dagli amministratori, quella distanza tra la città e il Palazzo la si percepisce ogni giorno. E non aiutano le cronache “contemporanee” che arrivano da piazza Matteotti, sede del Comune, come quella a corredo del Consiglio del 13 settembre scorso, quando la maggioranza ha abbandonato l’Aula, dopo la dichiarazione del consigliere Pasquale Luperti (nella foto in basso) che dal suo banco ha mostrato i “muscoli” dei numeri, dando il via libera all’abbandono dei lavori, per poi alzare la voce con la stessa sindaca. Secondo più di qualcuno, era Angela Carluccio il vero destinatario del messaggio e non l’opposizione che per tre volte ha chiesto l’intervento della prima cittadina. Ma niente. Per quale motivo?

“Sarò onesta come lo sono sempre stata: sono rimasta spiazzata, non mi aspettavo l’intervento di Luperti, non in quei termini”, risponde la sindaca. “Non le avrei mai neppure immaginate quelle parole per le quali chiedo scusa a tutti i consiglieri di opposizione che meritano rispetto”, va avanti. “Luperti ha sbagliato e la maggioranza è passata dalla ragione sul piano politico al torto, commettendo un clamoroso autogoal. Chiederò che in occasione della prossima conferenza dei capigruppo ci sia un chiarimento tra le parti per riprendere il dialogo. Credo che si possa lavorare insieme bene nel rispetto dei ruoli e delle regole”.

Lino LupertiIn teoria sì. Nella pratica “nì” se non proprio no, per lo meno a Brindisi, dove un giorno sì e l’altro pure rimbalzano indiscrezioni sulle liti interne alla maggioranza. “Sì, è vero e confesso che me non è affatto facile, ma mi rendo conto che siamo all’inizio, che c’è bisogno di assestamento e soprattutto che non è affatto semplice chiudere con un sistema radicato nel tempo”, dice la prima cittadina. “Ma è altrettanto vero che in queste condizioni non è possibile lavorare, motivo per il quale non sono più disposta a sentire quello che vuole una cosa, quell’altro che ne pretende una diversa. Di conseguenza dico basta: ho bisogno di sapere, una volta per tutte, chi c’è e chi no, l’ho detto in occasione dell’ultima riunione”.

Nel confronto interno alla maggioranza ci sarà un’altra “puntata” da chiudere necessariamente prima del ritorno in Consiglio, previsto per il 23 settembre prossimo: “Coerenti, Democratici, Cor e Impegno sociale dicano cosa intendano fare, ma sappiamo che non intendo azzerare la Giunta, né fare rimpasti”, dice la sindaca. “Per i Coerenti, visto che sono un gruppo in Assise, è giusto che abbiano un loro rappresentante in Giunta e il posto c’è con riferimento alla delega ai Servizi sociali da abbinare, eventualmente all’incarico di vice sindaco”.

Messaggio chiaro. Non l’unico che parte dalla sindaca perché ce n’è uno rivolto alle opposizioni: “Basta con quel chi per lei che puntualmente accompagna le critiche. Sono una testa pensante e sono una persona ragionevole, non tollero chi dice che qualcuno decide per me, al posto mio. Riportiamo il dibattito su questioni serie, imparando dagli errori del passato”.

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