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Provincia, il Pd: verifica o rottura

BRINDISI - Se non è crisi totale, poco ci manca. Lo strappo del 9 giugno all'interno della maggioranza in consiglio provinciale non è uno di quei capitoli da chiudere in silenzio tra le quattro mura delle segreterie dei partiti. Il Pd infatti vuole andare fin o in fondo e chiede una verifica di maggioranza. E nelle more del chiarimento, impedirà ai suoi assessori di partecipare alle riunioni di giunta.

BRINDISI - Se non è crisi totale, poco ci manca. Lo strappo del 9 giugno all'interno della maggioranza in consiglio provinciale non è uno di quei capitoli da chiudere in silenzio tra le quattro mura delle segreterie dei partiti. Il Pd infatti vuole andare fin o in fondo e chiede una verifica di maggioranza. E nelle more del chiarimento, impedirà ai suoi assessori di partecipare alle riunioni di giunta.

"La ragione per la quale il gruppo del Partito democratico aveva lasciato l'aula era il mancato accoglimento da parte di Massimo Ferrarese e dei grupi a lui più vicini, quello di Noi Centro e quello dell'Udc, della richiesta di un breve rinvio sulla delibera di giunta che portava dal 15 al 30 per cento lo sconto possibile a favore degli acquirenti degli immobili cartolarizzati dalla Provincia.

Ecco il messaggio politico indirizzato a Massimo Ferrarese, diramato questa sera alle 19,45 dal gruppo e della federazione del Partito democratico: "Questa mattina si è riunito il gruppo consiliare del Pd della Provincia di Brindisi alla presenza del segretario provinciale e degli assessori per discutere delle risultanze dell’ultimo Consiglio Provinciale".

"La decisione assunta dai gruppi consiliari di Udc e Noi Centro di respingere la richiesta del Pd di rinviare per meglio approfondire l’ultimo punto all’ordine del giorno riguardante la modifica del regolamento per la vendita degli immobili da parte della Società di Terra di Brindisi - mette in chiaro il Pd - ha determinato un vulnus nei rapporti tra alleati che condividono l’esperienza amministrativa  e che ha la necessità di essere sanato urgentemente".

A tal proposito "si rende indispensabile un incontro di maggioranza per chiarire i rapporti politici e discutere sulle prospettive dell’Ente anche alla luce delle decisioni del governo (lo scioglimento e gli accorpamenti che cambieranno la natura dell'istituzione Provincia, ndr). Nella riunione si è deciso - conclude la nota del Pd - che dell’argomento saranno interessati gli organismi dirigenti provinciali del partito, e che nelle more del chiarimento della maggioranza, gli assessori non parteciperanno alle riunioni di giunta".

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