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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Quirinale: lo strappo di Elisa Mariano

ROMA - Elisa Mariano è uno dei deputati del Pd che non ha votato per Franco Marini. Il senatore Tomaselli invece ha "ubbidito”, ma è fortemente critico nei confronti del partito. Matarrelli: «Ho scelto Rodotà»

BRINDISI - La deputata Elisa Mariano è uno dei parlamentari ribelli del Pd che si sono rifiutati di votare per Franco Marini. Il senatore Salvatore Tomaselli, invece, ha rispettato la scelta del partito, ma critica le decisioni del gruppo dirigente. Il mesagnese Tony Matarrelli, così come hanno fatto tutti i suoi compagni di Sel, ha votato il candidato proposto dal Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà.

La sofferta decisione della Mariano era già nell'aria ieri sera, e questa mattina la sampietrana ha confermato su Facebook il suo voto controcorrente: «Ho votato. Una scelta che mi è costata molto cara. Ma nessuna larga convergenza può avere senso se ha il prezzo alto della nostra spaccatura, della rottura della coalizione, del distacco così profondo dai nostri militanti ed elettori. La direzione è un'altra. Per questo, e per la stima che gli porto, ho votato Rodotà». Un post che è stato commentato positivamente da decine e decine di amici.

Dal web tanti complimenti anche a Matarrelli, che aveva già preannunciato il voto a Rodotà: «Questa scelta è dettata dalla necessità di sintonizzarsi sulle istanze più autentiche dell'opinione pubblica nazionale, che ha espresso in ogni modo possibile, anche attraverso il voto, il sostegno ad ipotesi di rinnovamento e rigenerazione della politica».

Il senatore Tomaselli, invece, ha votato Marini, ma anche lui non risparmia critiche: «Ho votato Marini pur non essendo egli tra i tre nomi che avevo suggerito al partito nel momento in cui sono stato consultato. In questi anni l'ho conosciuto come persona leale, seria e fortemente legata ai temi del mondo del lavoro. Marini è vittima di una cattiva gestione da parte del gruppo dirigente del Pd, che si è fatta trovare impreparata ad un appuntamento così importante e ha dato al Paese la sensazione che l'elezione di Marini fosse funzionale all'accordo di governo con Berlusconi. Un accordo che ritengo non solo sbagliato ma una prospettiva negativa per il Paese».

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