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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Piano di riequilibrio: le reazioni di maggioranza e opposizione

Sostegno da parte dei gruppi di maggioranza, forti critiche da parte dell’opposizione

Sostegno da parte dei gruppi di maggioranza, forti critiche da parte dell’opposizione. Diverse reazioni ha suscitato il piano di riequilibrio pluridecennale presentato stamattina, prima alla conferenza dei capogruppo, poi alla stampa, dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

Pd: "Il piano di risanamento è obbligo morale e politico verso la città”

“La particolare gravità della condizione del bilancio comunale – si legge in una nota del Partito Democratico di Brindisi - era conosciuta, in linea generale, da tutti i gruppi politici che hanno partecipato alla competizione elettorale del 2018 ed è stata ed è al centro del dibattito politico quotidiano. In questo quadro, il Partito Democratico e tutti partiti e i movimenti di centrosinistra che sostengono l'esperienza di buongoverno del sindaco Riccardo Rossi al Comune di Brindisi, sin dal primo giorno e con grande responsabilità, sono stati al fianco della Giunta e di tutto il Consiglio Comunale chiamato a fare scelte gravose e allo stesso tempo importanti per il futuro delle finanze dell'ente locale”. 

“Il piano pluriennale di riequilibrio finanziario è una di quelle sfide che ci siamo posti come prioritaria, e che porteremo a compimento, consapevoli della complessità e della incisività di certe decisioni sulla vita quotidiana di tutti noi. Come ampiamente sostenuto dal Sindaco in conferenza stampa, gli sforzi compiuti nelle scelte fatte sono andati verso una profonda razionalizzazione della spesa corrente, che negli scorsi anni è cresciuta a dismisura senza il miglioramento dei servizi erogati, che alle volte sono addirittura peggiorati, tenendo al centro dell'obiettivo lo spreco di risorse pubbliche. A fronte di una massa debitoria di decine di milioni di euro accumulata negli ultimi venti anni e del rischio di soccombenza in giudizio a causa di richieste di risarcimento danni consistenti, potenzialmente, in più di cento milioni di euro, tutti i componenti di questa maggioranza, in maniera responsabile, hanno perseguito il risanamento dei conti mettendo da parte quella convenienza politica che, seppur legittima, ha pesantemente condizionato le scelte del passato”. 

Brindisi bene Comune: “L’inizio di una nuova era"

“Il lavoro svolto in questi mesi per approntare il piano pluriennale di riequilibrio finanziario – si legge in una nota di Brindisi Bene Comune - non è stato soltanto un viaggio impegnativo tra conti e numeri ma un vero momento di riflessione sulla storia della nostra città degli ultimi venti anni, un’esperienza che permetterà alla città di capire che si è, per fortuna, definitivamente chiusa un’epoca e si è entrati in una realtà completamente diversa”. 

“Abbiamo, noi e tutte le forze politiche di questa maggioranza, coscienziosamente, gettato il cuore oltre l’ostacolo della opportunità politica, affiancando Sindaco e giunta in questo percorso di condivisione e responsabilità, non sottraendoci all’analisi dei problemi e alla faticosa individuazione delle risposte. Confermiamo scelte importanti, nel solco di quella operazione verità annunciata sin dal nostro insediamento, che hanno a che fare prima di tutto con il necessario contenimento della spesa corrente che significa da un lato bonificare gli sprechi ma dall’altro garantire comunque ai cittadini servizi efficienti”.

Fratelli d’Italia: conferenza stampa dei gruppi consiliari

Domani 4 gennaio presso il salone Mario Marino Guadalupi del Comune di Brindisi alle ore 11 i gruppi consiliari del Comune di Brindisi di FdI e della Provincia di Brindisi di FdI terranno congiuntamente  una conferenza stampa alla presenza di dirigenti provinciali e responsabili cittadini di FdI  per fare il resoconto dell'attività politico istituzionale ed amministrativa dei due Enti.

“Il Comune di Brindisi  - si legge in una nota di Fratelli d’Italia - si appresta a votare il piano di riequilibrio finanziario (predissesto) che ingesserà il bilancio comunale per i prossimi 20 anni con gravi e pesanti conseguenze in termini di tagli di servizi ai cittadini e tagli agli investimenti in opere pubbliche e aumento di tariffe e ticket per i servizi a domanda individuale; a ciò si aggiunga una sempre meno attenzione del Governo Nazionale e regionale (nonostante le continue rassicurazioni del Sindaco) al nostro territorio: vedi la mancata attivazione del Cis che avrebbe dovuto portare 250 milioni di euro di investimenti morti prima ancora di nascere”. 

Lo Martire: "I rincari non saranno solo per 200 brindisini"

La consigliera d’opposizione Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare), contesta il fatto che i rincari riguarderanno 200 persone su 87.000 cittadini.  “E’ falso – sostiene in una nota stampa la Lo Martire - Rossi fa finta di non capire che se si abbassa l’Isee per i ticket della mensa scolastica si colpiscono tantissime famiglie, che se si elimina il trasporto alunni dalle contrade si danneggiano tantissimi concittadini (e il contributo comunale di 100 euro servirà a ben poco), con il rischio che aumenterà l’abbandono scolastico, che se si internalizza la riscossione dei tributi si perdono venti posti di lavoro, che se si riducono i trasferimenti alla BMS sono a rischio 150 posti di lavoro, che se si riducono del 20% gli investimenti nei servizi sociali qualcuno ci rimetterà il proprio posto di lavoro”.

“Il sindaco, poi – prosegue - ha tentato di far passare come una cosa normale il fatto che ci sarà un aumento del ticket degli asili nido per molte fasce di reddito o che lo stesso sarà compensato dal ‘bonus’ erogato dallo Stato. Quel bonus – e Rossi lo sa bene – doveva servire ad aiutare le famiglie in difficoltà e non a finanziare ulteriormente il Comune. E poi ci sono i fruitori della navetta che collega via Spalato con i corsi, i quali dovranno pagare un euro a corsa”.

“A tutto ciò si aggiunga la vendita dei “gioielli di famiglia” e cioè delle farmacie comunali e delle piscine comunali che, fino a prova contraria, producono redditi e non debiti per il Comune. Ma tutto questo è niente rispetto alla situazione reale in cui versa il Comune di Brindisi e che la giunta-Rossi ha impiegato un anno e mezzo (mettendoci tanto di suo...) per capire”. 

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