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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Regionali, Emiliano ai circoli: "Sel deve presentare una lista". Mano tesa all'Udc

Parte da Brindisi, con l'assemblea dei circoli del Pd di Brindisi, Lecce e Taranto, la campagna elettorale di Michele Emiliano in vista delle prossime elezioni regionali. La sala convegni del Grande Albergo Internazionale, sede dell'incontro, era stracolma di persone, fra amministratori e militanti. Emiliano apre all'Udc e impone a Sel di presentare la sua lista

BRINDISI – Parte da Brindisi, con l’assemblea dei circoli del Pd di Brindisi, Lecce e Taranto, la campagna elettorale di Michele Emiliano in vista delle prossime elezioni regionali. La sala convegni del Grande Albergo Internazionale, sede dell’incontro, era stracolma di persone, fra amministratori e militanti. La kermesse si è aperta con l’intervento del segretario organizzativo del Pd, Giovanni Procacci, che ha tracciato la tabella di marcia. Prima una serie di riunioni degli amministratori. Poi “un forum di coalizione in cui individuare dei momenti per portare una proposta di governo”.L'assemblea dei circoli del Pd-2

A detta di Procacci servono “4-5 punti, 10 parole d’ordine che saranno la bandiera della campagna elettorale”. Procacci tocca un argomento sul quale più volte si soffermerà Emiliano: “ Vogliamo trasformare la così detta ‘Primavera Pugliese’ – afferma il segretario organizzativo – da storia delle istituzioni a storia collettiva”. 

Emiliano, segretario regionale del Pd, ha tracciato agli iscritti la rotta da seguire, prendendo spunto dalla vittoria della sinistra di Tsipras in Grecia. “Una sinistra – ha affermato Emiliano – che stava andando a una velocità insostenibile rispetto alla sinistra speculare a Berlusconi, nei confronti del quale si poneva come l’altra faccia della stessa medaglia”.

L’ex sindaco di Bari elogia Tsipras come “leader discutibile ma autentico: due doti essenziali per vincere le elezioni”. Una parte della vittoria di Tsipras appartiene “a parte della L'assemblea dei circoli del Pd 2-2-2nostra storia e a parte della storia della sinistra in Puglia”. E il cambiamento, nella sinistra pugliese, deve cominciare dalle regole di tesseramento ai circoli, “che adesso sono più difficoltose di quelle delle primarie”, provocando “un mescolamento fra il vecchio e nuovo”. Emiliano invita a non fare preclusioni: “Il partito è un luogo in cui se le persone hanno le qualità per esservi iscritte, bisogna dar loro la possibilità di farlo”. Bisogna dunque “aprirsi alla società pugliese” e invertire la tendenza rispetto ai 10 anni di governo di Nichi Vendola.

Perché il leader di Sel, a detta di Emiliano “si è adoperato per spaccare il Pd e imporre il suo punto di vista, costituendo un vero e proprio coordinamento anti-Pd”.  L’ex pm accusa la giunta uscente di aver governato per 10 anni “senza un programma, senza un documento condiviso”. “Abbiamo subito – prosegue Emiliano – una manipolazione della nostra sensibilità, andando incontro a una suggestione che ha probabilmente creato danni ingiusti a Vendola”. “Abbiamo fatto le primarie tre volte – dichiara ancora Emiliano – con lui. Adesso che abbiamo vinto noi, anche IMG_3424-2solo mettere in dubbio che Sel possa presentare una sua lista, è un’umiliazione che il Pd non può accettare”. Emiliano è categorico: “Sel deve presentare una lista”. “E se per far questo – prosegue il segretario regionale – sarà necessario abbassare la soglia di sbarramento, non è un problema. E questo passaggio peraltro rende onore ed è molto gradito dai tanti militanti di Sel che non hanno alcuna intenzione di sciogliersi in una lista civica”.

Uno dei possibili motivi di attrito con gli alleati di Sel risiede nei rapporti con l’Udc, alla quale Emiliano apre le porte. “Perché cinque anni fa – afferma l’ex sindaco di Bari – se non avessero candidato Adriana Poli Bortone e non si fossero presentati da soli con il solo scopo di non far vincere la destra, noi non avremmo vinto le elezioni. All’epoca, li incoraggiammo ad andare da soli, perché sapevamo che per noi questa cosa era molto importante. Poi è iniziata una storia di collaborazione continua. Una storia nella quale non è mai mancato il numero legale per colpa dell'Udc". Emiliano ricorda che il supporto dell'Udc è IMG_3414-2stato determinante per l'approvazione dell'ultima manovra di bilancio e che proprio alla luce del sostegno dato in tale occasione, dai centristi giunse la richiesta di poter entrare a far parte dello schieramento di centrosinistra.

Ai circa 200 militanti che gremiscono la sala dell’Internazionale, Emiliano chiede di collaborare a un programma chiaro e condiviso. “Il profilo politico del Pd – spiega il candidato del centrosinistra – non è quello di Emiliano”. I forum programmatici saranno quindi il luogo in cui elaborare le proposte programmatiche (“ogni Comune della regione dovrà avere la sua visione del programma regionale”) e superare le difficoltà nella composizione delle liste legate alla diminuzione del numero di candidati.

In tal senso, “i circoli devono mettersi a disposizione della comunità”. “Se vinciamo – conclude Emiliano prima di lasciare spazio agli interventi delle persone presenti in platea – non governerà il segretario-presidente. Saranno i circoli a governare la Regione, attraverso la concertazione”. 

Era impossibile non notare, infine, che il sindaco Pd di Brindisi pur presente in sala, non è stato invitato alla presidenza dell'incontro. Tra Emiliano e Consales c'è stato rcentemente uno scambio di frecciate sul percorso del Pug e probabilmente questo ha raffredato i rapporti tra i due, senza dimenticare che Mimmo Consales è ufficialmente ancora autosospeso dal partito per le vicende giudiziarie che lo interessano.

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