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Rifiuti: consegnata la bozza di capitolato ai sindacati. Ecco le novità

La raccolta differenziata dovrà raggiungere un livello del 58,35 per cento (65 per cento se entro il 2014 entreranno in funzione nuovi impianti). Saranno consentite nuove assunzioni solo se il personale dovesse subire diminuzioni a causa di decessi, pensionamenti e licenziamenti di una percentuale uguale o superiore al 15%. Previsto un osservatorio per i rifiuti

BRINDISI – La raccolta differenziata dovrà raggiungere un livello del 58,35  per cento (65 per cento se entro il 2014 entreranno in funzione nuovi impianti). Saranno consentite nuove assunzioni solo se il personale dovesse subire diminuzioni a causa di decessi, pensionamenti e licenziamenti di una percentuale uguale o superiore al 15%. Previsto un osservatorio per i rifiuti. Queste sono alcune fra le novità introdotte dalla bozza di capitolato del servizio decennale di raccolta e smaltimento dei rifiuti licenziata dai Comuni del bacino dell’Aro/Br2 (Brindisi, Cellino San Marco, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, Torchiarolo).

Il sindaco di Brindisi, nonché presidente dell’Aro, Mimmo Consales, ha consegnato il documento ai rappresentati sindacali, nel corso di un incontro L'incontro fra l'assessore Luperti, l'amministratore di Aimeri e il legale dell'azienda-2svoltosi stamani nell’aula Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città. Presenti anche l’assessore all’Urbanistica, Pasquale Luperti, il dirigente dell’ufficio Lavori pubblici, Pietro Cafaro, e il responsabile del servizio, l’ingegnere Gianluigi Fantetti. Il confronto è stato breve. Le parti si sono aggiornate a mercoledì prossimo (30 luglio) quando le organizzazioni sindacali presenteranno le loro eventuali proposte di modifica. Il sindaco ha detto che “bisogna fare in fretta”, perché “ci sono interessi a far commissariare l’Aro”.

Il primo cittadino ha anche fatto un cenno all’esito del faccia a faccia svoltosi in mattinata, sempre in presenza dell’assessore Luperti e dell’ingegnere Fantetti, con l’amministratore delegato, ingegnere Francesco Maltoni, e il legale, Giovanni Todisco, dell’Aimeri Ambiente, la ditta alla quale era stato affidato il servizio con un’ordinanza sindacale urgente e contigibile, resa nuovamente efficace dalla recente ordinanza del Consiglio di Stato che ha bocciato la sentenza del Tar con cui era stata concessa la sospensiva dell’ordinanza firmata dal primo cittadino il 13 marzo 2014.

“Aimeri – ha riferito Consales ai sindacati – ha dato la propria disponibilità a rispondere all’ordinanza. Le verifiche amministrative del caso sono partite. Per la prima decade di settembre dovremmo essere pronti”. Consales aggiunge inoltre che Aimeri espleterà il servizio per sei mesi, ma non va dimenticato che le carte potrebbero essere rimescolate dalla sentenza di merito del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo ottobre. E nel frattempo potrebbe essere pubblicato il bando di gara dell’Aro per l’affidamento decennale del servizio. Il capitolato riguarda le attività inerenti la Il sindaco Consales e l'assessore Luperti l termine dell'incontro con Aimeri-2raccolta, il trasporto e il conferimento dei rifiuti urbani e assimilabili. 

Raccolta differenziata. La ditta appaltatrice dovrà garantire nelle aree stabilite dal progetto, “la raccolta differenziata della frazione umida organica e della frazione secca riciclabile (carta, plastica, lattine e vetro) e non riciclabile, tramite l’utilizzo del sistema di raccolta ‘porta a porta spinto’”.”Il vetro – si legge nel capitolato – la frazione secca non riciclabile e la frazione umida, potranno essere raccolti con il sistema di raccolta stradale, cioè con l’utilizzo di cassonetti stradali nel periodo strettamente necessario ad estendere il sistema di raccolta “porta a porta spinto” a tutto il territorio comunale laddove tale sistema non sia ancora stato esteso a tutto il territorio”.

E vengono quindi imposti degli obiettivi all’azienda. Gli standard minimi di quantità delle frazioni riciclabili secche non dovranno essere inferiori alla percentuale del 58,35 per cento di tutti i rifiuti trattati. Tale asticella, poi, verrà sollevata fino al 65 per cento se nel corso del 2014 “dovesse trovare piena attuazione la infrastrutturazione territoriale con impianti in grado di accogliere completamente i quantitativi di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata”.

Nuove assunzioni. L’appaltatore subentrante è ovviamente tenuto ad assumere il personale attualmente in servizio presso gli attuali appaltatori o i dipendenti delle amministrazioni comunali che si dichiareranno disponibili al passaggio, mantenendo almeno il livello categoriale in atto, l’anzianità raggiunta, nonché le indennità varie. Ma qualora il personale (platea storica più personale integrativo) diminuisse drasticamente a causa di decessi, licenziamenti, pensionamenti e altro ancora, di una percentuale superiore o uguale al 15 per cento della dotazione iniziale, “l’appaltatore ha facoltà di assumere nuovo personale a tempo indeterminato attingendo dalle liste di collocamento dei Comuni facenti parte dell’Aro/Br2, ma in ogni caso la Un momento dell'incontro con i sindacati nella sala Mario Marino Guadalupi-2dotazione organica del personale in servizio non può superare il numero degli addetti attualmente presente”.

Campagne di educazione ecologica. Spetterà all’appaltatore organizzare una serie di iniziative di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. Questo attraverso: l’esposizione di striscioni stradali e le affissioni di manifesti murali; la distribuzione di locandine in luoghi pubblici o frequentati dal pubblico; la distribuzione di materiale informativo con supporto di pieghevoli per tipo di raccolta differenziata per ciascuna utenza (anche quella convenzionata); la consegna di materiale illustrativo o di marketing in occasione di fiere o eventi simili; l’organizzazione di iniziative a tema presso le scuole di ogni ordine e grado di ciascun Comune dell’Aro/Br2, prevedendo anche dei premi.

Osservatorio per i rifiuti. Fra le novità previste dalla bozza di capitolato, vi è anche l’obbligo per l’appaltante, con l’ausilio dei dati che dovranno essere forniti dall’appaltatore, di istituire un Osservatorio per i rifiuti, “per l’attività di sorveglianza e controllo sui servizi di igiene urbana, nonché per il monitoraggio, l’analisi e lo studio sulla quantità e qualità dei rifiuti solidi urbani e speciali assimilati e delle frazioni riciclate e quelle avviate a trattamento e riciclaggio”. L’azienda dovrà quindi compilare delle schede di rilevamento delle utenze in modo da acquisire dati per il controllo dei rifiuti conferiti al gestore pubblico. Non solo, sempre nell’ottica di una collaborazione con le amministrazioni comunali, l’azienda appaltatrice dovrà “immediatamente denunciare agli agenti di polizia municipale qualsiasi irregolarità riscontrata (getto abusivo di materiale, deposito di immondizie sulla strada o fuori dei recipienti prescritti), coadiuvando l’opera degli agenti stessi con l’offrire tutte le indicazioni possibili per l’individuazione del contravventore”.

Cestini gettacarte. Entro 120 giorni dall’affidamento del servizio, l’appaltatore dovrà installare non meno di 1500 cestini porta rifiuti secondo le indicazioni fornite dall’appaltante e comunque in ogni fermata delle linee urbane della Stp (435 fermate per il solo Comune di Brindisi). I cestini gettacarte dovranno essere così ripartiti: 890 a Brindisi; 70 a Cellino; 280 a Mesagne; 70 a San Donaci; 140 a San Pietro Vernotico; 55 a Torchiarolo. 

Centri di raccolta materiali. In ogni Comune dovrà essere realizzato almeno un centro di raccolta materiali (se questo è già presente, l’azienda se ne farà carico della gestione, versando un canone al Comune), in cui i cittadini potranno conferire vari materiali, fra i quali: trazione secca non riciclabile; frazione rifiuto umido; residui di prodotti e relativi contenitori etichettati; batterie d’auto esauste; oli minerali esausti; lampade alogene, a scarica, lampade a fluorescenza e tubi catodici; rottami ferrosi; pile e medicinali; componenti elettronici; carta e cartoni; sfalci d’erba, ramaglie e scarto verde in generale; piccole quantità di inerti; stracci e tessuti in genere; rifiuti ingombranti; assimilati. 

Trasporto e pesatura dei rifiuti. Grava sulle spalle dell’appaltatore il costo del trasporto di rifiuti urbani e assimilati e dei materiali recuperati, verso gli impianti di riutilizzo e di trattamento in discarica. “Se l’impianto di destinazione è esterno all’area dell’Aro/Br2, verrà riconosciuto all’appaltatore per la sola parte eccedente i 30 chilometri di distanza dal confine indicato in una mappa, un rimborso sulla  base delle tariffe chilometriche applicate ai percorsi esterni come desunti dall’Automobile club Italia, sempre che la quantità conferita agli impianti, per singolo viaggio, non sia inferiore all’85 per cento della massima capacità di carico dell’automezzo idoneo utilizzato per il trasporto”. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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