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Rollo decaduto da consigliere regionale

BARI – Da qualche minuto Marcello Rollo non è più un membro del consiglio regionale della Puglia: l’assemblea ha infatti votato la sua decadenza dalla carica, non avendo rimosso nel frattempo lo stesso Rollo le cause dell’incompatibilità. Hanno votato per la decadenza di Rollo 26 consiglieri regionali.

BARI – Da qualche minuto Marcello Rollo non è più un membro del consiglio regionale della Puglia: l’assemblea ha infatti votato la sua decadenza dalla carica, non avendo rimosso nel frattempo lo stesso Rollo le cause dell’incompatibilità. Hanno votato per la decadenza di Rollo 26 consiglieri regionali, 16 hanno votato contro e 8 si sono astenuti. Da questo momento, il politico brindisino resta in carica solo come presidente del Consorzio Asi di Brindisi.

Prima del voto sulla decadenza, il consiglio regionale si era anche espresso a maggioranza assoluta contro un ordine del giorno del gruppo dell’Udc, di cui Rollo faceva parte, per un rinvio di 60 giorni del punto all’ordine del giorno, per attendere l’esito di una proposta dei senatori dell’Unione di Centro di modifica della normativa che sancisce l’incompatibilità di carica, che Marcello Rollo aveva impugnato senza esito davanti al Tar.

Il Tribunale amministrativo di Bari, seconda sezione, aveva rigettato all’inizio di settembre il ricorso presentato da Marcello Rollo, consigliere regionale Udc e presidente del Consorzio Asi di Brindisi, per difetto di giurisdizione. La materia infatti, aveva stabilito la seconda sezione del Tribunale amministrativo del capoluogo di regione, è di competenza del giudice ordinario, come sostenuto dagli avvocati della Regione Puglia nella loro memoria difensiva.

La palla era quindi tornata al consiglio regionale, che aveva già deliberato affinchè Rollo scegliesse tra uno dei due incarichi, mentre invece l’interessato aveva proposta ricorso al Tar, ottenendo prima una sospensiva, poi però vedendosi respingere il ricorso per le ragioni poc’anzi indicate. Rollo era subentrato in consiglio regionale a Pietro Iurlaro, eletto senatore del Pdl. Il presidente del Consorzio Asi, infatti, prima di passare armi e bagagli all’Udc aggregandosi all’avventura politica di Massimo Ferrarese, aveva partecipato alle ultime elezioni regionali nelle file del partito di Berlusconi.

A quanto pare, facendo due conti, oltre ai voti dell'Udc e del gruppo misto (quattro più sei consiglieri), Rollo ha incassato oggi a proprio favore - per quello che è servito - anche i voti di qualche franco tiratore. Nessun partito aveva lasciato libertà di coscienza per il pronunciamento sul caso Rollo: il Pdl non aveva alcun  interesse, se non quello di riprendersi il seggio che Rollo aveva spostato verso il gruppo Udc. Sel e Puglia per Vendola erano per rimandare Rollo a casa. Qualche dissidente nel Pd? Fabiano Amati, che ha parlato per dichiarazione di voto, ha dichiarato il voto favorevole dei democratici per la decadenza. Ora, capire da dove arrivino  gli altri 6 voti contrari e le 8 astensioni non sarà semplice, ammesso che qualcuno abbia voglia di verificare.

 

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