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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Francavilla Fontana

"San Lorenzo: dove tutti sbagliano"

FRANCAVILLA FONTANA - BrindisiReport.it non si occupa quotidianamente di Francavilla Fontana, e soprattutto in questi giorni le nostre energie sono concentrate sulla vicenda dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone. Quindi accettiamo totalmente il rilievo che proviene dall'autrice dell'intervento che pubblichiamo di seguito, dedicato al problema mai risolto del risanamento strutturale del quartiere San Lorenzo, una realtà priva di servizi e di punti di socializzazione salvo poche eccezioni. Ecco dunque l'opinione di Alessandra Pontecorvo, "sanlorenzina" doc anche se vive a Roma per la maggior parte dell'anno per questioni di lavoro e di studio. Un punto di vista certamente obiettivo, secondo noi.

FRANCAVILLA FONTANA - BrindisiReport.it non si occupa quotidianamente di Francavilla Fontana, e soprattutto in questi giorni le nostre energie sono concentrate sulla vicenda dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone. Quindi accettiamo totalmente il rilievo che proviene dall'autrice dell'intervento che pubblichiamo di seguito, dedicato al problema mai risolto del risanamento strutturale del quartiere San Lorenzo, una realtà priva di servizi e di punti di socializzazione salvo poche eccezioni. Ecco dunque l'opinione di Alessandra Pontecorvo, "sanlorenzina" doc anche se vive a Roma per la maggior parte dell'anno per questioni di lavoro e di studio. Un punto di vista certamente obiettivo, secondo noi.

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Gentile direttore,  nonostante abbia letto ben poco sul suo giornale in merito alla conferenza stampa dell'altra sera tenuta degli amministratori di Francavilla Fontana nel quartiere San Lorenzo durante la quale sono stati presentati i "lavori di riqualificazione" (sic!) del suddetto quartiere, spero comunque Lei voglia pubblicare questa mia per dare voce ai pensieri di gran parte della popolazione del quartiere. Premetto che pur non vivendoci più quotidianamente da molti anni (vivo a Roma per motivi di studio/lavoro) ho ancora la residenza in una delle strade che maggiormente saranno interessate dal cantiere che si prevede inutile e infinito, e ci torno regolarmente. Sono cresciuta insieme alle nostre strade, insieme ai nostri nuovi palazzi, insieme alla chiesa, insieme alla scuola, quel quartiere è casa mia più di qualunque altro posto al mondo ed è per questo che anche se lontana ho ritenuto opportuno dire la mia ora che verrà smembrato pezzo per pezzo senza apportare alcun beneficio a noi abitanti.

Innanzitutto vorrei ricordare agli amministratori della nostra città che in quel quartiere ci vivono circa 6000 persone molte delle quali in abitazioni popolari e quindi in possesso di scarsi mezzi di sussistenza. Per le strade del quartiere, se si tralascia la scuola elementare e la parrocchia che cercano di svolgere il ruolo di agenzie sociali al meglio delle loro possibilità, non vi è un servizio che sia uno. Quei pochi negozi di vario genere che aprono, chiudono dopo pochi mesi, non vi è un servizio di trasporto pubblico decente, qualche autobus passa ma non si capisce bene dove ferma, a che ora e dove si acquistano i titoli di viaggio, non c'è un ufficio postale, hanno provato un paio di volte a mettere un presidio di polizia municipale che poi è sempre magicamente sparito senza troppe spiegazioni, i giardinetti che negli anni scorsi sono stati sistemati non hanno subito alcuna manutenzione ordinaria e sono quindi già da rifare, all'interno di uno di essi c'è persino uno stabile nel quale doveva essere aperto un chiosco, mai fatto e ora in completo abbandono, i campetti sportivi, uno dei quali fu dato anni addietro in gestione alla parrocchia ma senza alcun aiuto da parte dell'amministrazione, sono ormai completamente impraticabili, per non parlare del palazzetto dello Sport di cui non si conosce la fine, e per ultimo non c'è la tanto agonista farmacia.

Fino a quest'anno non potevamo neppure chiederla per via delle norme che consentivano un numero massimo di presidi farmaceutici già raggiunto dalla nostra città, da qualche mese, però il decreto sulle liberalizzazioni ha consentito al nostro paese di avere due farmacie in più rispetto a quelle già presenti. Ogni persona di buonsenso avrebbe messo una farmacia nel quartiere San Lorenzo, anche e specialmente in vista di questo progetto di riqualificazione e invece niente. "Questo quartiere è circondato di farmacie" ha dichiarato ieri l'on. Vitali in conferenza stampa, riferendosi evidentemente all'unica farmacia in zona ossia la farmacia San Lorenzo (ben distante dalle campagne e dalle contrade che completano il nostro quartiere) del dott. Rampino, presidente provinciale dell'ordine dei farmacisti Brindisi.

Mi scuso per questo elenco dei servizi (anzi dei non servizi) previsti nel mio quartiere, ma l'ho ritenuto necessario poiché guardando il progetto e ascoltando le parole degli intervenuti in conferenza stampa ho avuto l'impressione che i nostri governanti abbiano messo piede in zona San Lorenzo solo nelle campagne elettorali per effettuare i vari concerti di chiusura. Credo che nessuno di loro conosca effettivamente il quartiere in questione, e credo anche (anzi voglio sperare) che fatto salvo per il famigerato comitato di quartiere - di cui tra l'altro non si conosce la composizione né il regolamento per la stessa - nessuno abbia mai parlato con i cittadini prima di smantellare le loro strade e di abbattere i loro alberi.

Inoltre oltre a questa presunta piazza di fronte la chiesa (che presenta già un sagrato molto ampio) e di questa pista di monopattino/skateboard la cui utilità resta del tutto sconosciuta, nessun altro lavoro è stato esplicitato se non con la dicitura di non meglio identifica "interventi importanti". Ora, se anche fosse, come sembra, che questi "interventi importanti" riguardano i giardinetti e i campi sportivi e la costituzione di "orti" (???) vorrei ricordare ai nostri cari amministratori che questi non possono essere considerati interventi di straordinaria amministrazione tanto da giustificare una spesa di 3mln di euro, specialmente se poi l'intenzione è quella di lasciare il tutto in stato di abbandono per i prossimi vent'anni, come già accaduto nei vent'anni precedenti. Certo è chiaro che in queste condizioni il quartiere non potrà mai crescere e mai essere riqualificato, ma non venite nelle nostre strade e nelle nostre piazze a spacciare questa come l'idea del secolo, come il miglior investimento di sempre, e soprattutto toglietevi di dosso quell'aria di superiorità di chi non accetta di essere contestato solo perché entrato nel quartiere che ospita la cd zona 167.

Ora però non vorrei che questa mia lettera fosse una rampa di lancio per tutti coloro che cercano facili consensi. Sono un'elettrice del centro-destra e non ne faccio mistero, ma prima ancora sono una cittadina francavillese e un abitante del quartiere San Lorenzo per il quale ho speso i migliori anni della mia vita. Così come non sopporto la spocchia e la puzza sotto il naso della maggioranza, mi rifiuto di fare da spalla all'opposizione che, evidentemente, non è capace di svolgere al meglio il proprio ruolo. È facile ora sparare a zero sull'amministrazione ed è anche giusto, ma da anni avreste potuto/dovuto occuparvi tutti dell'abbandono del quartiere San Lorenzo e non solo per opportunità politica ed elettorale ma perché cuore pulsante della nostra città, che dovrebbe essere cuore pulsante della nostra provincia e della nostra regione.

Chiudo questa lettera, anche per via della sua estrema lunghezza, con un consiglio agli abitanti del quartiere San Lorenzo, dissentite il più che potete, imponete le vostre volontà e fermate questo spreco di soldi pubblici, altrimenti non ci resterà che imparare ad usare lo skateboard per raggiungere la farmacia più vicina. E ai nostri amministratori comunali, provinciali, regionali, onorevoli e compagnia mi permetto una nota a margine, tornate fra la gente finché siete in tempo perché se continuate così arriverà il giorno in cui non vi sarà più consentito di farlo.

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