Sciopero al porticciolo: la proprietà convoca un Cda. Spiraglio per i lavoratori
Il sindacato Cobas minaccia una denuncia penale nei confronti dell'azienda appaltatrice del porticciolo turistico, la Salento Port Service, che ha sostituito un gruppo di lavoratori in sciopero con altri lavoratori provenienti dal Leccese. Ma allo stesso tempo, si apre uno spiraglio nella vertenza che la notte fra giovedì e venerdì ha esasperato gli animi nel Marina di Brindisi
BRINDISI – Il sindacato Cobas minaccia una denuncia penale nei confronti dell’azienda appaltatrice del porticciolo turistico, la Salento Port Service, che ha sostituito un gruppo di lavoratori in sciopero con altri lavoratori provenienti dal Leccese. Ma allo stesso tempo, si apre uno spiraglio nella vertenza che la notte fra giovedì e venerdì ha esasperato gli animi nel Marina di Brindisi, rendendo necessario l’intervento dei carabinieri per riportare la calma fra i circa 10 manifestanti e le persone chiamate dalla ditta al loro posto.
Una svolta positiva potrebbe arrivare mercoledì prossimo (10 settembre), quando la questione finirà al centro di una seduta del consiglio di amministrazione della società “Bocche di Puglia”, proprietaria del porticciolo, convocata su richiesta del presidente della stessa. In quella sede verranno affrontate le varie istanze avanzate dai lavoratori, fra le quali il pagamento degli straordinari e il riconoscimento del bonus di 80 euro previsto dalle misure adottate dal governo.
Una sorta di regolarizzazione di fatto delle posizioni dei dipendenti, insomma, che allontanerebbe lo spauracchio di un nuovo bando di gara per la gestione dei servizi attualmente garantiti da Salento port service, fra i quali quello di guardiania. Ma la vicenda potrebbe anche avere strascichi giudiziari, visto che il sindacato, in una stampa firmata dal segretario Roberto Aprile, preannuncia una denuncia nei confronti della ditta per condotta antisindacale.
