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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Scontro sulle nomine Fal: "Rischiamo ritardi nelle nuove opere"

Emiliano accusa Toninelli di sgarbo istituzionale. Il Movimento 5 Stelle vuole il brindisino Almiento alla presidenza

Se Michele Emiliano si aspettava maggiore considerazione dal Movimento 5 Stelle dopo aver difeso Luigi Di Maio accusato di gaffe sulla collocazione geografica di Matera, si sbagliava di grosso. La prova di ciò giunge dall’esclusione della Regione Puglia, che pure sta finanziando la dotazione di nuove infrastrutture e mezzi di Ferrovie Appulo Lucane con 220 milioni di euro, dalla designazione della nuova governance della azienda di trasporto pubblico che dovrà garantire il collegamento tra l’aeroporto di Bari e Matera Città europea della Cultura 2019.

michele emiliano-8La prima protesta del governatore Emiliano si è levata ieri, ma ha prodotto solo un incontro previsto prima per oggi, poi slittato a domani, tra un sottosegretario e l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini. Emiliano aveva chiesto un incontro preliminare al ministro Danilo Toninelli, per giungere ad una nomina condivisa, ma la decisione del M5S sulla presidenza delle Fal sembra ormai blindata. E dovrebbe essere quella dell’attuale presidente della Stp di Brindisi (e consigliere del Cotrap Puglia), l’avvocato Rosario Almiento, che è stato più volte sostenuto alla massima carica della società di trasporto pubblico provinciale proprio dal Pd.

La candidatura Almiento

Ma questa volta Almiento è stato candidato al nuovo e più importante incarico, si dice, dall’establishment pugliese del Movimento 5 Stelle, e Toninelli non intenderebbe fare un passo indietro. Dal canto suo, l’avvocato brindisino nega ogni sponsorizzazione politica e spiega la sua ascesa col fatto di essere un tecnico apprezzato del settore. Emiliano però non ci sta affatto (molti i dubbi anche di Giannini), e torna alla carica.

“Sulla nuova governance delle Ferrovie Appulo Lucane occorre ancora una volta sgomberare il campo da notizie inesatte: nessun invito formale è pervenuto per tempo alla Regione per approfondire a livello ufficiale l’argomento da parte del Ministero dei Trasporti. Solo a seguito delle voci relative alla volontà del ministro di sostituire le personalità che attualmente guidano la società, ho inviato una lettera al signor ministro alla quale non è giunta risposta”, dice il governatore.

“L’assessore Giannini ha quindi offerto alla struttura di staff del Ministro la disponibilità del presidente della Regione Puglia ad effettuare un incontro col ministro che garantisse una reale disponibilità a riaprire la decisione del Governo. L’incontro –prosegue Emiliano - è stato concesso con il sottosegretario competente per il pomeriggio di oggi 18 settembre, e successivamente rinviato a domani 19, ma ribadendo che la decisione sulla discontinuità rispetto alla attuale direzione aziendale rimaneva ferma”.

“Sgarbo istituzionale”

“Il richiamo allo sgarbo istituzionale è conseguente dunque a questa decisione adottata ancor prima di incontrare la Regione e comunque senza spiegare le ragioni di questa decisione. E questo alla faccia della metodo partecipativo con le istituzioni locali tante volte invocato dal Governo”, accusa il presidiente della Regione Puglia. “Il rifiuto di partecipare all’incontro di domani 19 deriva dalla presa d’atto che la discontinuità nella gestione della società era ed è un elemento imprescindibile per il ministro dei Trasporti”.

Danilo Toninelli-2“Di contro – obietta Emiliano - proprio la continuità è invece l’elemento di garanzia per la celere esecuzione delle opere e l’efficace utilizzo dei fondi strutturali impegnati. Infatti  la Regione Puglia sta garantendo finanziamenti per 220 milioni di euro, in vista dell’appuntamento di Matera 2019 e nell’ottica di uno sviluppo del Mezzogiorno. Se il ministro fosse ancora  disponibile ad una discussione aperta senza decisioni già adottate prima della reciproca consultazione, la Regione Puglia resta disponibile in ogni momento”.

I 5 stelle: "Emiliano campione di nomine non condivise"

Insomma, resta una mano tesa, ma “se l’incontro servisse solo a rimediare alla sgarbo istituzionale sopra detto, avendo il ministro già deciso ed individuato le sostituzioni nella governance di Fal, è chiaro che ogni simulacro di consultazione appariva ed appare assolutamente inutile. Se così fosse ribadisco che la decisione assunta espone al rischio di ritardi e perdite di finanziamenti. Ovviamente la Regione Puglia continuerà in maniera determinata a perseguire gli obiettivi innanzi indicati, ma ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità ove mai gli stessi obiettivi dovessero essere messi a rischio o non raggiunti”, ha concluso Emiliano.

Insomma, il Movimento 5Stelle impegnato a Roma in un braccio di ferro senza quartiere con la Lega di Salvini sui pacchetti di nomine strategiche (metodi da tempi andati, esorcizzati ma non accantonati), nelle periferie, se non ci sono contendenti tra gli alleati, non si mette certo a discutere con altri interlocutori se deve piazzare i propri candidati alla testa di importanti società. Emiliano ora dovrebbe rivedere le proprie convinzioni su un possibile accordo con il M5S, teorizzato dopo le elezioni del marzo scorso, dicono i critici del governatore.

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