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"Servizi sociali, solo propaganda dal sindaco Rossi"

Il gruppo consiliare CinqueStelle: "Commissione d'inchiesta a priori orientata ad affermare la bontà dell'operato dell'Amministrazione"

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Movimento CinqueStelle di Brindisi sulla istituzione della commissione consiliare d'inchiesta sui servizi sociali, proposta dal sindaco Riccardo Rossi, dopo le dichiarazioni rese dalla dimissionaria vice sindaco, Rita De Vito. 

Continuiamo a leggere sugli organi di stampa una sterile polemica su come al Comune di Brindisi si dovrà fare chiarezza sulle gravi accuse della ex vice sindaco De Vito. Rigettiamo la proposta di Commissione Speciale di Inchiesta proposta dal Sindaco perchè strumentale, frutto di sola propaganda e peraltro già aprioristicamente orientata nella direzione di affermare la bontà dell'operato dell'Amministrazione.
Al primo cittadino sfugge che in democrazia dovrebbe spettare all'opposizione la scelta di come esercitare il controllo sulla maggioranza e non certo alla massima carica di quest'ultima.
Non si trascuri che esiste la Prima Commissione Consiliare Permanente Welfare e Servizi Sociali con ampi poteri di controllo ai sensi degli artt. 18 e 21 del regolamento comunale. Tale commissione è operativa ed ha già cominciato il lavoro di ascolto di dirigenti e presidenti di cooperative in convenzione. 
Si confida, in ogni caso, nell'imparzialità della commissione servizi sociali anche se presieduta da un consigliere di maggioranza. 
Non possiamo, però, esimerci dall'osservare quanto sia incoerente il sindaco Rossi nel proporre alle opposizioni la presidenza della commissione di inchiesta, dopo aver spartito le presidenze delle commissioni permanenti tra i suoi amici della maggioranza alla faccia di quella democrazia e trasparenza invocata in passato dai banchi dell'opposizione.
Appare, altresì, inutile il Consiglio Monotematico sulle denunce della vice sindaco. Si sceglie anche da parte dell'opposizione di Centro-destra la strada della propaganda. La bagarre in aula sarebbe solo la sterile passerella di qualcuno, nulla si aggiungerebbe se non polemiche prive di risultati concreti per la cittadinanza (si ripeterebbe quanto già visto sulla vicenda della ex delegazione del quartiere Casale). 
E' inaccettabile la proposta di “rotazione” dei dirigenti. Se qualcuno ha delle responsabilità sia rimosso, non si mescolino le carte rischiando di aprire una corsa alla lottizzazione dei settori.
Non serve un Consiglio comunale monotematico per predere atto di ciò che è di solare evidenza:  chi aveva promesso il “cambiamento”, una volta arrivato alla poltrona, ha dimenticato di partire proprio dalla ristrutturazione della macchina amministrativa, lasciando che, in un settori strategici, si continuasse a lavorare secondo logice consolidate in decenni di assenza della buona politica.
Il Sindaco Rossi dia risposte precise sui singoli atti amministrativi posti in essere dalla sua giunta e per quello risponda a specifiche interrogazioni ed interpellanze in Consiglio comunale.
A fare chiarezza sulle denunce della preside De Vito ci penserà la commissione permanente esistente (portando poi il proprio lavoro in Consiglio comunale) e la Magistratura se si riscontreranno fatti penalmente rilevanti.

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