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Tributi, sfratto esecutivo per la Gestor

BRINDISI – E’ il giorno dello sfratto esecutivo negli uffici della Gestor, la società che fino a poco meno di due mesi fa controllava il servizio di riscossione dei tributi per conto del Comune prima che la stessa venisse radiata dall’Albo, comportando così anche la fine del rapporto con l’Amministrazione.

BRINDISI – E’ il giorno dello sfratto esecutivo negli uffici della Gestor, la società che fino a poco meno di due mesi fa controllava il servizio di riscossione dei tributi per conto del Comune prima che la stessa venisse radiata dall’Albo, comportando così anche la fine del rapporto con l’Amministrazione.

Ma la telenovela del tormentato rapporto tra le due parti si è arricchita ieri mattina con un nuovo capitolo, con l’ufficiale giudiziario che si è presentato negli uffici di via Dalmazia per disporre lo sgombero della sede e sequestrare diversi documenti. Un ennesimo motivo di preoccupazione per i 21 dipendenti che oltre a non percepire stipendio da sette mesi e ad essere di fatto inoperosi da quando la società non gestisce più la riscossione delle imposte, si vedono ora anche costretti a traslocare. Già ma dove? E per fare poi cosa? I dipendenti sono da tempo sul piede di guerra e chiedono, anche attraverso il sostegno delle organizzazioni sindacali, il riconoscimento della cassa integrazione, almeno fino a quando non saranno assorbiti dalla nuova società, così come imposto nella nuova gara d’appalto indetta dal Comune.

Lo sfratto, si diceva. Nel giro di un paio d’ore, non è rimasto più niente della sede che fino a pochissimi mesi fa era quotidianamente presa d’assalto dai contribuenti, sia per il pagamento delle tasse che per qualsiasi informazione in merito alle cartelle esattoriali.

“Appena venuto a sapere dello sgombero odierno – afferma l’assessore al Bilancio Mario Pennetta -, ho inviato sul posto dirigenti e delegati dell’ufficio legale comunale affinchè tutto avvenisse in maniera regolare, e soprattutto affinchè venisse tutelato il materiale cartaceo giudicato di interesse per l’Amministrazione”.

Nessuno riferimento, però, alla banca dati, tuttora oggetto del contendere tra il Comune e la stessa Gestor. Nonostante la diffida presentata dall’Amministrazione alla società affinchè quest’ultima cedesse il software con tutti i dati, la Gestor si è sempre rifiutata di mollare la presa. E anche l’intervento di ieri dell’ufficiale giudiziario non avrebbe cambiato le cose sotto questo aspetto, visto che il supporto informatico si troverebbe presso la sede di Chiavari.

Resta, per ora, la preoccupazione dei 21 dipendenti, che attendono di essere assunti dalla società che ha vinto l’appalto temporaneo, e cioè fino al 31 dicembre 2010 (poi sarà indetta una gara quinquennale). L’apertura delle buste del 16 marzo scorso aveva dato ragione alla Soget, ma al momento l’assegnazione è in ghiacciaia per un intoppo burocratico: la società infatti avrebbe inviato al Comune la sola copia del Durc, quando invece prima di controllare i requisiti vi sarebbe la necessità di disporre del formato originale. In attesa della risposta della Soget, è ancora tutto fermo.

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