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Il meetup Brindisi5Stelle non ci sta: "Bozzetti spacca il movimento"

Che il consigliere regionale brindisino Gianluca Bozzetti, capogruppo del M5S nell’assemblea di via Capruzzi, fosse salito velocemente e da tempo sul carro del preannunciato vincitore Luigi Di Maio, era cosa nota ai più

BRINDISI – Che il consigliere regionale brindisino Gianluca Bozzetti, capogruppo del M5S nell’assemblea di via Capruzzi, fosse salito velocemente e da tempo sul carro del preannunciato vincitore Luigi Di Maio, era cosa nota ai più. Che ciò comporti assumere il controllo totale del movimento a Brindisi, continuando la strategia suicida delle trascorse elezioni amministrative, lo dicono i militanti del meetup Brindisi5Stelle, quelli all’epoca estromessi dalla lista, recentemente presi di mira da Bozzetti in una intervista realizzata dal “Nuovo Quotidiano di Brindisi” domenica scorsa 1 ottobre.

E la reazione non si è fatta attendere, dopo un lungo silenzio.  “In verità, con enorme stupore, leggere la risposta del portavoce nostro rappresentante che, sin da subito, tiene ad evidenziare che solo ‘il gruppo che ha ottenuto la certificazione della lista’ sia il figlio legittimo del M5S, mentre gli altri, noi compresi, saremmo quegli invisibili o figli illegittimi della sua giusta politica, ci fa capire tante cose”, premette un comunicato di Brindisi5Stelle.

“Amare e deludenti, ma soprattutto, mirate ad obiettivi personali e non conformi ai principi che da sempre hanno caratterizzato il M5S. Ci riferiamo sostanzialmente al suo palese atteggiamento di chiusura nei nostri confronti, al rifiuto di riconoscere il lavoro svolto finora dal nostro gruppo, sintomo ancora una volta della volontà di spaccare, dividere il M5S brindisino”, è il duro commento.

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“Così come aveva già fatto il suo gruppo con il comunicato stampa del 22 aprile 2016 in occasione della formazione delle liste per le passate amministrative, nel quale incoronava il gruppo del quale lui stesso fa parte e screditava il nostro, addirittura non riconoscendoci come attivisti del movimento”.

Nel comunicato si riassumono le vicende interne del recente passato: “Molti di noi hanno gettato le fondamenta del M5S nella nostra città ai tempi degli ‘amici di Beppe Grillo’ ancor prima della costituzione del M5S. Quando Bozzetti non conosceva ancora cosa volessero rappresentare quelle 5 stelle noi eravamo già in piazza con i banchetti del movimento da molti anni”.

“ I brindisini conoscono le nostre facce sin dal 2008, perché abbiamo fatto tutte le petizioni e le raccolte firme, compreso l'ultima per il no al referendum. Tutte le nostre attività sono documentate sulla nostra pagina Facebook ‘Brindisi5Stelle’, mentre al contrario, l'attività politica del consigliere che ha portato astio e diffidenza tra gli stessi attivisti, è comparsa più volte sulle testate giornalistiche”, dicono da Brindis5Stelle bollando il protagonismo di Bozzetti.

E c’è la storia dell’aspettativa di unità frustrata al momento delle elezioni amministrative dello scorso anno, forse anche causa di quel reflusso che portò al Comune la deludente squadra di Angela Carluccio: “Ed in effetti, nelle precedenti amministrative, abbiamo più volte chiesto l'unione dei gruppi, per presentarci ai nostri concittadini con un programma, una lista e un candidato sindaco condiviso, arrivando nell'ultimo tentativo ad invadere letteralmente con tutto il nostro gruppo la sede di via Bastioni, ma abbiamo ricevuto sempre risposta negativa, oppure una scusa tipica del linguaggio politichese: non sono tenuto a dirimere controversie interne ai gruppi, da un lato, e dall'altro esiste un solo gruppo, unico inimitabile volenteroso …... il mio!!!”.

“Insomma il nostro portavoce, ci sconfessa, ci disconosce, ci attacca, ma non è tenuto a prendere parte nelle eventuali beghe interne ai gruppi, sebbene confessi candidamente che esiste un solo gruppo, quello suo, dei suoi amici e dei suoi fedeli, come tradizione politica vuole. Eppure, proprio noi, poiché non potevamo lasciare la nostra città senza una lista del movimento, abbiamo preferito che il nostro candidato sindaco Fabio Mollica facesse un passo indietro, rinunciando alla sua candidatura ed inviando allo staff una mail tanto da far decadere la nostra lista, lasciando dunque campo libero al loro gruppo del Bozzetti (l'unicum)”.

Speranza di unità molto labile, ma ancora presente e manifesta: “Peccato, siamo molto amareggiati dalla parole del portavoce, ed ancora, in verità, speriamo che non corrispondano davvero a quelle dette da lui, perché siamo sempre dell'idea che solo uniti si vince e continueremo a proporlo, sperando che il buon senso prevalga sulle misere logiche di potere”.

Ma nel documento di Brindisi5Stelle si annuncia anche che non si resterà a guardare, per preparare la campagna amministrativa prossima ventura: “Se il M5S nella nostra città fosse stato unito alle passate amministrative ma anche in futuro, potrebbe avere i numeri per governare Brindisi perché unione significa più credibilità davanti ai cittadini! Nel frattempo ci stiamo preparando per le prossime amministrative lavorando al nostro programma che riteniamo di fondamentale importanza e che debba vestire su misura per la nostra città e non essere copiato da altri programmi di altre realtà come fu invece quello presentato dalla loro lista la volta scorsa perché Brindisi merita molto, ma molto di più.”

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