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"Solo sinistra e ambientalisti, basta centro"

BRINDISI – Dalle macerie fumanti delle elezioni del 24 e 25 febbraio a Brindisi può nascere una nuova iniziativa della sinistra, in stretto confronto e sinergia con i movimenti ambientalisti? Lo pensa l’associazione Sviluppo e Lavoro, che scrive a Pd, Sel, Left, Sì Democrazia e Brindisi Bene Comune, ma non al M5S.

BRINDISI – Dalle macerie fumanti delle elezioni del 24 e 25 febbraio a Brindisi può nascere una nuova iniziativa della sinistra, in stretto confronto e sinergia con i movimenti ambientalisti tutti rappresentati in consiglio comunale? Lo pensa l’associazione Sviluppo e Lavoro, che ha come promotore il consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Giovanni Brigante, anche consigliere comunale. E lo propone come elemento di confronto e riflessione al Partito Democratico, a Sel, all’associazione Left, al movimento Brindisi Bene Comune e alla lista Sì Democrazia, in una lettera aperta.

Il punto di partenza è antitetico, come valutazione ed indirizzo, a quello espresso ieri da Massimo Ferrarese, che parla ancora di “laboratorio” (il patto di governo tra Pd e moderati sperimentato alla Provincia e al Comune capoluogo), attribuendosi la paternità di quell’idea e proponendosi di farne cultura politica da export in tutta la regione. Ma per Sviluppo e Lavoro sinistra brindisina e movimenti ambientalisti non possono che partire, invece,  da quelle “riflessioni interessanti, analisi spesso impietose che, al di là delle diverse posizioni, hanno tutte un comune denominatore, cioè quello di voler superare l’attuale divisione e contrapposizione sterile per puntare ad una ritrovata convergenza sull’obiettivo comune di uscire dalla palude in cui ci si è arenati e  ridare fiato alla speranza . di prefigurare uno sviluppo diverso della città”.

Le analisi impietose di cui si parla nella lettera sono legate alla “consapevolezza di aver sbagliato nel pensare che rincorrere il centro moderato fosse la strategia per vincere e ci si è accorti al contrario che si è finiti per essere semplicemente subalterni al pensiero e ai metodi nostalgici della prima repubblica, per altro  peggiorati dalla spregiudicata arroganza degli uomini della seconda repubblica. E’ tempo invece di accorgersi che il mondo è andato avanti molto più velocemente della politica e che, se non vogliamo essere definitivamente cancellati da movimenti che strumentalizzano il disagio sociale e ideologicamente contraddittori, pericolosi per la democrazia e per il futuro del Paese, è opportuno incontrarsi e parlare senza pregiudizi e senza rancori, nel comune intento di andare incontro al cambiamento, che è pure necessario”.

Obiettivamente, non porsi già all’inizio di tale ipotetico percorso il problema di aprire una via di dialogo e collaborazione anche con il M5S a Brindisi, primo partito, appare sbagliato e costituisce il punto debole della proposta di Sviluppo e Lavoro, soprattutto se poi si sottolinea che “è fondamentale aprire un canale di comunicazione coi cittadini, che vogliono sentirsi riconosciuti nei propri bisogni, costruire prospettive e sperimentare nuove piste sui versanti del lavoro, della salute, delle politiche sociali, dell’economia, dando speranza alle nuove generazioni”. Dopo la lettera aperta, si attendono risposte per organizzare un primo incontro. Come risponderà il Pd, che è al governo al Comune con una maggioranza che è sostenuta per metà dai consiglieri di centro?

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