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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Udc e Nc: “Stallo Pd? Decidiamo noi”

BRINDISI - Il Pd non decide? Udc e Noi centro pronti a rimettere in gioco il ruolo guida dei Democratici: “Perdurando la situazione di stallo, non potremo che farci direttamente carico della convocazione di tutti i partiti interessati ad un confronto aperto, franco e leale. La città non può attendere”, attaccano Raffaele Iaia (segretario cittadino Udc) e Damiano Mevoli (coordinatore cittadino Noi Centro). E così nel centrosinistra la tensione torna a farsi alta, all’indomani del vertice dei delegati del Partito democratico.

BRINDISI - Il Pd non decide? Udc e Noi centro pronti a rimettere in gioco il ruolo guida dei Democratici: “Perdurando la situazione di stallo, non potremo che farci direttamente carico della convocazione di tutti i partiti interessati ad un confronto aperto, franco e leale. La città non può attendere”, attaccano Raffaele Iaia (segretario cittadino Udc) e Damiano Mevoli (coordinatore cittadino Noi Centro).  E così nel centrosinistra la tensione torna a farsi alta, all’indomani del vertice dei delegati del Partito democratico.

Quasi che il ritiro dalla corsa dell’onorevole Giovanni Carbonella non fosse suonato come definitivo, Udc e Noi centro si cimentano col colpo di grazia, uscendo allo scoperto e ribadendo posizioni e concetti già assodati: “Sarà pure conseguenza  della crisi se la nostra città è scesa agli ultimi posti della classifica della vivibilità e della qualità della vita, ma sicuramente anche la politica ha le sue colpe. Soprattutto la vecchia politica, che nulla, soprattutto a Brindisi, ha fatto per arginare un declino apparso negli ultimi anni pressoché inarrestabile.  È perciò giunto il momento di reagire con forza e determinazione, per garantire lo sviluppo e la ripresa economica, mettendo in campo idee innovative e di successo, anche in politica, a cominciare dalla scelta del prossimo sindaco di Brindisi”.

Questa la premessa, poi Iaia e Mevoli puntano dritti alla sostanza: “Consapevoli della gravità della situazione, ci siamo mossi per tempo, concordando e condividendo con altre forze politiche un percorso di rinnovamento, che, pur con qualche ritardo, si sta avviando a conclusione. All’unanimità è stato affidato l’onere e l’onere della scelta della rosa dei candidati al Pd, e il Pd ha scelto di conferire all’onorevole Carbonella il ruolo di esploratore incaricato di sentire gli altri partiti su una sua possibile investitura da parte della coalizione. Nel rispetto del ruolo riconosciuto al Pd, tutti abbiamo cercato di favorire lo sforzo dell’onorevole Carbonella. Lo stesso presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, accogliendo la richiesta di Gianni Carbonella, lo ha incontrato con grande disponibilità e rispetto istituzionale concordando con lui la necessità di proseguire insieme sulla strada del rinnovamento, per cercare di dare a Brindisi una candidatura condivisa all’altezza delle sfide, che attendono il futuro sindaco della città. Tutto ciò è avvenuto esclusivamente nel rispetto delle decisioni già assunte dalle forze di Centrosinistra”. Amen.

E giù altri strali. Nel mirino Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola): “Per motivi propri, facilmente intuibili, il consigliere regionale ha strumentalizzato l’episodio lanciandosi in avventati giudizi nei confronti del presidente Massimo Ferrarese, accusandolo di aver autonomamente respinto la proposta di candidatura dell’onorevole Carbonella. Niente di più falso! Al presidente Ferrarese, suo malgrado, è toccato solo l’onere di riportare quanto era stato già deciso dai partiti. Per quanto riguarda Noi Centro e Udc la decisione di perseguire scelte di rinnovamento delle candidature apicali è stata presa all’unanimità da tutti i dirigenti e i responsabili in una riunione dall’alto contenuto democratico".

"Altro che diktat! A questo punto - concludono - non può essere nemmeno un caso che, contemporaneamente, qualche vecchio personaggio sia riapparso a parlare per ore in televisione lanciando solo invettive a destra e a manca.  È la vecchia politica, che cerca di resistere. Ma se qualcuno spera di far venire meno la grande volontà di Udc e Noi Centro di proseguire sulla strada del rinnovamento nell’interesse esclusivo della città, ha fatto male i suoi conti”.

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