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Salute

Curare i tumori: la mappa degli ospedali, al Perrino pochi interventi

Su 12 tipi di interventi presi in esame in base al numero di ricoveri, l’ospedale Perrino compare solo in due casi: per il tumore maligno della mammella e per quello della Tiroide

BRINDISI – Non emergono dati confortanti per il Brindisino dalla piattaforma “Dove mi curo” ideata dalla Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), per orientare i pazienti e i loro familiari nella scelta del centro a cui rivolgersi davanti a una diagnosi di tumore. Su 12 tipi di interventi presi in esame in base al numero di ricoveri, l’ospedale Perrino compare solo in due casi: per il tumore maligno della mammella,  208 ricoveri (terz’ultimo posto su una classifica che comprende nove ospedali pugliesi) e per il tumore maligno della Tiroide, 44 ricoveri (ultimo posto su sei ospedali). Eppure nel Brindisino ci si continua ad ammalare di cancro. Va subito detto che il prospetto, disponibile on line dal primo ottobre 2018, “Offre ai pazienti e ai cittadini una fotografia delle strutture sanitarie italiane con una rilevante attività di chirurgia oncologica nell’anno 2016”.

Si tratta di una 'mappa' “messa a punto dagli oncologi che indica, regione per regione, gli ospedali più 'esperti' partendo da un dato di fatto: sono gli istituti dove si effettua un maggior numero di interventi chirurgici annuali quelli che registrano un minor tasso di mortalità e rischi”. Si legge sul sito dell’Ansa.

Dove mi curo

“Va detto - afferma il presidente di Fondazione Aiom Fabrizio Nicolis all’Ansa - che non è una classifica ma una traccia di ciò che accade: così, nel Nord, in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, ci sono numeri alti, mentre nel Lazio ci sono grandi volumi ma tutti su alcune grandi strutture di Roma".

"Nel 2018, in Italia, sono stati stimati 373.300 nuovi casi di tumore - spiega ancora Nicolis - e sempre più spesso i pazienti richiedono informazioni sui luoghi di assistenza. Tuttavia la scelta del luogo di cura deve tener conto non solo dei volumi di attività, ma anche delle buone pratiche assistenziali prima, durante e dopo la chirurgia".

“I pazienti devono essere informati e il nostro sito - precisa la presidente Aiom Stefania Gori - può essere un’opportunità importante per valutare il centro più appropriato: andare dunque dove si fanno più interventi, tenendo però presente che importante è valutare non solo il volume di attività ma anche la qualità generale dell'assistenza".

Tornando alla Puglia la scelta per la classifica sui centri di chirurgia oncologica in Italia ha preso in esame gli interventi per tumori maligni a polmone (primo posto ospedale San Paolo Bari con 180 ricoveri), mammella (Istituto tumori Giovanni Paolo II-Bari, 352 ), stomaco (Policlinico Bari, 69), colon (policlinico Bari 253), retto (Policlinico Bari 82), fegato (solo policlinico Bari 60), pancreas (Policlinico Bari 21 seguito ospedale Casa Sollievo della sofferenza-San Giovanni Rotondo 20), colecisti (solo Policlinico Bari 15), rene (Policlinico Bari 135), vescica (Ospedale Tricase, 56), prostata (Miulli Acquaviva delle Fonti, 331), utero (Policlinico Bari 172), tiroide (Policlinico Bari 125), laringe (ospedale Di Venere Bari, 41 seguito da ospedale Casa Sollievo della sofferenza-San Giovanni Rotondo 26) e tumore cerebrale (ospedale Casa Sollievo della sofferenza-San Giovanni Rotondo, 136).

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