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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

"Per coprire i vuoti, la Asl utilizzi gli infermieri con contratti cessati"

In tal modo, dice il sindacato Nursind, si sanerebbe anche la discriminazione tra chi ha e chi non ha ottenuto la proroga

BRINDISI - Discriminazioni palesi nei confronti di una parte degli infermieri con contratto a tempo determinato: lo denuncia il Nursind, uno dei sindacati della categoria, interpretando lo stato d'animo degli infermieri il cui contratto è scaduto il 31 dicembre scorso, e non è stato prorogato. mentre invece il 29 gennaio la Asl di Brindisi ha disposto e prorogato di ulteriori 6 mesi i contratti del personale con il profilo di infermiere in scadenza nel mese di gennaio, sulla base del verbale della riunione delle delegazioni trattanti aziendali per il personale di comparto del 21 novembre 2018.

Tale verbale prevede che "i contratti a tempo determinato degli infermieri in scadenza dall’1 gennaio 2019 con una durata di mesi sei, saranno prorogati di ulteriori sei mesi… sino e non oltre il raggiungimento della durata massima di un anno…”. Sin qui nulla da eccepire, dice il Nursind,  se non che le proroghe di cui sopra risultano essere, agli occhi di chi è stato escluso, discriminatoria, tanto più che la stessa Asl per sopperire alle necessità delle unità operative deve continuare a scorrere la graduatoria vigente per gli incarichi in sostituzione.  "Questo è il motivo per cui la scrivente organizzazione sindacale  ha proposto di utilizzare gli incarichi a tempo determinato oramai già scaduti per sopperire alle necessità contingenti".

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