Turni di lavoro di 12 ore, in agitazione gli infermieri di anestesia
La protesta indetta dal sindacato Nursind dopo varie richieste e proposte alla Asl rimaste senza risposta
BRINDISI – Oberati da tempo da turni di lavoro ritenuti non più sostenibili, proclamano lo stato di agitazione permanente gli infermieri del servizio di anestesia aderenti al sindacato di categoria Nursind. Lo ha comunicato ai direttori generale, amministrativo e sanitario della Asl di Brindisi il segretario provinciale del Nursind, Carmelo Villani.
Il Nursind sottolinea in premessa che “il personale infermieristico della Asl Brindisi in toto, ha operato, opera e continuerà ad operare assolvendo il proprio compito professionale in maniera accurata e diligente, che l’ospedale Antonio Perrino è unico centro di riferimento per diverse patologie della provincia di Brindisi, non ultimo per il trattamento dei traumi maggiori, essendo identificato come trauma center”, e che “ormai imminente è la stagione estiva che inevitabilmente porta con sé un aumento esponenziale degli interventi riguardanti la traumatologia in particolare”.
Ma lo stesso sindacato ricorda che “in diverse occasioni sono state esposte le problematiche inerenti il personale infermieristico operante nel servizio di anestesia dell’ospedale Perrino di Brindisi, riguardanti in particolar modo le ormai consuete pronte disponibilità attive divenute da tempo un vero e proprio turno notturno che troppo spesso travalica le 12 ore continuative, considerato che, successivamente alla pronta disponibilità attiva lo stesso personale deve necessariamente coprire il turno pomeridiano dalle 14 alle 20 senza un adeguato e sufficiente periodo di riposo che garantisca il recupero psico-fisico”.
Più volte “sono state proposte soluzioni che possono andare incontro alle esigenze sopradescritte, tra cui la attivazione della turistica h 24 per almeno uno dei tre infermieri reperibili, senza aver ricevuto riscontro”, conclude il Nursind, pertanto proclama lo stato di agitazione permanente riservandosi di intraprendere “ogni ulteriore iniziativa a sostegno e tutela infermieristica e dei cittadini dagli stessi assistiti”.