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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Assalto a bancomat con conflitto a fuoco a Brindisi: un morto

Ucciso uno dei presunti autori di un tentativo di furto allo sportello automatico della Banca Popolare di Bari in via Orazio Flacco. E' di Ostuni. Banditi intercettati dalla polizia nel cuore della notte

Articolo in aggiornamento continuo

BRINDISI - Uno dei presunti responsabili di un assalto al bancomat della filiale della Banca Popolare di Bari in via Orazio Flacco, al rione Commenda a Brindisi, ha perso la vita a seguito di un conflitto a fuoco con una pattuglia di poliziotti che ha intercettato i malfattori. Si tratta di un uomo di Ostuni, Giovanni Ciccarone, 50 anni, già noto alle forze dell'ordine. 

L'episodio si è verificato intorno alle ore 3 della scorsa notte (fra venerdì 20 e sabato 21 luglio). La vittima, con volto travisato e le mani coperte da guanti, è stata centrata al torace, all'altezza del cuore, e alla testa. 

Omicidio via Orazio Flacco 2 (2)-2

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, un cittadino ha contattato il 113, segnalando la presenza di un'auto sospetta davanti al bancomat. Giunta sul posto nel giro di pochi minuti, una Volante ha intercettato i banditi. Ne è scaturito un conflitto a fuoco nel corso del quale, da quanto appreso, almeno 15 colpi sono stati esplosi dai malfattori. 

polizia in via Flacco Brindisi-2

Dopo il ferimento dell'ostunese, finito per terra esanime, a pochi metri dalla banca, i complici si sono dati alla fuga a bordo di un'Audi, ingaggiando un inseguimento con gli agenti che si è concluso nei pressi dello svincolo per il rione Casale della strada statale 379 per Bari, dove sono state lanciate sull'asfalto delle bande chiodate che hanno bucato le gomme della volante. Nella fessura del bancomat è stata trovata quella che in gergo viene definita marmotta, un esplosivo con miccia. A quanto pare il conflitto a fuoco si è protratto anche durante  il concitato inseguimento, per le vie limitrofe.

la scena dell'assalto al bancomat a Brindisi1-2

Da quanto appreso, i banditi (quattro persone, oltre all'autista) erano armati di fucili e pistole. Diverse cartucce di un fucile calibro 12 sarebbero state trovate fra le tasche e il marsupio della vittima. Qualcuna di queste si trovava anche per terra. Sull'asfalto sono stati rinvenuti anche dei bossoli. I rilievi del caso sono stati effettuati dalla Squadra mobile, con l'ausilio dei colleghi delle Volanti, degli artificieri e della Scientifica. Il direttore della filiale si è recato sul posto per consegnare agli  investigatori le immagini riprese dalle telecamere di cui è dotato l'istituto di credito, già oggetto nel gennaio 2013 di una rapina ai danni di un portavalori.  

Il video del sopralluogo

I residenti sono stati svegliati nel cuore della notte dagli spari. "Pensavo - dichiara uno di loro - che fossero dei fuochi d'artificio". Ma solo alle prime luci del giorno, il vicinato ha avuto esatta contezza dell'accaduto.

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Ciccarone, come detto, era già noto alle cronache. Nel giugno 2016 si trovava a bordo di un’Audi condotta da un altro ostunese che venne fermata dai finanzieri, al termine di un inseguimento lungo la strada statale 16, in direzione di Brindisi. A bordo del veicolo vennero recuperati un paio di kalashnikov. Ciccarone sostenne di non essere al corrente della presenza delle armi nel bagagliaio e pochi giorni dopo venne rimesso in libertà dal tribunale del Riesame. Il procedimento penale è stato archiviato.

Nell’agosto 2013 venne arrestato nell’ambito di una inchiesta del commissariato di polizia di Ostuni, ribattezzata “Omnibus”, per una presunta estorsione. Anche in quel caso venne scarcerato pochi giorni dopo dal tribunale del Riesame per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. I giudici accolsero il ricorso dell'avvocato Mario Guagliani. A processo conclusione, ha incassato l'assoluzione diventata definitiva. Nel settembre 2010, fu trovato in possesso di costose attrezzature elettriche rubate nella sede di una nota impresa edile della Città Bianca, il 5 aprile del 2008. Il 50enne lascia moglie e quattro figli. 

Le operazioni di riconoscimento sono state concluse nella mattinata di oggi. Il relativo verbale assieme alla prima informativa di reato è stata trasmessa al pubblico ministero di tuno, Pierpaolo Montinaro. Non è escluso che il magistrato disponga l'autopsia per accertare la dinamica del conflitto a fuoco. 

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