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Bomba, sindaco firma ordinanza per evacuazione: denuncia per chi resta

“L’inosservanza comporta l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale”. Nelle scuole, accoglienza per 11mila persone. Incognita maltempo

BRINDISI – Come previsto dal protocollo, il sindaco di Brindisi ha firmato l’ordinanza per l’evacuazione obbligatoria entro le ore 8 del prossimo 15 dicembre, dei “residenti nel raggio di 1.617 metri” dal punto in cui in cui lo scorso 2 novembre è stato trovato un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale. “L’inosservanza comporta l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale”. Per illustrare il tutto, domani, martedì 10 dicembre, alle 17, Riccardo Rossi terrà una conferenza stampa in municipio per illustrare i dettagli del Piano di evacuazione insieme al personale di 2iRete Gas, Stp e Asl.

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L’ordinanza

Il provvedimento è datato 6 dicembre 2019 ed è stato firmato dal primo cittadino “quale autorità locale di protezione civile”, tenuto conto di tutto quel è stato deciso durante i “tavoli di coordinamento istituti presso la prefettura di Brindisi”, dopo la comunicazione del rinvenimento della “bomba d’aereo Mk V Sap 500 libbre” nell’area del cinema multisala Andromeda che si trova nel rione Bozzano.

 “L’ordigno per le sue caratteristiche tecniche, non è trasportabile e ogni eventuale spostamento richiederebbe preventivamente l’attuazione del dispositivo di sgombero per un raggio di 1.617 chilometri protratto”, corrispondente “a livello 0 di rischio sulla popolazione”. L’evacuazione interessa complessivamente 53.766 persone (dato aggiornato al 5 dicembre). L'ordigno sarà trasferito in una cava in zona Autigno e qui sarà fatto brillare.

La denuncia penale

Nell’ordinanza è stato indicato chiaramente il rischio al quale si espone chi non intende lasciare la propria abitazione, il proprio negozio e ufficio, ricadenti nella cosiddetta zona rossa, ossia quella che dovrà essere lasciata vuota per ragioni di sicurezza. Stando a quanto previsto dal Codice penale, “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene, è punito – se il fatto non costituisce un più grave reato – con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda sino a 206 euro”.

Quanto alle segnalazioni relative alle persone e alle famiglie che si “rifiutino di abbandonare le abitazioni”, saranno i “volontari della protezione civile a segnalare” tutto al Centro operativo comunale  della protezione civile che, a sua volta, trasmetterà tutto al Centro di coordinamento dei soccorsi.

L’evacuazione

L’ordinanza va rispettata sino a quando non saranno concluse le operazioni necessarie al trasferimento della bomba in una cava di Autigno. Dalle ore 8 e sino a quando non ci sarà il via libera degli artificieri, la zona rossa dovrà restare area fantasma: non dovranno esserci persone, né sarà possibile accedere, tanto è vero che è stato istituito il “divieto di transito” sino alla “cessata esigenza che sarà comunicata dalla protezione civile”,  “come da direttive del centro di coordinamento istituito presso la prefettura di Brindisi”, “al fine di consentire agli specialisti dell’11esimo Reggimento Genio Guastatori dell’esercito italiano di poter eseguire le operazioni di disinnesco e bonifica con livello di rischio zero, a carico della popolazione civile”. Ovviamente “nel rispetto delle vigente direttive tecniche del Ministero della Difesa (protocollo Nato del 5 settembre 2014)”.

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Il tempo stimato per le operazioni

“Il tempo stimato per le operazioni neutralizzazione dell’ordigno sarà di circa due ore, salvo complicazioni, mentre per la bonifica finale in alto ordine, da svolgere successivamente al trasporto in cava, circa cinque ore”, è stato precisato nel piano di evacuazione. “Il tempo complessivo per lo svolgimento delle attività di competenza del Comando del XI Reggimento Genio Guastatori di Foggia è stimato in circa sette ore”. In ogni caso si tratta di indicazioni temporali “orientative” che partiranno “dalla conferma di sgombero avvenuto e blocco degli accessi alle zone interessate”.

Nell’ordinanza, sono state “richiamate la circolare del dipartimento della Protezione civile del 18 dicembre 2014” e quella del “ministero dell’Interno, Gabinetto del ministro, del 13 gennaio 2015”, con le quali è stata “operata una ricognizione esaustiva delle attività, delle misure e degli adempimenti a cui sono chiamate le singole amministrazioni a vario titolo coinvolte nell’ambito delle attività di bonifica occasionale di residuati di ordigni bellici”.

Il controllo e il rischio furti

In funzione antisciacallaggio saranno impegnati gli uomini delle forze dell’ordine e dei militari della Brigante Marina del San Marco, sia con posti di blocco, che dall’alto, in servizio già dalle ore 5

L’area rossa, suddivisa in settori, verrà presidiata anche dai militari della Brigata Marina San Marco, per un totale di centinaia di unità impegnate in un’attività di contrasto ai reati predatori. E’ stato chiesto il controllo dell’area con l’impiego di un velivolo senza pilota, il Predator, attualmente in dotazione all’Aeronautica militare, 32esimo Stormo cacciabombardieri, nella base di Amendola (in provincia di Foggia). A supporto ci saranno droni dei vigili del fuoco. Tutto con il coordinamento della questura, dove è stata già allestita una cabina di regia che consente di vedere in tempo reale le immagini trasmesse dai droni e dal Predator.

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Il trasferimento degli animali

E’ stata anche “analizzata la situazione relativa alla presenza di animali all’interno della zona rossa”: “gli animali domestici saranno gestiti dai rispettivi proprietari, con trasferimento dei cani nelle aree di accoglienza che dispongono di cortili e dovranno essere dotato di museruola e legati al guinzaglio”, i gatti e altri piccoli animali dovranno essere tenuti all’interno di trasportini o gabbie”.

Il pernottamento in alcune scuole

Per la giornata precedente all’evacuazione, 60 volontari saranno impegnati nell’allestimento delle aree di accoglienza per la sera: scuola media in via Mantegna 23, nel rione Sant’Elia; scuola media Mameli, in via della Torretta 40, scuola primaria Marinaio d’Italia, in via Umberto Maddalena 31 e scuola media Leonardo da Vinci, in via don Guanella 9.  Le operazioni inizieranno alle 8 e termineranno alle 18. Subito dopo è prevista l’apertura di queste aree che saranno dotate di almeno dieci brandine, per consentire il pernottamento il 14 dicembre. Nella scuola in via don Guanella, coi saranno 45 lettini messi a disposizione dal Comune per l’accoglienza dei pazienti con particolari esigenze sanitarie, sotto il coordinamento della Asl. Complessivamente, nelle scuole destinate ad aree di accoglienza, sarà possibile ricevere 11mila persone, stando alle stime dell’Amministrazione.

Sarà cura del Comune di Brindisi “garantire la pulizia preventiva dei locali e dei servizi igienici” così come la “pulizia continuativa dal 14 al 16 dicembre, anche con intervento di sanificazione per il 16 dicembre”.

Il 15 dicembre dalle 5 alle 8

Per il 15 dicembre, il lavoro dei volontari, della protezione civile e del Comando della polizia locale inizierà alle 4,30. Alle 5 saranno posizionate le forze dell’ordine. Alle 5,30 inizierà l’evacuazione con chiusura dei varchi di entrata, tanto per le auto quanto per i pedoni. Saranno in circolazione le auto del Comune e della protezione civile per la diffusione di “messaggi sonori di avvertimento sull’evacuazione che dovrà concludersi entro le 8”.

L’Ente provvederà anche alla fornitura del “vettovagliamento per il volontariato e personale di polizia locale impegnato, con 500 colazioni e altrettanti pranzi a sacco, nonché per la popolazione che dovesse averne necessità con mille colazioni e mille pranzi al sacco”. Tremila le bottigliette d’acqua acquistate.

Le sirene e le ulteriori raccomandazioni

Alle 8, dovrà essere ultimato lo sgombero dell’area e ci sarà apposito avviso acustico: a tal fine “sarà data comunicazione a tutti i velivoli dotati di sirena” di farle suonare per “30 secondi”. Prima di lasciare abitazioni, uffici e negozi, è consigliabile “lasciare aperte le porte interne, chiudere persiane e avvolgibili lasciando gli infissi aperti e chiudere la valvola del gas. 

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Il gas

Nel raggio di 500 metri dal ritrovamento dell’ordigno, sempre tenuto conto delle indicazioni riportare nella relazione dell’XI Reggimento Genio Guastatori di Foggia, è stata indicata la “necessità di interrompere l’erogazione del gas”. In questa zona la chiusura del gas è obbligatoria per motivi di sicurezza. Il Comune ha preso contatto con i gestori di 2iRete Gas per programmare le operazioni di interruzione del servizio e il successivo ripristino. Sono state previste, inoltre, quadre di pronto intervento per tutta la durata dell’evacuazione.

Aree di ammassamento

Le aree a disposizione per lasciare le auto sono sei: parco Bove, con pazienza di 50 mezzi; Sant’Apollinare 300 mezzi; viale Enrico Fermi, 40 mezzi; parcheggio Masseriola, 150 mezzi, viale Caravaggio, 150 mezzi e Parco Cesare Braico, 20 mezzi. Sarà disposta la rimozione di veicoli ritenuti in posizione potenzialmente pericolosi o di ostacolo alle operazioni.

Messaggi sonori informativi

Nei giorni precedenti al 15 dicembre, il Comune ha previsto l’uso di “due mezzi della protezione civile” per consegnare “messaggi sonori informativi”, in aggiunta alla comunicazione istituzionali e ai volantini, la cui distribuzione è iniziata sabato scorso. Resta attivo il numero utile 0831 229888, unicamente per le richieste di informazioni per persone con particolari esigenze socio-sanitarie.

Sono stati richiesti alla direzione nazionale regionale di Protezione civile 350 volontari, cento dei quali della Croce Rossa Italiana. Il Comune impiegherà 65 agenti della polizia locale. Ci saranno 80 operatori provenienti da altre comuni, in massima parte impiegati in compiti di viabilità, infortunistica e presidio dei varchi, sotto il coordinatore della questura.

Trasporti aereo, navale e ferroviario

Sulla base delle indicazioni contenute nella relazione di bonifica della Brigata meccanica Pinerolo-XI Reggimento Genio Guastatori, la proiezione dei frammenti dell’ordigno “evidenzia una distanza di sicurezza iniziale dal piano verticale pari a 1.244 metri”. Per questo motivo, la società Aeroporti di Puglia ed Enav “dovranno provvedere alla sospensione di tutti i voli che decollano e atterrano a Brindisi e l’interdizione dello spazio aereo per tutti gli altri possibili voli, nell’arco temporale dalle 9,30 alle 12”.

A Capitaneria di porto e Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, spetta il compito di “interdire lo specchio acqueo che rientra nella zona rossa durante le operazioni di disinnesco”. Allo stesso modo Rfi provvederà “alla completa interdizione del traffico ferroviario di merci e passeggeri”.

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L’incognita maltempo

Nel piano di evacuazione, è stata presa in considerazione l’incognita del maltempo. Nel caso di “avverse condizioni metereologiche”, i responsabili della prefettura, del Comune e del Genio Guastatori, “formalizzeranno la decisione di sospensione delle attività e, se possibile si deciderà nel più breve tempo possibile, quando e come riprendere le attività”. L’Amministrazione cittadina avvierà l’apertura dei varchi per consentire il rientro delle persone evacuate.

In ogni caso, sarà necessario attendere l’avviso di allerta meteo e la decisione dovrà essere presa “di concerto con la protezione civile della Regione Puglia”.

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